1) "l'economia mondiale controllata da poche migliaia di borghesi, nonostante abbia a disposizione le migliori teste pensanti, come mai non ha previsto la crisi?"
- la crisi e' stata prevista dal 2004 due fattori importanti: stop della crescita' della bolla edilizia americana. aumento del costo del petrolio che causo' un aumento dell'inflazione.
Vorrei aggiungere che la crisi finanziaria e' causata dal sistema di credito e da una fiducia ottimistica e aggressiva della crescita del mercato. in questa visione si innesca una competizione spietata tra le diverse banche nazionali (americane) e finanziarie che pur di assicurarsi una bella fetta del mercato fanno prestiti ad alto rischio.
Altri aspetti della crisi dovrebbe essere analizzati o comunque presi in considerazione per avere una visione d'insieme delle cause e de tempo di ricovero: perche' solo le banche nazionali e non quelle locali sono coinvolte? perche' queste banche e finanziarie hanno coinvolto Stearns and Lehman Brothers, Goldman Sachs e Morgan Stanley? e si sono tirati dietro interi sistemi e paesi come l'islanda? questa e' una parte delle questioni, che secondo sono importanti per capire bene il meccanismo creditizio e di speculazione mondiale.
2) "e con quale criterio sostengono che la crisi finirà nel 2010?"
- dalla causa della crisi si stima la fine del suo effetto: dalle stime statistiche della fine dei mutui americani chiamati subprime e con tasso variabile massimo 7 anni. il mercato immobiliare americano si dovrebbe stabilizzare intorno al 2010 quando finiranno le case in foreclosure, che abbassano il prezzo dell'immobile determinando un deficit tra il prezzo d'acquisto e il prezzo corrente. stabilizzato questo mercato, che ha un ruolo importantissimo nell'economia americana, si dovrebbe ripartire (secondo me si stabilizzera qualche anno dopo, poi si deve dare al mercato il tempo di riprendersi in pieno).
Non ho capito bene la terza domanda sull'universita.... probabilmente e' una domanda retorica!
la causa della crisi e' finanziaria, quindi sono da ricercare in questo settore dell'economia le cause e i tempi di recupero.
PS. Alex ha ragione a dire che era nell'aria gia' da un po' questo sentore di crisi. e' tutto da collocare nella mentalita' aggressiva del mercato e dell'economia america, dove si vuole dare piena fiducia all'iniziativa impreditoriale degli individui. Per questo aspetto fu un pionere Giannini fondatore della bank of america, che fu il primo, o uno dei primi, a utilizzare i mutui subprime e che per questo fece della bank of america (allora chiamata banca d'italia) il primo istituto bancario in USA.
> "comunque fosse, perchè li pagano se non li usano? li mandassero a zappare, no?" viosione maoista degli intellettuali... li pagano per sistemi di "grant" ovvero a progetto! ma non e' come in Italia dove una volta che entri nessuno ti puo' togliere!! in USA se il tuo progetto non interessa a nessuno e non hai risultati perdi il "grant" e vieni sbattuto fuori!! stessa logica del mercato libero e della competizione, diverso dall'italia dove vige la logica dell'assistenzialismo ;)
>2 Luc10b: il mercato e' ciclico, la ciclicita' del libero mercato e' intrinseco al sistema stesso.
Le bolle finanziarie ci sono sempre state (vedi Thailandia, adesso Spagna) quella negli USA e' vissuta piu' gravemente perche' l'economia americana ha un ruolo primario a livello mondiale. Ci sono comunque dei meccanismi finanziari per coprire la mancanza di liquidita' del mercato che secondo le stime del FIM dovrebbe attestarsi al +/- 8% del del PIL nazionale degli USA. emissione di bond "short-term" e la riduzione degli interessi della banca centrale (Federal funds rate). il debito pubblco degli USA e' sotto il 60% quindi possono permettersi questo tipo di manovra. il problema sara' riportare fiducia nel mercato dopo un cosiddetto "market crash", di solito ci vogliono anni per riportare un rapporto di fiducia tra le banche e gli investitori.
I modelli matematici per predire i picchi delle curve gaussiane dell'andmento del mercato non sono precise e soprattutto sono settoriali e a breve termine.. non ho mai sentito parlare di un algoritmo che predisse la fine del capitalismo ( vi pregherei di informarmi se veramente ci fosse).
pragmaticamente, questo periodo di crisi sara' molto molto fruttuoso per gli speculatori esperti, e per il sistema bancario stesso che vedra' affarmarei le banche forti (bank of america e citigroup) mentre ci sara' una moria delle banche deboli che lascieranno nel prossimo futuro una bella fetta del mercato scoperta che dovra' essere colmata e quindi ricomincia la crescita'. soprattutto sara' molto importante evitari monopoli con una regolamentazione del mercato bancario.
Mi dispiace per te e per Rem, ma non la vedo proprio come crisi irreversibile, e comunque la crisi irreversibile non puo' derivare da speculazione finanziari che porta mancanza di liquidita'. quello che succedera', e quello che vogliono tutti, sono porre delle regole finanziarie mondiali. inutile dire che oramai siamo tutti nella stessa barca e non esistono piu' barriere geografiche. infatti tutti se ne strafregano del G8 ma vedono il G20 meeeting come un punto riferimento. (tranne in italia dove il G8 assume connatati di propaganda nazionale.... :).
crisi energetica degli idrocarburi e global warming sono a mio avviso i punti deboli della nostra societa'. problemi che continuimo a dare il mano a dei criminali come le "sette sorelle" e che tutti, borghesi e non, dovremmo prenderli piu' seriamente... ti prego di non considerare questa ultima parte perche' totalmente fuori soggetto...
Ciao