Credo tu abbia centrato appieno il punto della questione: l'esperto viene investito della stessa funzione che aveva l'aruspice.
Ora, siccome lo scienziato non può non sapere in che modo viene usata la sua autorità scientifica in certi frangenti e se oltretutto, come in questo caso, si presta al giochino mediatico dell'imbonimento popolare, se accetta di fare la macchietta di se stesso invece di rifiutarsi di andare a spargere becchime per polli per conto del gestore del pollaio, è anche giusto che se ne accolli le conseguenze.
In questo caso 6 anni di galera (finta ovviamente) e soprattutto carriera scientifica rovinata.
Se la prendano con se stessi, con la propria vanità e/o avidità, che ha ben poco di scientifico.
Vero che fino ad oggi se l'erano sempre cavata, ma è anche vero che diverse cose son cambiate, soprattutto il gestore del pollaio è cambiato, quello che l'aveva convinti a prestarsi al gioco, e stavolta non se la son cavata.
Giusto sarebbe che pari condanna toccasse anche a chi li usava come spargitori di becchime, ma questa è un'altra storia.
In fin dei conti gli è andata pure bene; a quanti maghi di corte è stata tagliata la testa per molto meno?
_____________________________
@Camelia, Bibi, Giuliana, Pinneapolis... Scusate, ma a me sembra che si perda di vista il nocciolo della questione, e della condanna, di cui peraltro sapremo di più al momento che saranno rese note le motivazioni; perchè, dal punto di vista da cui partite voi per fare i vostri ragionamenti avete senz'altro ragione, è assurdo al limite del lisergico mettere in galera degli scienziati perchè non son stati capaci di predire l'imprevedibile.
Ed infatti non è così.
Quei signori sono stati condannati perchè è stato appurato che dalla Commissione Grandi Rischi «sono state fornite, dopo la riunione, informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosità dell’attività sismica vanificando le attività di tutela della popolazione (...) che hanno indotto le vittime a restare nelle case». Che gli son crollate addosso.
E' stato quindi ritenuto che quei signori «sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione», che è tutt'altra cosa che predire il futuro.
Quello per cui sono stati condannati è semplicemente l'aver esagerato con messaggi tranquillizzanti che hanno indotto la gente ad adottare comportamenti rischiosi, restando in casa quando sentiva la terra tremare. Casa che poi gli è finita in testa.
Dopo mesi di sciame sismico, in un territorio ad altissimo rischio e con uno storico di eventi disastrosi come quello dell'Aquila, uno studioso serio dovrebbe imporsi su chi gli chiede di rasserenare la popolazione per evitargli grattacapi e rifiutarsi di dire "Va tutto bene signora la Marchesa".
Non c'entrano niente i "processi alla scienza" nè le minacce di futuri rifiuti di collaborazione tra esperti e gestori del bene pubblico: c'entra solo fare il proprio lavoro con serietà e soprattutto coscienza.
Sennò chi sbaglia paga.
Starno a dirsi in questo paese, mi rendo conto, ma, almeno stavolta, e per ora, pare sia così.
@Esatto Camelia, e non solo "non si firma e non si sottoscrive un qualcosa di cui non si può essere assolutamente a conoscenza" ma, se si è persone consapevoli, e a quel livello e con certi personaggini intorno non si può non esserlo, di come quelle firme saranno "tradotte" al popolo bue, ci si rifiuta di farlo, ci si dimette addirittura.
Altra cosa folle in questo paese, si sa, e specie da un posticino prestigioso e ben pagato.
E' questo che sostengo, che adesso, molto semplicemente, "mal gliene incolse" di essersi prestati a giochetti tutt'altro che scientifici.
@Pinneapolis, hai tradotto male se permetti, perchè si parla di "valutazione del rischio", non di previsione dell'imprevedibile; e in quella situazione, in quel luogo, con quel patrimonio abitativo, il rischio c'era eccome.
Ripeto, la loro responsabilità è tutta lì, nell'aver avallato e sottoscritto un documento pilatesco che sapevano benissimo sarebbe stato usato da chi li pagava per evitarsi il grattacapo di far sfollare migliaia di persone dalle loro case.
Anche perchè vorrei proprio sapere quanti di quelli che son rimasti sotto le macerie avessero letto il documento, e tra coloro quanti ne avessero capito il contenuto, ovvero il nulla, e quanti invece hanno sentito sui media il commento del funzionario della Protezione Civile o l'intervistina al professorone di turno.
Sono stati degli irresponsabili quando invece il loro ruolo prevedeva estrema responsabilità.
Poi è vero, mille altri hanno altre e più gravi responsabilità, primo fra tutti Bertolaso, ma anche qui come in ogni altro processo non può e non deve funzionare il "tutti colpevoli nessun colpevole".
E buttarla in caciara gridando alla condanna della scienza porta a questo.