Domanda:
A che servono le consulenze scientifiche sull' accadere dei sismi se la scienza li ritiene imprevedibili?
etcetera
2012-10-23 00:53:20 UTC
La sentenza di condanna a 6 anni per il terremoto a L' Aquila ha suscitato le rimostranze del mondo scientifico ufficiale per il quale i terremoti non sono prevedibili, quindi non può essere certo condannato chi non li ha previsti. Il problema è però che se non sono prevedibili positivamente non lo sono nemmeno negativamente, dunque vi è da chiedersi a che servono questi consessi dell' ultima ora sul prodursi dell' evento catastrofico? Bertolaso aveva le idee chiare: servono come eventi mediatici, ossia espedienti retorici in cui la rinomata fama dei luminari ha la funzione di far accettare all' opinione pubblica timorosa quello che già si è deciso per ragioni di opportunità (politica? sociale?). Se il terremoto è imprevedibile e non bastano 3 mesi e più di scosse per confermarne il prossimo accadere, il parere dell' illustre scienziato ha lo stesso valore del vaticinio di un mago indovino, ma mentre se il vaticinio di un mago fallisce la derisione e la condanna della sua ciarlataneria sono inevitabili, se fallisce lo scienziato ecco che a posteriori (ma solo a posteriori) si fa notare che l' evento è imprevedibile, pur avendo comunque espresso previsioni rassicuranti.
Forse in tutto questo ricorrere all' esperto affinché pronunci sacralmente l' ultima parola possibilità non ammettono ultime parole c'è solo tanta cattiva fede, forse sarebbe opportuno che la scienza pronunciasse invece la prima parola che si chiama prevenzione ragionevole del rischio. Ma si sa che, almeno nel nostro paese questo non lo si chiede allo scienziato, gli si chiede invece tutta la potenza suggestiva del mago che conferma lo status quo fino alla tragedia e per questo gli si pagano laute consulenze e gli si garantisce la carriera.
Qual è la vostra opinione in merito?
Tredici risposte:
farenheit 451
2012-10-23 01:21:18 UTC
Credo tu abbia centrato appieno il punto della questione: l'esperto viene investito della stessa funzione che aveva l'aruspice.

Ora, siccome lo scienziato non può non sapere in che modo viene usata la sua autorità scientifica in certi frangenti e se oltretutto, come in questo caso, si presta al giochino mediatico dell'imbonimento popolare, se accetta di fare la macchietta di se stesso invece di rifiutarsi di andare a spargere becchime per polli per conto del gestore del pollaio, è anche giusto che se ne accolli le conseguenze.

In questo caso 6 anni di galera (finta ovviamente) e soprattutto carriera scientifica rovinata.

Se la prendano con se stessi, con la propria vanità e/o avidità, che ha ben poco di scientifico.

Vero che fino ad oggi se l'erano sempre cavata, ma è anche vero che diverse cose son cambiate, soprattutto il gestore del pollaio è cambiato, quello che l'aveva convinti a prestarsi al gioco, e stavolta non se la son cavata.

Giusto sarebbe che pari condanna toccasse anche a chi li usava come spargitori di becchime, ma questa è un'altra storia.

In fin dei conti gli è andata pure bene; a quanti maghi di corte è stata tagliata la testa per molto meno?

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@Camelia, Bibi, Giuliana, Pinneapolis... Scusate, ma a me sembra che si perda di vista il nocciolo della questione, e della condanna, di cui peraltro sapremo di più al momento che saranno rese note le motivazioni; perchè, dal punto di vista da cui partite voi per fare i vostri ragionamenti avete senz'altro ragione, è assurdo al limite del lisergico mettere in galera degli scienziati perchè non son stati capaci di predire l'imprevedibile.

Ed infatti non è così.

Quei signori sono stati condannati perchè è stato appurato che dalla Commissione Grandi Rischi «sono state fornite, dopo la riunione, informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosità dell’attività sismica vanificando le attività di tutela della popolazione (...) che hanno indotto le vittime a restare nelle case». Che gli son crollate addosso.

E' stato quindi ritenuto che quei signori «sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione», che è tutt'altra cosa che predire il futuro.

Quello per cui sono stati condannati è semplicemente l'aver esagerato con messaggi tranquillizzanti che hanno indotto la gente ad adottare comportamenti rischiosi, restando in casa quando sentiva la terra tremare. Casa che poi gli è finita in testa.

Dopo mesi di sciame sismico, in un territorio ad altissimo rischio e con uno storico di eventi disastrosi come quello dell'Aquila, uno studioso serio dovrebbe imporsi su chi gli chiede di rasserenare la popolazione per evitargli grattacapi e rifiutarsi di dire "Va tutto bene signora la Marchesa".

Non c'entrano niente i "processi alla scienza" nè le minacce di futuri rifiuti di collaborazione tra esperti e gestori del bene pubblico: c'entra solo fare il proprio lavoro con serietà e soprattutto coscienza.

Sennò chi sbaglia paga.

Starno a dirsi in questo paese, mi rendo conto, ma, almeno stavolta, e per ora, pare sia così.

@Esatto Camelia, e non solo "non si firma e non si sottoscrive un qualcosa di cui non si può essere assolutamente a conoscenza" ma, se si è persone consapevoli, e a quel livello e con certi personaggini intorno non si può non esserlo, di come quelle firme saranno "tradotte" al popolo bue, ci si rifiuta di farlo, ci si dimette addirittura.

Altra cosa folle in questo paese, si sa, e specie da un posticino prestigioso e ben pagato.

E' questo che sostengo, che adesso, molto semplicemente, "mal gliene incolse" di essersi prestati a giochetti tutt'altro che scientifici.

@Pinneapolis, hai tradotto male se permetti, perchè si parla di "valutazione del rischio", non di previsione dell'imprevedibile; e in quella situazione, in quel luogo, con quel patrimonio abitativo, il rischio c'era eccome.

Ripeto, la loro responsabilità è tutta lì, nell'aver avallato e sottoscritto un documento pilatesco che sapevano benissimo sarebbe stato usato da chi li pagava per evitarsi il grattacapo di far sfollare migliaia di persone dalle loro case.

Anche perchè vorrei proprio sapere quanti di quelli che son rimasti sotto le macerie avessero letto il documento, e tra coloro quanti ne avessero capito il contenuto, ovvero il nulla, e quanti invece hanno sentito sui media il commento del funzionario della Protezione Civile o l'intervistina al professorone di turno.

Sono stati degli irresponsabili quando invece il loro ruolo prevedeva estrema responsabilità.

Poi è vero, mille altri hanno altre e più gravi responsabilità, primo fra tutti Bertolaso, ma anche qui come in ogni altro processo non può e non deve funzionare il "tutti colpevoli nessun colpevole".

E buttarla in caciara gridando alla condanna della scienza porta a questo.
blinky
2012-10-23 12:43:36 UTC
La mia opinione è che quando i 'comitati' sono scientifico-politici, la componente 'politica' finisce per prevalere su quella scentifica giungendo financo a imbavagliarla, legarla e compiere atti osceni. Spesso, uomini di scienza arruolati in siffatti comitati, inebriati dal profumo del potere e dal colore del denaro, si fanno prendere la mano e finiscono per fare ( e mettere per iscritto ) dichiarazioni che di scientifico hanno ben poco. Secondo me succede anche che i suddetti comitati subiscono l'influenza di aggregati di persone che con la scienza non hanno nulla a che vedere: consigli comunali, provinciali e regionali ad esempio. Commissioni ministeriali o parlamentari -perchè no?- che possono finire a giocare il ruolo di burattinai del comitato tecnico-scientifico-politico, che parla per loro conto amplificando i contenuti col valore di curriculum più o meno altisonanti.



Se poi, per puro caso, come allora all'aquila si verifica che gli scenziati, riuniti in consesso, tirano fuori un documento in cui mettono la loro firma sotto a un "tranquilli, rientrate nelle case, non c'è pericolo, è vero che c'è lo sciame sismico ma le onde p sono così, le onde s sono cosà, le intensità si sono mantenute sotto un certo valore, i terreni della zona attutiscono e non vi è motivo di cedere al panico" convinti o meno che siano stati a farlo da suggeritori e/o burattinai, alla fine è colpa loro e i sei anni se li beccano da soli.



E allora a cosa serve la consulenza quand'è così....forse l'unico a cui serve è il politico di turno, che se n'è giovato al tempo per tenere sedato un popolo preoccupato, salvo poi lasciare da solo l'incauto scienziato quando la geofisica, la storia e la cronaca lo inchiodano.



Quanto alla prevenzione è chiaro che è, allo stato attuale l'unica via ( assieme all'educazione sismica) per limitare i danni e le perdite di vite umane conseguenti a un terremoto. E discorso analogo potrebbe farsi per il dissesto idrogeologico e altri fenomeni catastrofici. Per epurare questa verità da gravami demagogici che non producono nulla di buono bisogna tener presente che la prevenzione sul patrimonio edilizio esistente, anche solo su quello pubblico ha costi spaventosi.





addendum ed errata corrige:



complice anche la telefonata con un collega che era perplesso, come gran parte del mondo scientifico, su questa condanna ho spulciato il web e ho trovato alla fine il documento originale per cui la commissione grandi rischi è stata lunedì condannata. Ora, più lo leggo e più non vedo dove stia non solo l'omicidio plurimo ma anche qualsiasi altro reato. Scrivono che uno sciame non può essere considerato un precursore di eventi sismici disastrosi. E allora? Il fatto che lo sciame non costituisca precursore sismico, e in effetti sarebbe potuto benissimo accadere che a quello sciame non seguisse alcuna scossa catastrofica, mi sembra incontrovertibile. Dissero che era improbabile ma non impossibile che si verificasse in tempi brevi una scossa come quella del 700. E anche questa affermazione mi sembra cristallina. Comincio a pensare che forse in questo caso il profumo del potere inebria troppo magistrati e giornalisti. Chiedo scusa per il dietro-front e l'apparente incoerenza, ma credo che ci sono casi in cui sia necessario ammettere di avere parlato con poca cognizione di causa.
anonymous
2012-10-23 08:11:22 UTC
L' INGV ha sempre avuto più una funzione di studio e di conferma dei sismi o eruzioni, che un valore di prevenzione, se non in caso di tsunami e anche li comunque i tempi per intervenire sono veramente strettissimi se non impossibili. Abbiamo visto cosa è successo in Giappone, paese pure ferratissimo in fatto di catastrofi ambientali, e cosa è successo con lo tsunami precedente, che ha colpito e ingoiato metà delle isole del Pacifico. Le previsioni dell'INGV possono essere al massimo di natura probabilistica, non certezze e mi stupisce che qualcuno abbia pensato o pensi di attribuire all'INGV una funzione di previsione, come fosse il meteo, ( e anche qui le previsioni non possono assurgere a certezze: vedi cosa succede con gli uragani in America) e addossargliene le colpe per non aver saputo prevedere il terremoto dell'Aquila. Chi afferma che ciò sia possibile dice solo delle enormi panzane o è in malafede. Nè in Italia nè in altri paesi a notevole rischio sismico c'è la possibilità di prevedere questo tipo di catastrofi. Male ha fatto chi ha pensato che L'INGV potesse avere questa funzione di Cassandra o di Sibilla Cumana. Bisognerebbe, la ove possibile, fare opera di prevenzione, come succede a Tokio. Ma se c'è una cosa impossibile da fare in Italia, proprio per il carattere dei suoi abitanti, non certo per colpa di eventuali esperti, è proprio la prevenzione. Basti pensare a quello che succede a Napoli: non esiste una zona più costruita dei Campi Flegrei e delle falde del Vesuvio. Eppure gli addetti della Protezione Civile o comunali che si azzardano a mettere un veto su un eventuale costruzione in queste zone vengono regolarmente minacciati di morte, e non sempre o non necessariamente dalla camorra: parlo di gente comune. Prevenzione vuol dire anche costruire le nuove case con strutture antisismiche. Certo che un discorso simile, se è possibile in una città come Tokio tutta di nuova costruzione o di case in legno, diventa praticamente impossibile in un paese come l'Italia, che ha un trascorso storico millenario, e dove città e paesini sono tutte risalenti a secoli o millenni addietro, con costruzioni d'epoca. Sarebbe assurdo abbattere tutti i centri storici di città come Venezia, Firenze, Roma, Catania o Palermo per mettere al loro posto orrende colate di cemento, per sicure che siano. Per quanto riguarda la funzione della Protezione Civile invece mi dispiace che venga messa in discussione. La Protezione Civile ha il compito di aiutare chi a seguito di catastrofi naturali e non, ha bisogno di aiuti urgenti, concreti e immediati per superare una situazione di difficoltà, e questo compito, al di là delle polemiche, spesso pretestuose e di natura strettamente politica, lo abbia sempre svolto egregiamente, anche all'Aquila. Vogliamo un capro espiatorio anche laddove non è giusto che ci sia? @ Farenheit: Gli scienziati non avrebbero potuto che fornire dati incerti per la stessa natura della materia allo studio: in nessun trattato di geologia troverai data e ora esatta di un terremoto a venire. Ha sbagliato chi ( e qui penso l'errore sia stato di qualche genio politico dell'epoca) ha preteso a tutti i costi delle previsioni di per sè imprevedibili. Se qualche scienziato ha fatto l'errore di sottoscrivere un "mettetevi tranquilli" imposto da qualche politico per la serie:" Tutto va ben, madama la marchesa" mal gliene incolse. Non si firma e non si sottoscrive un qualcosa di cui non si può essere assolutamente a conoscenza. Credo comunque, conoscendo il cittadino medio italiano, che se qualcuno avesse detto agli Aquilani di abbandonare le case perchè era possibile una forte scossa, e questa non si fosse poi verificata, il cittadino medio italiano avrebbe comunque chiesto la testa di San Giovanni Battista su un vassoio d'argento per avergli fatto perdere la partita di calcio in televisione inutilmente.
thraling
2012-10-23 12:46:07 UTC
La questione necessita di una premessa che ne chiarifichi la cornice.



Si è infatti voluto presentare il problema come uno scontro tra scienza e tribunali. Questo essenzialmente per due motivi: il primo è per sfruttare la scienza in quanto massima fonte di verità. Il secondo per cercare una sorta di reazione corporativa nel mondo scientifico.



Il primo punto è pensato per appellarsi a quanti vedono nel linguaggio scientifico (o nelle sue varianti "letterarie") un mezzo per affermarsi dialetticamente: una verità come base per una volontà di potenza. Il controllo di un linguaggio e delle sue chiavi interpretative (indipendentemente dalla loro arbitrarietà) rende partecipi della sua potenza. E non a caso si è finiti col ritenere che il linguaggio scientifico abbia caratteristiche di assolutezza e inopinabilità, esattamente il contrario di quanto effettivamente è.



Il secondo punto è banalmente chiaro nei suoi modi e nei suoi scopi. E' molto recente, ad esempio, la scandalosa reazione di tutto il giornalismo italiano dopo la condanna del direttore Sallusti, quando la pubblicazione di notizie false e offensive è stata parificata a un'opinione. In realtà si tratta semplicemente di un pressing gestito da interessi di corporazione.



C'è poi un'altro punto per cui mi sento di smentire il quadro non a caso Galileiano della vicenda: nessuno sta infatti smentendo la verità della scienza ma, all'opposto, ne si sviluppano le conseguenze. In altre parole: se la scienza dà risultati corretti, perché non sono stati applicati? Questo lo avevo già scritto all'apertura del processo ( https://answersrip.com/question/index?qid=20110921010709AAp2RU2 ).



C'è un ultimo atto di fede che mi sembra poco in luce. Si crede infatti (o si vuol far credere) che questi scienziati siano stati chiamati ancora col camice bianco addosso. Hanno interrotto qualche grande calcolo, raccolto in fretta e furia gli studi che avevano in laboratorio, stampato un paio di tabelle dal supercalcolatore, preso un paio di diagrammi statistici in bianco nel quale inserire i valori e... Via, al ministero. Non funziona così: gli studi si fanno su commissione (e molto ben pagati, se commissionati dal Ministero) e non esiste che per caso se ne ritrovino di pronti e aggiornati là per là. Inoltre (nonostante questo non piaccia agli scientisti) non esistono modelli scientifici per questo fenomeno (come per moltissimi altri casi). Ma anche volendo ammettere che invece no, che sì, ecc. Cosa si può fare in 10 intorno a un tavolo per 45 minuti se non decidere in che ristorante andare dopo?



Bertolaso ha detto (intercettato) che gli serviva un consesso di grandi nomi per zittire quell'imbecille di ricercatore che aveva osato dire alla stampa che c'era un metodo per... che c'era pericolo... Ma che voleva 'sto cavallo pazzo? Direi che hai già una buona risposta alla tua domanda.



Per quanto riguarda la domanda più generale (a cosa serva un comitato scientifico in quei casi in cui la scienza è così limitata da rendere più che sufficiente un ordinato lavoro di bibliografia), ti ricordo che la scienza ha bisogno di consenso ("Robinson Crusoe non può fare scienza"). E del resto non è nemmeno l'unica ad averne bisogno.
Daniele
2012-10-23 14:56:24 UTC
Sarei d'accordo con te, ma credo sia opportuno fare alcune precisazioni.

Per prima cosa "prevedere" non è il compito principale di quella commissione.

Copio dal sito della protezione civile:

"Il soccorso alla popolazione in emergenza è l'attività che identifica la funzione principale della protezione civile, anche se negli anni le sue competenze si sono estese allo sviluppo della conoscenza dei rischi e alle azioni per mitigarne gli effetti."



Andando a leggere le prerogative della Commissione Nazionale nello stesso sito:

"La sua funzione principale è fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su quesiti del Capo Dipartimento e dare indicazioni su come migliorare la capacita di valutazione, previsione e prevenzione dei diversi rischi."



Di conseguenza credo si possa dire che nessuno ha chiesto alla commissione di prevedere un terremoto, e come dici tu se non si può prevedere in anticipo se e quando ci sarà un terremoto se non poche ore prima del terremoto stesso, allo stesso modo non si può prevedere con ragionevole certezza che il terremoto non ci sarà.



La mia personalissima impressione, basata su una conoscenza superficiale dei fatti, è che sulla pelle degli aquilani si sia giocata una "partita" scientifica tra quel ricercatore (di cui non ricordo il nome) estimatore di Bendandi e sostenitore della prevedibilità dei terremoti (grazie alla misurazione di un certo gas che sarebbe emesso in quantità elevate ualche ora prima del terremoto) ed il resto della comunità scientifica, compattamente ostile alle intuizioni rudimentali di Bendandi.

Mi spiego meglio; il ricercatore che aveva lanciato l'allarme terremoto è stato (se non sbaglio) accusato di "procurato allarme" perchè la protezione civile e la commissione grandi rischi hanno ritenuto infondato quell'allarme.

Ma non si sono limitati a ritenerlo infondato, si sono prodigati per screditarlo rassicurando la popolazione (motivo per cui sono stati condannati a oltre 6 anni).

Perchè uno scienziato membro di una commissione dovrebbe spingersi così tanto oltre le proprie prerogative? Io non vedo motivi logici, l'unico che mi sembra plausibile è che Bendandi sia malvisto dalla comunità scientifica al punto da bocciare a priori qualunque scienziato provi a trovare fondamenti scientifici per le intuizioni semi-astrologiche di Bendandi.

Così mentre il ricercatore "Bendandiano" di cui non ricordo il nome cercava di avvertire la popolazione, la commissione giocava la partita "prevedibilità dei terremoti sì/prevedibilità dei terremoti no", puntando tutto sul no in modo così palese da meritare un processo e (per ora) una condanna per omicidio colposo plurimo ed altri reati...

Questa è una mia opinione basata più che altro su "intuizioni" e sensazioni, e tutto sommato mi auguro di avere torto!
Giuliana D
2012-10-23 11:12:57 UTC
In Italia hanno sempre bisogno di capri espiatori, anche là dove non esistono.

Ma come si fa a pretendere che gli scienziati sappiano esattamente quando e dove ci saranno scosse sismiche?

Ci sono zone a costante pericolo evidentemente, ci sono previsioni possibili via studio di mosse interiori e placche sottomarine anche..ecc..., Sappiamo , per esempio, che la California un giorno andrà a picco...che l'Italia è quasi tutta a pericolo terremoti, ecc...ecc....Conosciamo i luoghi più a rischio nel pianeta... Ma pretendere il dove e il quando ESATTI ..mi pare un po' troppo.

Mio marito, un grande geologo, avrebbe potuto dirvi , come disse negli anni '60 agli enti governativi dell'epoca, cosa si sarebbe dovuto fare per prevenire maggiori disastri, via luogo e forma di edilizia....Credete che in Italia lo abbiano ascoltato? No! Chiaro. Quando fece nel 1960 , laureato da poco, il famoso relatorio sulla futura frana del Vajont fu ascoltato...dalla SADE, si, la famigerata SADE, tanto accusata ingiustamente ma che , in realtà, bloccò immediatamente tutto , non fece l'invaso e chiamò i maggiori specialisti dell'epoca come il dotto. Muller di Salzburg per cercare soluzioni dato che la diga esisteva già.. .......Poi entrò in campo l'ineffabile Enel..e a Roma, si sempre a Roma.....manco lessero i relatori prima di dare l'ordine d'invaso. Per ricercare poi altrove i capri espiatori , visto che il sistema burocratico statale e la sua incompetenza non può essere toccato.

Adesso si condannano geologi perchè non hanno la palla di cristallo e hanno solo semplici strumenti di misurazione e sono anche loro uomini come gli altri.....Ma dove è finita l'intelligenza degli italiani ? E dove è finita la Giustizia? Ma che pagliacciate sono queste? Ma vogliamo far sapere a tutti che l'Italia è un paesucolo che ha dimenticato perfino di essere stata una grande civiltà?

A proposito di politica e , soprattutto politici, burocrati and C...ecco alcune parole del dott. Franco Giudici... .." ....l'arte della menzogna, arte molto utilizzata per far credere ciò che interessa, approfittando dell'ignoranza, della simpatia, del timore e di altri sentimenti della gente. "

Non per niente i migliori cervelli se ne scappano all'estero, non perchè sia sempre meglio, ma perchè qui in Italia ti negano perfino la speranza nell'intelligenza.

Che schifo!
?
2012-10-23 10:54:36 UTC
La sentenza non condanna la Commissione (che non era composta solo da studiosi ma anche da quelli della protezione civile) perché non hanno previsto il terremot, ma perché, pur in presenza di sciami sismici da parecchi giorni, hanno affermato che NON CI SAREBBE STATO un terremoto.

Questo è l'errore scientifico ma non giudiziario; infatti se non si può prevedere un terremoto non si può prevedere anche che non ci sarà a fronte di segnali ripetuti e continui.



L'errore legale sta nel fatto che in presenza di un rischio non hanno allertato la popolazione ma l'hanno tranquilizzata SENZA UNA VALIDA RAGIONE SCIENTIFICA e senza una valida ragione per la mancanza di misure di prevenzione, che poi era il compito della Commissione.



Insomma si sono comporatati da cialtroni o quanto meno da superficiali ed è giusto che paghino.



Ora cercano scusanti scientifiche, ma ripeto il loro compito era adottare misure preventive o di emergenza nel caso ci fossero stati problemi. Cosa che nelle successive 24 ore dal terremonto, ancora una volta, non ci fu.



Siccome vengono lautamente pagati, pretendo che abbiano un comportamento professionale e non cialtronesco come è stato.
anonymous
2012-10-23 10:06:00 UTC
Le consulenze scientifiche servono, o dovrebbero servire, a mettere in sicurezza la popolazione ed il territorio.



Se un organismo scientifico, leggi Commissione Grandi Rischi, avverte che il territorio è sismico, lo Stato, attraverso la Regione (e fino a poco tempo fa, la provincia) ed i comuni dovrebbe provvedere ad elaborare una normativa idonea alla evacuazione dei centri abitati, alla costruzione di edifici anti sismici, favorendo tutte quelle attività atte a limitare i danni di un, imprevedibile, evento sismico.



Purtroppo sappiamo che, nel nostro Paese, se viene lanciato un allarme, viene poi messo tutto a tacere per non incorrere in costose opere di riammodernamento e ristrutturazione, e per non gravare i palazzinari con vincoli di sicurezza e costi aggiuntivi.
Tara
2012-10-23 09:19:23 UTC
Fino ad ora son servite a regalare soldi a chi di dovere.Ora chi ne ha goduto paghi. E se le consulenze non possono essere affidabili perché i sisma sono imprevedibili, allora e meglio non farle e utilizzare quei soldi, che servivano per pagarle, per la ricostruzione.Questo carrozzone di sanguisughe deve sparire.
Pinneapolis
2012-10-23 11:49:12 UTC
http://speciali.espresso.repubblica.it/pdf/terremoto/verbale.pdf

Forse bisognerebbe anche leggerselo il verbale della commissione:

1) L'eventualità di un forte terremoto non viene assolutamente esclusa.

2) Si ricorda che l'Aquila è zona sismica quindi le case dovrebbero essere costruite con criterio e che case costruite bene sono l'unico modo per difendersi dai terremoti.

3)Si invita a migliorare il livello della preparazione per gestire una eventuale emergenza sismica.



E si sa bene che dopo la scossa più forte non si sapeva nemmeno dove montare le tende...

Poi bisogna anche ammettere che una scossa di 5.9 non è esattamente un evento catastrofico, lo diventa se si costruiscono le case con la sabbia di quarzo...

Per come la vedo io le responsabilità sono di altri, non certo degli scienziati che hanno fatto semplicemente il loro mestiere.



@ Forse ti sfugge però il fatto che la commissione grandi rischi è solo un comitato di scienziati che deve esprimere un parere scientifico su un determinato evento ma poi non ha alcuna responsabilità su come i propri studi vengono utilizzati. Leggiti bene il documento che ho allegato. Il fatto che una sequenza sismica non porti necessariamente ad un evento catastrofico è una verità scientifica. E il fatto che un terremoto forte possa avvenire non viene affatto escluso dalla commissione come viene riportato dal professor Boschi e dal professor Eva ("Ovviamente essendo la zona di L'Aquila sismica, non è possibile affermare che non ci saranno terremoti"). Se poi la protezione civile e gli enti locali decidono di ignorare il fatto che gli scienziati invitino a rafforzare le costruzioni, a migliorare la loro resistenza ai sismi e a dotarsi di un piano per la gestione di una eventuale emergenza sismica è una loro responsabilità. La commissione grandi rischi non ha di certo il compito di fare ispezionare gli edifici o verificarne l'agibilità. Ne di predisporre un piano di emergenza. Poi per quanto riguarda la precauzione essendo impossibile prevedere data e luogo di un terremoto è assolutamente impensabile tenere in allarme la popolazione per mesi in attesa di qualcosa che non potrebbe verificarsi. E faccio notare che gli sciami sismici in Italia sono molto pià comuni di quanto si pensi. Attualmente ad esempio c'è uno sciame sismico in corso nel Pollino in Calabria, nell'appennino Forlivese ormai da anni va avanti uno sciame sismico a fasi intermittenti e si dovrebbe tenere in allerta tutto il Nord Italia dato che ormai da tempo ci sono scosse abbastanza frequenti dalla Alpi Cozie fino al Friuli. Quindi l'unico vero modo per prevenire disastri in seguito a dei terremoti è quello di fare prevenzione a livello di qualtità delle costruzioni, E bisogna dire che a l'Aquila più della metà delle costruzioni è stata dichiarata immediatamente agibile e ciò dimostra che se una casa è costruita bene il terremoto non lo si deve temere.

@farenheit 451«sono state fornite, dopo la riunione, informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosità dell’attività sismica vanificando le attività di tutela della popolazione (...) che hanno indotto le vittime a restare nelle case».

Che tradotto: gli scienziati non hanno previsto il terremoto e non hanno avvertito la popolazione del pericolo quindi la responsabilità dell'accaduto è la loro mentre i vari amministratori locali che hanno dato l'agibilità a case costruite senza accorgimenti antisismici o peggio ancora edifici pubblici (Ospedale e casa dello studente crollate...edifici recenti...) e che nemmeno avevano previsto un piano di emergenza antisismico (come prevede la legge) loro no. Non hanno alcuna responsabilità.



@@farenheit 451 Il problema rimane sempre quello però. Se non prevedi tempo e luogo del sisma non puoi organizzare ne un piano di evacuazione ne altre forme di prevenzione del problema. Uno sciame sismico può andare avanti anche per mesi (A l'Aquila andava avanti da novembre 2008)ed è impensabile evacuare una zona grande come l'intero Abruzzo senza avere la prova che un terremoto stia per avvenire ne sapendo se il terremoto avverrà veramente in Abruzzo. Anche perchè se il terremoto non avviene ti condannano comunque per procurato allarme. Lo si sa che l'unico modo per prevenire i danni dei terremoti è vivere in case antisismiche quindi è inutile prendersela con degli scienziati se poi la casa ti crolla in testa. Non riesco a capire il perchè dovrebbe passare il messaggio che la colpa (Omicidio colposo plurimo, ma scherziamo? ) è degli scienziati che hanno "rassicurato?" le persone mentre non si vuole dire una volta per tutte che sono morte delle persone perchè le case gli sono crollate in testa. E' il classico gioco italico di scaricare le proprie colpe sugli altri. So di vivere in una casa antisismica ma se mi crolla in testa la colpa è dello scienziato che non mi ha detto che stava per arrivare un terremoto.
anonymous
2012-10-23 08:34:51 UTC
ma infatti non si tratta di magia ma di eventi probabilistici rari che vengono predetti in base a leggi statistiche rare e quindi con un errore ampio. come nel caso della meteo l'analisi si basa su algoritmi elaborati su eventi pre-sismici e sismici precedentemente registrati e quindi esplicati in equazioni matematiche. ma perche' ogni sisma e' diverso per la conformazione del territorio e dal diverso tipo terremoto l'analisi statistica degli eventi precedenti integrata con l'analisi real-time delle scosse telluriche puo' dare una stima di terremoto. a seconda della stima percentuale si puo' essere piu' o meno sicuri dell'evento tellurico ma proprio per il tipo di analisi STATISTICA anche se ci fosse un 100% di non rischio terremoto non puoi escluderlo a priori. infatti se su 400 eventi con i movimenti pre-terremoto simili a quelli d'aquila ci sia 1 forte terremoto il rischio di terremoto con quelle caratteristiche pre-sismiche resterebbe sempre del 0% con errore stimato del....







per questo la condanna a 6 anni di reclusione dei sismologi e' concettualmente sbagliata e denota una profonda ignoranza della matematica e della probabilita' statistica.



AGGIUNGO: quanti imprenditori e geologi del comune dell'aquila sono stati condannati per aver approvato e costruito case e scuole non resistenti ai sisma come a norma di legge ? no si preferisce condannare la matematica! e voi che li seguite come caproni...



@maral su YA dal 25-8-06 : allo stesso modo a cosa serve la meteo se la metereologia rimane imprevedibili?



a cosa servono le commissioni scientifiche a taranto per analizzare l'impatto dell'ILVA sulla salute pubblica?



l'utilita' di formare commissioni scientifiche risiede proprio nell'approccio metodologico del problema! tu vorresti che la commissione scientifica si comportasse da commissioni magica ma non e' cosi'! le conclusioni statistiche delle analisi vanno prese come eventi probabilistici e non come dogmi.



@maral su YA dal 25-8-06 : sii serio lascia perdere l'astrologia !!



ripeto: l'improbabilita' statistica che un evento non si compia non vuol dire che questo evento non puo' compiersi!! questa conclusione e' intrinseca nel metodo di analisi! forse il tuo non background scientifico ti fa vedere cose che NESSUNO voleva dire!



@maral su YA dal 25-8-06 : "Quello che serve è studiare sistemi preventivi di contenimento degli effetti catastrofici, qui l' intervento di denuncia dello scienziato avrebbe senso. ". non sta allo scienzato geo-fisico denunciare i sistemi preventivi! saranno gli ingegneri edili a farlo non pensi? alla commissione scientifica e' stato chiesto non compito di analisi dei dati non di prevenzione !



i magistrati dovrebbero indagare sui meccanismi di prevenzione e di rispetto della legge e non sui sistemi scientifici e sull'elaborazione dei dati geo-fisici. questo e' RIDICOLO! spero che tu te ne renda conto



@maral: ma tu e il papero sieti ritardati? la scienza da una PROBABILITA' di un evento ? capite questo concetto? dire che un evento sia improbabile non vuol dire che non avverra'!! vi e' chiaro questo? (mamma mia siete duri eh?)



se hai male al pancino vai dal medico per una diagnosi e per il trattamento clinico del sintomo? ebbene sappi che anche nella diagnosi puo' essere sbagliata sia per l'interpretazione del medico, per una limitazione del metodo diagnostico e sia per una variazione de background genetico della popolazione. Voi due siete talmente aridi di cultura scientifica che vorreste far pagare al medico un errore intrinsico nell'analisi! e cosi' anche per la commissione grandi rischi!



mettetevelo nella testolina l'errore e' una componente costante in ogni analisi scientifica. capisco che sia un concetto difficile da capire per chi sogna il medioevo per tagliare la testa agli indovini....
true face
2012-10-23 08:05:56 UTC
Ci si rifà allo statu quo ante per determinare l' evento sismico possibile o improbabile.

Che pastrocchio la tua domanda, ha il gusto di un minestrone!



appunto!
TuLoSai
2012-10-23 07:56:53 UTC
La scienza ti puo' dire se il territorio è più soggetto a terremoti o meno, non prevederli... la rilevazione di sismi può essere efficace qualora si verifichino in mare e possono dar effetto a maremoti


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