Domanda:
La fine del Capitalismo sarà la fine della Storia?
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2012-01-30 13:03:38 UTC
Circa 20 anni fa Francis Fukujama decretò la fine della Storia basandosi sul fatto che la caduta dell’URSS aveva risolto il conflitto dialettico (oltre che politico-militare) tra Capitalismo e Socialismo/Comunismo, decretando la vittoria del primo. Poiché la Storia si svolge attraverso la dialettica tra sistemi sociali, morto uno si ha la fine della dialettica e della Storia.

Naturalmente si è dimostrato che aveva torto. Ciò che era crollato non era il Socialismo e il Comunismo, ma il sistema del Capitalismo di Stato (en passant, va detto che questo mette fine anche a tutte i social-nazionalismi di destra e di sinistra).

Infatti, il Capitalismo oggi è in crisi profonda ed è moribondo; questa crisi lo dimostra e se non sarà l’ultima sarà quella che porrà le condizioni per la “Crisi Perfetta” che non dovremo aspettare molto perché si avveri.
Infatti, la Crisi Perfetta si determinerà quando le tre forze economiche in grado di scatenarla si presenteranno contemporaneamente.
Queste tre forze sono: la prima e di gran lunga più pericolosa è la montagna di debiti accumulata dai consumatori, dalle aziende e dagli Stati; la seconda è il turbinio di una borsa sull'orlo del collasso; la terza è una recessione del ciclo economico americano, di cui ampi e inquietanti segnali sono la ridotta capacità di spesa della classe media americana e la sfiducia al consumo.

Le prime due condizioni si sono già verificate e stanno determinando la crisi attuale dalla quale nessun economista e governo borghese è in grado di dare una risoluzione – perché non ce ne sono, tranne l’affamamento dell’80% della popolazione (e per affamamento intendo incapacità di comprarsi gli alimenti base).
La terza rischia di avverarsi qualora il debito privato delle famiglie americane – che rappresenta il 70% del PIL – non possa essere più rifinanziato o annullato.
Il dilemma dei governi oggi è appunto se annullare o rifinanziare il debito, misure che a prescindere dalla scelta porteranno all’aggravamento della crisi.

Detto questo (e solo lo spazio ridotto impedisce di esplicitare meglio la natura dell’incurabilità e dell’irreversibilità della crisi), risulta chiaro a chi ha un minimo di cervello che il Capitalismo ha concluso la sua fase storica.

E dunque la mia domanda: “La fine del Capitalismo sarà la fine della Storia?”
22 risposte:
4narina
2012-01-31 12:54:36 UTC
Sta accadendo quello che avevano previsto Marx ed Engels ma anche Einstein ed altri. La finanza globale è l'ultimo atto dell'ultima fase del processo. Fine della storia. Ma quale sarà il sistema successivo? Se i subalterni diventeranno responsabili ci sarà un nuovo ordine comunitario fondato sulla organizzazione della società civile post-statale, altrimenti, la dittatura violenta. Possiamo scegliere?
Painkiller
2012-01-30 21:41:08 UTC
Al contrario: la fine del capitalismo, e perciò l'avvento del socialismo, decreterà il VERO inizio della storia umana, mentre l'intera era della proprietà verrà definita "preistoria dell'umanità".

Voglio riportare una frase di un grande rivoluzionario:

« Quali che siano le circostanze della mia morte, io morirò con la incrollabile fede nel futuro comunista. Questa fede nell'uomo e nel suo futuro mi dà, persino ...ora, una tale forza di resistenza che nessuna religione potrebbe mai darmi. Posso vedere la verde striscia di erba oltre la finestra ed il cielo limpido azzurro oltre il muro, e la luce del sole dappertutto. La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla di ogni male, oppressione e violenza e goderla in .tutto il suo splendore.»-Lev Trotsky



Il futuro è nostro!
algueres
2012-01-30 21:28:27 UTC
Si! La fine della storia del capitalismo! :)



Cosa verrà dopo? O comunismo o barbarie sosteneva Marx.
Fan Cul
2012-01-30 21:11:26 UTC
la fine del capitalismo sarà la fine delle dittature.
luc10B love Potato
2012-01-30 21:08:33 UTC
ma il povero fukujama disse anche che la democrazia aveva trionfato.

-con la fine della storia, intendeva la fine dei conflitti umani segnati dalle guerre. E che il capitalismo si è dimostrato superiore e pacificatore, grazie alla democrazia. Disse appunto che non ci sarebbero più state guerre. E questo poveraccio era uno dei maggiori pensatori di quel periodo. Un guru! :)

È una delle più clamorose fesserie scritte da un servo del capitale. Eppure fece scalpore in quel periodo. Sai doc?

Noi in quel periodo tenemmo un ciclo di studio dal titolo : - spirano Venti di Guerra -.

Ci davano (ovviamente dei pazzi ), salvo pochi mesi avvenne l'invasione dell'irak. Allora i circoli si riempirono di gente che chiedeva spiegazioni. Ti ricordi le incette di pasta nei supermercati? Tutti spaventati!

Vado alla risposta : - dopo 10 mila anni di conflitti tra umani per sottrarsi l'uno con l'altro la proprietà .

Il capitalismo segna l'ultimo passo della preistoria umana.

Con il comunismo comincerà la Storia.

Quindi in sintesi, con la fine del capitalismo sarà la fine della preistoria. Dove i conflitti umani si risolvono ancora con le armi come 10 mila anni fa'.

Come disse marx : - il comunismo : il pane e le rose ovvero l'utile ed il futile . . -
?
2012-01-30 21:09:49 UTC
No, la fine del Capitalismo non sarà la fine della Storia.
Paracelso
2012-01-30 22:53:08 UTC
No la Storia continuerà eccome!

@Drevol

"Mai dire che il desiderio di "fare il bene" per mezzo della forza è un motivo nobile. Né l'ambizione per il potere né la stupidità sono notivi nobili. -- Ayn Rand"



Senonché la stessa borghesia, per instaurare il suo modo di produzione (capitalistico) e le condizioni più appropriate ha dovuto spodestare con la forza la nobiltà (la classe dominante antecedente). Bisognerebbe spiegare al signor Drevol che costoro, i nobili, non furono cacciati a suon di ragionamenti logici ;). Ora, ammesso che il capitalismo è stato ottenuto con la violenza, la frase di Rand, tanto bella a sentirla, cade inesorabilmente, perché il libero scambio e tutte le premesse della nuova società sono state ottenute attraverso la lotta con la fazione reazionaria della società..(lotta violenta ovviamente.. per i nobili il modo di produzione capitalistico non era un buon affare, non avrebbero certo voluto questa società )



" La Rand non condona la violenza della borghesia o dei nobili o del proletariato. La Rand e noi oggi non siamo responsabili della violenza degli altri o della violenza dell'uomo preistorico. La catena della violenza si ferma con le NOSTRE azioni e le nostre IDEE. Sono le nostre idee che hanno il potere di mettere fine alla violenza o di continuarla."



No certo non ho detto questo! Ho detto che senza la violenza signor Drevol a quest'ora saremmo stati ancora al servizio dell'alta nobiltà, tutti quanti, borghesi compresi (anche la Rand, che forse si sarebbe ricreduta sull'utilizzo della forza). Per quanto riguarda l'ultima frase mi suona estremamente idealistica e le spiego subito il motivo! Le idee non possono nulla perché sono il prodotto di cause ancora più remote e fondamentali (cause naturali.. ed economiche anche). Che lo decido io se lo Stato in cui vivo mi vuole mandare in guerra ? In realtà lo Stato non ha nessun potere, come non ce l'ho io.. la necessità sta molto più a fondo, dove non si vede (nel processo stesso di accumulazione del capitale, e nell'espansione dei mercati). Fenomeni questi che, a ben vedere, non sono voluti dai capitalisti. O meglio, essi vi sono costretti perché altrimenti perirebbero all'interno del mercato.



"L'esistenzialismo ha sempre sottovalutato il potere delle idee" In che senso scusa? Io sapevo che gli esistenzialisti (alla Sartre, per intenderci) credessero fermamente nella libertà assoluta dell'uomo, quindi alla capacità di autodeterminazione attraverso le proprie idee (che è esattamente quanto io nego.. tale libertà esiste, ma solo in parte, condizionata da numerosi processi sottostanti). Certo Drevol bisogna convincere le persone. Un gran numero di persone come tu giustamente affermi. E come si convince una massa di persone? Con .. i mezzi di comunicazione di massa? con la propaganda? E i soldi chi ce li mette per la propaganda..? Ritorniamo quindi al discorso economico. Do per scontato che la maggior parte delle rivoluzioni nella storia sono state compiute da una minoranza che cercava di realizzare un ideale e una largaaa maggioranza che è stata trascinata (attraverso varie opere di convincimento). Per convincere grandi masse servono grandi mezzi e questi grandi mezzi si possono acquistare con la cartamoneta. Ne segue che la guerra viene scatenata proprio da coloro che detengono più denaro, per difendere i propri interessi di parte (la propria fetta di mercato.. Mano a mano che si espande il dominio delle rispettive borghesie, il mercato si restringe.. quel che rimane se lo disputano a suon di bombe, cioé con la guerra che è anche lo strumento attraverso il quale il mercato viene svuotato dalle merci e la produzione può ricominciare).



". Eppure gli eventi della storia umana non sono avvenuti senza idee."



Si, ma le idee sono concomitanti, si presentano assieme ad altri processi più fondamentali, di cui costituiscono il prodotto.. L'ideale fascista può aver certamente spinto alla guerra numerose persone, ma il fascismo non nasce dal nulla. C'è un terreno sociale ed economico da cui sboccia. Credere che le idee modifichino la storia è una forma raffinata di idealismo.. molto hegeliana signor Drevol. Sono i processi che sottostanno alle idee che generano le idee. Esattamente come i processi neuronali generano le sensazioni soggettive (su questo conviene anche lei). Se poi dice che il mondo degli uomini è diverso perché gli uomini sono concettivi allora mi deve risolvere questo ragionamento in maniera non contradditoria:

"Tutti gli uomini sono parte della natura.

Tutti le cose della natura sono sottoposte a leggi fisiche o di altro genere.

Quindi gli uomini sono sottoposti a tali leggi"

Ergo non sono liberi, sono condizionati, come la pietra o la farfalla, da limiti insuperabili. E anche la società a suo modo rispetta tali leggi. Ma sono più complesse. Eppure ci sono
?
2012-01-30 21:25:18 UTC
Ma no, la fine del capitalismo eventualmente sarà solo la fine del capitalismo. Avendo meno di un minimo di cervello, affermo comunque che vivrai abbastanza per non assistervi.
babuskin
2012-01-31 18:39:42 UTC
Si può affermare che a tutt'oggi la maggior parte dell'' umanità non ha fatto la sua storia ma ha subito la storia dei potenti, la fine del capitalismo che ogni lavoratore cosciente deve volere, porrà fine alla storia dello sfruttamento, della miseria, dell' incertezza ecc.

Con l' avvento della nuova organizzazione delle forze produttive sotto il controllo dei bisogni di tutta l' umanità si instaurerà la sua più coerente forma sociale il comunismo, e finalmente inizierà un nuovo e più umano cammino storico, dove tutti con le proprie diversità naturali contribuiranno al benessere, finalmente non più schiavo dei bisogni potrà esplorare lo spazio, perché qui proseguirà la nostra storia...

Come giustamente è stato affermato: O il comunismo o la barbarie. (K.Marx)
anonymous
2012-01-31 01:24:07 UTC
stanno rendendo i popoli economicamente e socialmente vulnerabile proprio per non far decadere il capitalismo,quindi la storia continuerà.
?
2012-01-30 21:50:20 UTC
La fine del capitalismo sarà la fine dei mafiosi alla politica e la fine di dittature pseudodemocratiche.
Cactus ritorna...
2012-01-30 21:44:19 UTC
collasso delle borse? se vai a vedere il nasdaq 100 vedi che ha raggiunto i massimi dal 2001,( nell'immediato post bolla speculativa) manco nei massimi pre crisi del 2007 era arrivato a tanto.



@@@ma dove l'hai trovato che la capitalizzazione di borsa=debito? La capitalizzazione di borsa è un VALORE, come il valore dell'oro o delle case. Esattamente è il valore delle aziende quotate, che come l'oro o l'immobiliare è soggetto agli umori del mercato, ma che VALORE è visto che le aziende hanno patrimoni tangibili (immobili, macchinari ecc. ) ed intangibili (marchi, brevetti, licenze, avviamento commerciale ecc.) e soprattuto la capacità di produrre profitti. Di solito anche debiti , certo, ma stante che non sono fallite gli attivi superano i passivi. il mercato prezza TUTTO questo. Potrai obiettare che spesso attori molto speculativi investono in azioni a leva, ovvero indebitandosi, ma ciò fa il paio con l'operazione inversa, ovvero con chi vende le azioni senza possederle, la cosiddetta "operazione short". ma nel complesso la capitalizzazione rappresenta il valore che il mercato in quel momento vede per le aziende. Che può calare, ma può anche crescere, non c'è nessuna evidenza che arrivate dove sono ora gli attori ritirino i loro soldi o peggio "che ci siano debiti da saldare" per qualcuno forse (come ci saranno altri che dovranno invece comprare azioni per ricoprirsi dallo "short", nel mercato c'è sempre di tutto). Fosse come dici tu allora basterebbe andare al ribasso per fare soldi a palate, facile come tirare un rigore a porta vuota, ma non è così semplice.

Può essere (non ho questo dato) che la capitalizzazione degli indici USA superi il 110% del PIL americano, ma tieni conto che la grande corporate USA sono multinazionali che operano ai 4 angoli del globo, per cui sui loro utili il mercato USA influisce per una percentuale di minoranza. E girando per il mondo ci sono le varie Cina il cui Pil cresce tuttora del 8% all'anno. Il rapporto prezzo/utile dell'indice s&p500 è intorno a 15, non storicamente alto e visto che la crescita mondiale è attesa nonostante tutto abbastanza alta, grazie a cina e co potremmo vederlo ancora più in alto. Ciao.
Manuela P
2012-01-30 21:20:08 UTC
Mi permetto di aggiungere un altro indice della deriva del capitalismo: esso si fonda sull'idea, naturalmente falsa, che le risorse siano infinite, e così sfrutta tutte le forme di energia che incontra senza preoccuparsi del fatto che esse non dureranno per sempre: è sotto gli occhi di tutti che incominciano a scarseggiare. Non so rispondere alla tua domanda, il capitalismo ormai è visto dall'impero occidentale come l'unico sistema possibile, non so cosa potrebbe portare la sua fine.
anonymous
2012-01-30 21:05:33 UTC
cioè fin che ci sarà l'uomo ci sarà la storia.. nn capisco che vuol dire sta frase... boh.
DrEvol
2012-01-30 22:42:17 UTC
Se vince la razionalità (attraverso l'educazione, naturalmente, perché la razionalità non avviene automaticamente) la Storia continuerà. Se vince l'aggressività, l'estinsione della civiltà è possibile ed è possibile un ritorno, se non proprio alla preistoria, indubbiamente alla vita del Medio Evo.



Il capitalismo viene spesso demonizzato come se fosse una CAUSA da rimuovere per il beneficio dell'umanità. L'unica alternativa al sistema capitalista che sia mai stata offerta è quella del sistema comunista o nazional-socialista dove lo Stato (collettività) invece dell’individuo determina cosa produrre e cosa consumare. Ogni sistema economico-politico collettivista (socialismo, nazional-socialismo, fascismo o comunismo) rende l'individuo una pedina ricambiabile al servizio della grande macchina chiamata Società. In quella condizione, l’individuo comune non ha nessuna aspirazione per la SUA vita. Il miglioramento della sua vita è nelle mani dello Stato. Tutto quello che può fare è diventare lui stesso il capo del sistema e comandare sugli altri. Per il resto, si tratta di ubbidire, servire e produrre per il “bene comune” della Società, ma chi definisce cosa mai sia il “bene comune” varia da chi capita di essere al potere. Il collettivismo è stato ben collaudato nell’Unione Sovietica, nella Germania Nazista, nella Cina Maoista e in tutte le varie forme di dittature. Sebbene stenta a morire totalmente, il collettivismo non è il futuro dell’umanità. Qualsiasi forma di negazione dell’individuo e dei suoi diritti naturali è una forma di oppressione imperialista, un residuo ancestrale della storia degli imperi dell’umanità. Collettivismo, dittature e capitalismo non sono compatibili.



Il capitalismo si definisce come la libertà dell’individuo di essere e di fare l’imprenditore. Il capitalismo funziona solo dove la creatività dell’individuo è libera di esprimersi nella sua massima potenzialità. Senza imprenditoria c’è solo regimentazione del lavoro, come se l’uomo fosse una macchina e come se lo scopo della macchina fosse il lavoro a beneficio della collettività. Ogni innovazione, ogni progresso tecnico, artistico, scientifico o culturale ha le sue radici nella libertà di pensiero e di azione dell’individuo. Quello che l’individuo scopre, inventa o crea è la base dell’imprenditoria, del commercio, della produttività e della prosperità economica di una società.



Dire che il capitalismo ha fallito è come dire che la libertà di produrre e scambiare beni e servizi è un sistema da sostituire. Ma dire che produrre e scambiare beni è un sistema da sostituire significa dire che la natura umana debba essere modificata. Significa dire che l’individuo non ha diritto a vivere secondo la sua volontà, ma secondo la volontà della collettività. I collettivisti non hanno mai capito che il controllo e l’oppressione dell’individualità è una forma di parassitismo che distruggendo l'incentivo dei singoli membri della società finisce col distruggere la collettività stessa, poiché non è la collettività che crea l’individuo ma è l’individuo, l’insieme di individui che formano la colletività.



WAVE -- La Rand non condona la violenza della borghesia o dei nobili o del proletariato. La Rand e noi oggi non siamo responsabili della violenza degli altri o della violenza dell'uomo preistorico. La catena della violenza si ferma con le NOSTRE azioni e le nostre IDEE. Sono le nostre idee che hanno il potere di mettere fine alla violenza o di continuarla.



L'esistenzialismo ha sempre sottovalutato il potere delle idee. Eppure gli eventi della storia umana non sono avvenuti senza idee. Per andare in guerra bisogna prima convincere un grande numero di persone con l'dea che si va afare una giusta guerra. Il contesto è storico è importante, non lo nego. Ma da solo, non determina nessuna direzione a priori, perché non esiste azione umana che non sia figlia di un'idea.
anonymous
2012-01-30 21:20:39 UTC
Per sapere se - La fine del Capitalismo sarà la fine della Storia? - occorre avere la laurea ad horrorem, ad esempo io.... Mi sono appena laureato all'Alma Mater con rito medievale nr. pergamena 27938/04. E adesso vado a fare una telefonatina agli indignados per ringraziarli delle sentite congratulazioni. http://www.youtube.com/user/tietYmiet3?feature=mhee
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2012-01-30 21:42:39 UTC
e inutile scriver papiri che sappiam .... sarà la fine di tutto
?
2012-01-31 17:42:43 UTC
sarebbe IMPOSSIBILE perché le economie in crisi sono quelle europee, mentre quella americana e giapponese si stanno riprendendo, comunque se mai dovesse essere, sarebbe la fine del mondo dato che tuuti gli stati rilevanti hanno il modello economico capitalista
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2012-01-30 21:20:44 UTC
L'affermarsi della finanza strutturata ha distrutto il capitalismo in questi decenni.
true face
2012-01-31 06:58:15 UTC
Tu sei fuso o fatto, scegli tu l' alternativa che più ti conviene.



Beh, se fossi sfuso potresti proporti ad ettogrammi! '' me ne da due etti, per favore''! Guardi, signora, è in offerta, ne prenda mezzo chilo, 100 g. li mangia e 400 li congeli! Fra 20 anni non avvertirà nessuna differenza fra il fresco ed il decongelato! Avrà lo stesso sapore di vecchio, antico, irreale, inconsistente, fantastico, come quello fresco!

Mi ha convinto, lei si che è una buona venditrice! Mi dia mezzo chilo di Ottobre Rosso...si chiama cosi, vero?

Certo signora, si chiama proprio così ma può anche chiamarlo Fervida Fantasia!

Glielo faccio servire da lucB o preferisce la serva il papero?
anonymous
2012-01-31 11:03:50 UTC
chiedersi se "la fine del Capitalismo sarà la fine della Storia" e' da onanisti.
Sandra
2012-01-30 21:21:43 UTC
curatevi!!


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