Il progetto di un'Europa unita era nato come una grande speranza dalle distruzioni e dagli olocausti della seconda guerra mondiale, ma quel progetto si è ridotto ormai a pura ottusità burocratica, diretta da un potere finanziario avente la pretesa di strutturare ai suoi fini di profitto la vita dei popoli in nome di un finto razionalismo tecnico economico. Ora, proprio quelle scelte sciagurate e ottuse stanno rinfocolando quanto mai la stessa follia che nel secolo scorso ridusse in macerie questo continente. Ritornano invocati dalla terra in cui sembrava essere andati sepolti vermi funerei dalle teste rasate e dalle croci uncinate. portatori di ordine cimiteriale, risuscitati dalla protervia ottusa di classi dirigenti rese indifferenti, cieche e sorde dall'idolatria tracotante e disumana dei loro paradigmi tecnici e la paura, l'immiserimento morale, culturale e materiale di masse sempre più estese di individui umiliati e offesi si traducono in egoismo becero, razzismo, odio per il diverso portatore del caos, violenza in cui quei vermi repellenti possono di nuovo pescare a piene mani sognando albe dorate di sangue e morte. Lo si osserva in tutto il continente il cui destino sembra una ripetizione senza scampo del disastro di 80 anni fa su scala ancora maggiore: sempre le medesime dinamiche, sempre la medesima ottusità che porta alla sempre medesimo inferno ben ordinato.
Dove potrà mai trovare ora questo continente gli anticorpi per sopravvivere? Dove sono oggi gli anticorpi della vita?