No la Storia continuerà eccome!
@Drevol
"Mai dire che il desiderio di "fare il bene" per mezzo della forza è un motivo nobile. Né l'ambizione per il potere né la stupidità sono notivi nobili. -- Ayn Rand"
Senonché la stessa borghesia, per instaurare il suo modo di produzione (capitalistico) e le condizioni più appropriate ha dovuto spodestare con la forza la nobiltà (la classe dominante antecedente). Bisognerebbe spiegare al signor Drevol che costoro, i nobili, non furono cacciati a suon di ragionamenti logici ;). Ora, ammesso che il capitalismo è stato ottenuto con la violenza, la frase di Rand, tanto bella a sentirla, cade inesorabilmente, perché il libero scambio e tutte le premesse della nuova società sono state ottenute attraverso la lotta con la fazione reazionaria della società..(lotta violenta ovviamente.. per i nobili il modo di produzione capitalistico non era un buon affare, non avrebbero certo voluto questa società )
" La Rand non condona la violenza della borghesia o dei nobili o del proletariato. La Rand e noi oggi non siamo responsabili della violenza degli altri o della violenza dell'uomo preistorico. La catena della violenza si ferma con le NOSTRE azioni e le nostre IDEE. Sono le nostre idee che hanno il potere di mettere fine alla violenza o di continuarla."
No certo non ho detto questo! Ho detto che senza la violenza signor Drevol a quest'ora saremmo stati ancora al servizio dell'alta nobiltà, tutti quanti, borghesi compresi (anche la Rand, che forse si sarebbe ricreduta sull'utilizzo della forza). Per quanto riguarda l'ultima frase mi suona estremamente idealistica e le spiego subito il motivo! Le idee non possono nulla perché sono il prodotto di cause ancora più remote e fondamentali (cause naturali.. ed economiche anche). Che lo decido io se lo Stato in cui vivo mi vuole mandare in guerra ? In realtà lo Stato non ha nessun potere, come non ce l'ho io.. la necessità sta molto più a fondo, dove non si vede (nel processo stesso di accumulazione del capitale, e nell'espansione dei mercati). Fenomeni questi che, a ben vedere, non sono voluti dai capitalisti. O meglio, essi vi sono costretti perché altrimenti perirebbero all'interno del mercato.
"L'esistenzialismo ha sempre sottovalutato il potere delle idee" In che senso scusa? Io sapevo che gli esistenzialisti (alla Sartre, per intenderci) credessero fermamente nella libertà assoluta dell'uomo, quindi alla capacità di autodeterminazione attraverso le proprie idee (che è esattamente quanto io nego.. tale libertà esiste, ma solo in parte, condizionata da numerosi processi sottostanti). Certo Drevol bisogna convincere le persone. Un gran numero di persone come tu giustamente affermi. E come si convince una massa di persone? Con .. i mezzi di comunicazione di massa? con la propaganda? E i soldi chi ce li mette per la propaganda..? Ritorniamo quindi al discorso economico. Do per scontato che la maggior parte delle rivoluzioni nella storia sono state compiute da una minoranza che cercava di realizzare un ideale e una largaaa maggioranza che è stata trascinata (attraverso varie opere di convincimento). Per convincere grandi masse servono grandi mezzi e questi grandi mezzi si possono acquistare con la cartamoneta. Ne segue che la guerra viene scatenata proprio da coloro che detengono più denaro, per difendere i propri interessi di parte (la propria fetta di mercato.. Mano a mano che si espande il dominio delle rispettive borghesie, il mercato si restringe.. quel che rimane se lo disputano a suon di bombe, cioé con la guerra che è anche lo strumento attraverso il quale il mercato viene svuotato dalle merci e la produzione può ricominciare).
". Eppure gli eventi della storia umana non sono avvenuti senza idee."
Si, ma le idee sono concomitanti, si presentano assieme ad altri processi più fondamentali, di cui costituiscono il prodotto.. L'ideale fascista può aver certamente spinto alla guerra numerose persone, ma il fascismo non nasce dal nulla. C'è un terreno sociale ed economico da cui sboccia. Credere che le idee modifichino la storia è una forma raffinata di idealismo.. molto hegeliana signor Drevol. Sono i processi che sottostanno alle idee che generano le idee. Esattamente come i processi neuronali generano le sensazioni soggettive (su questo conviene anche lei). Se poi dice che il mondo degli uomini è diverso perché gli uomini sono concettivi allora mi deve risolvere questo ragionamento in maniera non contradditoria:
"Tutti gli uomini sono parte della natura.
Tutti le cose della natura sono sottoposte a leggi fisiche o di altro genere.
Quindi gli uomini sono sottoposti a tali leggi"
Ergo non sono liberi, sono condizionati, come la pietra o la farfalla, da limiti insuperabili. E anche la società a suo modo rispetta tali leggi. Ma sono più complesse. Eppure ci sono