Domanda:
Piano economico per rilanciare industria ed occupazione,voi cosa fareste?
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2009-10-20 06:30:56 UTC
Vediamo oltre prendersela con berlusca e le sue barzellette,con sinistre inesistenti ed economisti da operetta che idee "serie" ci potrebbero essere in giro oltre quelle geniali del governo di spremere ancora chi lavora,quale secondo voi la soluzione che sarebbe possibile e realistica?
Nove risposte:
2009-10-20 10:26:36 UTC
Corto, non ci sono ricette a breve e medio termine per l’Italia. C’è da ricostruire tutto l’apparato produttivo a partire dall’agricoltura sino ai servizi. Occorrono 2 decenni, ammesso che si voglia tornare a essere un Paese che conti qualcosa nell’economia globale. Purtroppo sarò lungo anch’io.



1) Costituzione di un Fondo finanziario per lo sviluppo e trasformazione dell’apparato produttivo (una nuova IRI). Questo è fondamentale.

2) Trasformazione della gestione del territorio utilizzato a fini agricoli e forestali. Abolizione delle culture intensive di colture che altri paesi, con meno fatica e dispendio di chimica e quindi di energia, producono massicciamente. Valorizzazione delle colture indigene e ripristino delle varietà abbandonate. Produzioni di nicchia ad alto valore per i mercati ricchi in un primo momento per favorire l’accumulazione primitiva del capitale nell’agricoltura. Questo porta come corollario oltre a una serie di investimenti sul territorio anche a una maggiore ricerca nel campo agroalimentare. Calcola quanto nuovi posti di lavoro di alto livello tecnologico richiederebbe.

3) Ridefinizione delle politiche industriali, indirizzandole verso i settori ad alta tecnologia. Abbandono delle produzioni a basso valore tecnologico (tessile, calzaturiero, falegnameria, chimica di base, ecc.) salvo mantenere la ricerca e sviluppo di soluzioni innovative da brevettare e vendere ai paesi emergenti. I Finanziamenti dovranno essere mirati e concentrati a queste imprese, le altre vanno abbandonate a se stesse, se sopravvivono bene, altrimenti li si lasci morire, non è compito dell’economia salvaguardare le specie in estinzione.

4) Riassetto e creazione delle infrastrutture per creare il tessuto connettivo per il funzionamento dei progetti di cui sopra.

5) Riassetto del comparto dei servizi alle imprese, oggi polverizzate in una miriade di piccole strutture incapaci di servire a quanto sopra descritto, concentrandoli per settori di competenza. In una prima fase occorre un intervento dello Stato che rimetta ordine, lasciandolo in una seconda fase al privato.

6) Rivoluzione totale del sistema educativo inteso come istruzione superiore. Abolizione dei finanziamenti alle Università che sono proliferate per pura speculazione. Creazione di 4 grandi poli Universitari separati per luogo e indirizzo: Scienze; Umanistica, Tecnologia Applicata, Medicina. Selezione del personale docente in base a reali criteri di merito, quindi attuali sottoponendo senati accademici al controllo da parte di organi paritetici (politici-amministrativi-scientifici) che dovranno misurarne i risultati in base alle linee progettuali finalizzate alla riforma dell’apparato produttivo su accennato.

7) Riassetto del Sistema Bancario e Finanziario impedendo agli imprenditori del comparto produttivo di posseder quote di Banche e Assicurazioni e viceversa impedendo a Banche e Assicurazione di detenere quote di imprese.

8) Abolizione dell’autonomia degli ordini professionali sottoponendoli a organi di controllo terzi.

9) Riforma del mercato del lavoro e del sistema di welfare state. Salario minimo garantito per tutti i lavoratori disoccupati legato alla riqualificazione professionale. Innalzamento dell’età pensionabile tramite incentivazione e separazione dell’assistenza dalla previdenza.



Naturalmente queste sono linee di indirizzo per le quali necessitano una miriade di mini-riforme settoriali.



Come finanziare questo “new deal”? Con gli stessi soldi che oggi vengono sprecati per interventi “a pioggia”, di tamponamento, di sovvenzione dei privilegi. I soldi ci sono anche oggi, sono male usati perché manca un progetto di rinnovamento e la volontà di rinnovarsi.

Costerà sacrifici per tutti? La festa è finita, questo è il messaggio impopolare che deve essere veicolato dalla classe politica.
teverona
2009-10-20 14:27:13 UTC
1)- Controllerei in tutti i porti marittimi, lacustri e fluviali italiani i possessori di barche, in tutti gli aeroporti i possessori di aerei ed elicotteri, al P.R.A. tutti i possessori di auto acquistate per più di 30.000 euro : costoro non possono dichiarare un reddito che non sia almeno il triplo del valore del bene acquistato .

2)- Controllerei tutti i possedimenti in Italia in mano a "prestanome" ed a "finanziarie", e nazionalizzerei tutto ciò che non risulti chiaramente identificabile .

3)- Farei un serio programma per la completa tracciabilità, trasparenza e verificabilità da parte di chiunque per qualsiasi movimento economico-finanziario , nazionalizzando tutto ciò che appare anche solo un pò oscuro .

4)- Farei una seria lotta all' evasione fiscale, portando le pene minime per gli evasori a 10 anni di carcere (anche per soli 100 euro evasi) . Secondo me, il conto di un albergo o di un ristorante, la parcella di un idraulico, di un meccanico, di un medico o di un avvocato, non andrebbero pagate agli stessi, ma ad un apposito ufficio delle Entrate (anche in via telematica), il quale poi darà al professionista od al ristoratore la sua quota detratta di tasse e previdenza .

5)- Nel contempo, ridurrei l' imposizione fiscale a tutti e darei agevolazioni fiscali serie a coloro che investono nel rinnovamento aziendale od in nuovo personale da assumere .

6)- Cercherei di attrarre (anche con forti riduzioni fiscali) i nuovi investimenti dall' estero .

7)- Ridurrei moltissimo la burocrazia, ad es., per aprire un' impresa .

8)- Investirei molto e cercherei di coordinare il volontariato, l' energia "pulita", la associazioni varie, ecc. (così da utilizzare per il bene comune anche tali energie) .

9)- Combatterei la mafia nell' unico modo possibile ed efficace : snidando tutti i suoi investimenti (conti bancari compresi) . .

10)- Ritirerei tutti i soldati Italiani in missioni all' estero .



Questo è solo il primo decalogo che mi viene in mente ; ma molto e molto di più potrebbe essere fatto con un pò di buona volontà!!!!
Proteus
2009-10-20 14:17:47 UTC
sequestrare i beni e i capitali degli evasori all'estero altro che 5% di multa e destinarli al welfare cosi' come anche i beni sequestrati alla criminalita' organizzata



vietare alle grosse aziende italiane di aprire succursali all'estero per pagare meno tasse e ancor meno i dipendenti del posto togliendo lavoro in patria ( o per lo meno rendere meno appetibile la cosa)



riattivare i grandi lavori delle infrastrutture e non parlo del ponte

abbiamo una rete idrica e un dissesto geologico che fa paura per nn parlare delle ferrovie e collegamenti autostradali



riduzione degli stipendi dei politici in generale

eliminare tutte le agevolazioni che hanno a partire dall'auto blu e scorte

anche ai portaborse dei portaborse ( solo in casi eccezionali)

e sopratutto fare pulizia di tutte queste categorie di sindacati politicizzati e diventati di mano lunga



fare una legge che imponga alle banche di dare credito alle piccole aziende che abbiano i requisiti necessari per portare avanti un discorso lavorativo (lo stato deve essere garante nei confronti delle banche)



eliminare il precariato,aumentare i fondi per la ricerca, creare i presupposti lavorativi a chi sta terminando gli studi e nn solo a parole



e per ultimo ma non meno importante dare un lavoro a me :)))))



cavolo adesso che rileggo sembra che sono in piena campagna elettorale
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2009-10-20 13:47:06 UTC
anzi tutto di non fare le leggi per favorire il nostro presidente, ma sai quando ci costa a noi per ogni legge che fa per lui?

poi iniziare a fare i veri controlli su le potenziali persone che sono ricchi ma nulla tenente sui loro rediti falsi, sai quanti soldi recuperano?
2009-10-20 13:51:59 UTC
Ridurre le tasse sul lavoro dipendente, reintrodurre la scala mobile cioè aggiornare gli stipendi in base al costo della vita, incentivi in denaro alle aziende per assumere personale a tempo indeterminato. abolizione dell' IRAP per quanto riguarda le imprese, rendere più facile l' accesso al credito alle imprese dandogli più tempo per ridare i soldi indietro alle banche e infine ci vorrebbe una riforma della burocrazia per permettere a un probabile imprenditore di aprire un'attività in un giorno.
Mister G.
2009-10-20 13:47:15 UTC
la domanda è di difficile risposta (ovviamente)



dal canto mio credo che se l'economia non gira, per quanto vi siano comunque delle responsabilità "politiche", il nocciolo del problema sia basato sulla classica legge della domanda e dell'offerta...

no domanda, cala l'offerta, cala il lavoro, cala l'occupazione.



da che mondo e mondo si sa che l'economia ha sempre avuto un andamento fortemente altalenante.



io ho 2 soluzioni: una è quella da seguire immediatamente fintanto che è possibile...

la seconda è più un utopia... però...



1) signori miei bisogna iniziare a convincerci del fatto che, se aumentano il numero di cittadini, bisogna tenere alto il proprio livello per essere sempre competitivi, lavorare a tempo indeterminato non vuol dire "staccare la spina dal cervello...". quindi invece che gridare allo scandalo (pur giusto che sia), iniziamo a cercare di risparmiare un po', non compriamo l'iphone e non prendiamoci 3500€ di ferie a rate...



2) UTOPIA....

riformare la classe dirigente trovando persone serie e oneste in grado di combattere VERAMENTE l'evasione/l'elusione fiscale, facendo incamerare allo stato denaro sufficiente che venga costruttivamente utilizzato per garantire a tutti un 'assistenza dignitosa



per intanto accontentiamoci della 1)



disponibile per ogni chiarimento...
omaggio ad A. Pazienza
2009-10-20 15:22:19 UTC
io nno ne vedo sinceramente, il problema é mondiale noi siamo nell'ingranaggio che, se nno gira, nno giriamo neanche noi, nno sono un economista e per di più sto diventando sempre più pessimista, ma siamo schiacciati ed incastrati, come la giri la giri sempre nel nostro deret ano finisce, ci prosciugano per i loro interessi comunque.
gio
2009-10-20 13:37:05 UTC
tagliare le tasse agli onesti lavoratori e non un scudo per agli evasori



tassare la rendita finanziaria che aumenta la speculazioni dei miliardari e distrugge l'economia reale...





tagliare le provincie volute dalla lega e pdl per motivi clientelari



tagliare i eputati e i senatori......



non fare leggi che costano e favoriscono berlusconi....ecc ecc ecc
?
2009-10-20 13:47:05 UTC
La prima cosa da fare e' togliere le persone dalla cassa integrazione facendo si che il lavoro venga condiviso a turno in modo da non distaccare troppo dal lavoro perché' e' de-qualificante e deprimente.In questa maniera ci si alternerebbe nel lavoro e nella cassa integrazione con profitto di tutti,ripartendo al momento favorevole con tutte le maestranze pronte e al massimo rendimento.


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