Domanda:
Voi veramente credete che costruendo più carceri ed aumentando la repressione il mondo sarà migliore? ?
?
2008-10-16 12:05:09 UTC
Veramente credete a questo?A volte analizzo civiltà perdute,precolombiane ed africane.Una tra tutte,gli indiani delle grandi praterie,essi non avevano nulla che potesse somigliare ad una prigione,era il bando da parte dei componenti della comunità ciò che faceva in modo che le regole fossero rispettate,togliere ad un uomo l'appartenenza alla comunità,solo ed emarginato....ma noi per farlo dovremmo ridiventarlo comunità,non è vero?Ed allora non essendo ne popoli ne comunità...la cosa più semplice è costruire prigioni,o resuscitare ghigliottine,ma nessuno,proprio nessuno si pone qualche domanda cercando cause e perchè siamo arrivati dove siamo?Quanto possono essere chiamati civili ordinamenti sociali che generano tutto questo e che come unica soluzione hanno reprimere....forse altre sono le cose che andrebbero cambiate,noi stessi per prima cosa altro che carceri e ghigliottine,siamo tutti complici di una realtà orfana della partecipazione da parte dei suoi componenti.Credo sarà una ben misera vita quella che ci aspetta, vita che per essere vissuta senza paure dovrà consumarsi all'ombra di tante mura penitenziarie.....ma a voi non fa paura invece essere arrivati a questo?
Diciannove risposte:
anonymous
2008-10-17 01:20:25 UTC
Penso che anche stavolta gli indigeni ci diano una lezione di vita.

Questo è tratto da "Io, Marcos": "Ci sono elementi nelle forme di governo delle comunità indigene, nel modo in cui si organizzano, che non corrispondono al progetto federale nè a quello statale, e neppure municipale, per questo entrano in contraddizione, anche se alla fine si impone sempre lo stesso: quello del governo.(....). Noi non possiamo imporre una legge o applicarla contro la volontà della comunità, e se qualcuno di noi non svolge l'incarico assegnatogli dalla comunità, viene rimosso, gli tolgono il posto. Quale presidente della repubblica o quale sindaco municipale o governatore ha mai accettato una simile disposizione? Si aggrappano al potere e lo tengono stretto a qualunque costo.

Voglio fare un esempio di come il potere federale si impone sul potere delle comunità: tu ti ubriachi e distruggi la casetta del tuo vicino perché‚ il suo "coche", il maiale, è entrato nella tua "milpa" e si è mangiato il mais; tu volevi ammazzare il porco, ma quello è scappato e cos’ è finita che hai sfasciato la casa al vicino. In questo caso il Codice Penale Federale dice: "Violazione di domicilio, danneggiamenti a proprietà altrui, a terzi eccetera", e ti sbatte in galera. La comunità non si comporta così, ma ti dice: "Ah tu hai sfasciato la casa, allora dovrai ripararla e lavorare per un certo periodo fino a ripagare il danno. Tu resti fisicamente in libertà, ma condannato moralmente, dovrai riparare il male che hai fatto al tuo vicino, e sotto gli occhi di tutti". E così sei giudicato da tutti, vieni messo in mostra, ed è questa la cosa che pesa di più.

(...) Chi commette un omicidio, secondo il Codice Penale viene arrestato e rinchiuso nel carcere di Cerro Hueco, così le vedove saranno due: quella del morto e quella dell'assassino. La comunità dice: "No: libertà fisica, pena morale. Chi ha ucciso deve lavorare per mantenere la vedova e i figli, oltre alla propria moglie e ai propri figli", e viene additato come assassino senza più alcuna autorità morale nè diritti, che è il peggiore dei castighi. Se la vedova e la comunità sono d'accordo sulla punizione, perché‚ devono arrivare gli agenti della Judicial, a portarsi via l'assassino lasciando là due vedove? E' questo il genere di cose che il governo federale non accetta."



Ma al di là delle conseguenze che un reato può comportare, dovremmo indagare le cause scatenanti di quell'azione.

Disagi sociali, problemi, difetti...

La repressione non ha mai portato a niente di buono e mai lo farà.

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Corto: A mio parere non è possibile, o è estremamente difficile, rieducare in una società marcia alla base. Il vero problema sta nella società. Abbattiamola, costruiamone una nuova e allora si, la musica cambierà.
Enrico VII
2008-10-17 02:22:12 UTC
Emarginare? dove?

Nella giungla urbana o nella savana delle spiagge?

I pellirossa, o le popolazioni da te citate, erano divise ed in lotta tra di loro, emarginare, gettare fuori dalla comunità significava condannare a morte, non era un atto di clemenza, ucciso dai nemici, ucciso dalla fame, dalle belve.



Parliamo di popolazioni che si spostavano a piedi o a cavallo, tra puma, leoni, lupi, serpenti.

Ora dove emarginiamo, nei dintorni di Roma, di Parigi o Vienna?



Cosa significa poi emarginare, chi commette certe delitti è già emarginato, di suo, non c'è bisogno di emarginare ancora, se mai il contrario, occorerebbe risocializzare.

(Ti ricordo che la buona abitudine degli Americani, nel pagare le tasse, nasce proprio dalla pratica di buttare fuori dal forte, durante gli attacchi, chi non contribuiva alla sua realizzazione, VENIVA EMARGINATO!).

Prima di farlo ci vogliamo però accertare che siano recuperabili?

E' paragonabile un ladro di autoradio con uno stupratore?

E' paragonabile chi ruba per fame, una forma di formaggio e due salami, con chi rapina due vecchietti e li massacra di botte, che si da alla violenza gratuita?

Teorizzare il bello ed il buono è facile, come sognare ad occhi aperti,

la realtà mi dice però altre cose, mi dice che la sicurezza di tante persone è in pericolo, piu' o meno grave, ma sempre in pericolo, quindi o togliamo certe isole al turismo, e facciamo tante S. Elena, Napoleone dall'Elba fuggì, oppure costruiamo carceri, altrimenti dicci te, la soluzione.



@@@@@ lolacorre

Quei mafiosi che sciolsero un bambino nell'acido, mi sfuggono ora i nomi, pensi si siano ravveduti, o pentiti?

Ci sono due condannati, ora rimessi in libertà, uno Carretta l'altro è di questi giorni, che hanno ucciso i genitori, Carretta anche il fratello, certo non c'è la possibilità di reiterare il reato!!!!, ma del pentimento siamo sicuri, o hanno raggiunto lo scopo?

Erika e Omar, perchè non li liberiamo, Carretta e l'altro erano maggiorenni, gli ultimi due minori!!

Oggi hanno preso il quarto rumeno ( non mi interessa l'origine, ma la notizia è questa, onde evitare equivoci) della banda che trucidò i custodi, anziani, di una villetta.

Mettiamo anche loro in percorso formativo, gli spieghiamo che certe cose non si fanno, che bisogna volersi bene.

Te la senti, da sola, a stare con loro, magari in una villetta tranquilla in campagna, a spiegare queste cose?

Ci sono crimini e crimini, criminali e criminali, c'è chi delinque per fame di stomaco, chi per fame di ricchezza.

I primi messi in condizione di lavorare, di guadagnare, non lo faranno mai piu'.

I secondi no, la ricchezza genera fame di ricchezza, i soldi chiedono piu' soldi.

Fai un colpo, ti diverti, bruci il denaro, ne fai un altro, poi un altro, un altro ancora, fino a che non ti prendono.

In carcere pensi a quando potrai uscire per riprendere quella bella vita, guai a chi si intromette tra te ed il denaro.

I mafiosi hanno milioni di euro, ma vogliono miliardi di euro, poi triliardi....poi.......
Gilda
2008-10-16 12:32:47 UTC
Le carceri dovrebbero essere luoghi di recupero per aprirsi sul mondo e preparare il reinserimento del detenuto nella società.
anonymous
2008-10-16 12:15:53 UTC
Per me stavolta hai preso una topica pazzesca.

Dacci tu una soluzione allora.

A un assassino cosa facciamo,gli chiediamo gentilmente di non farlo più?

E a uno stupratore?



Scusami,ma questa è pura e semplice demagogia!
Яaηsie ʚϊɞ
2008-10-16 13:58:46 UTC
Ad uccidere l'essere uomo, penso siano le gabbie invisibili.
J0KER MM(85°)Segnalatori al rogo
2008-10-16 13:27:09 UTC
Sempre le solite belle parole..... irrealizzabili...



praticamente invece di andare avanti dovremmo andare indietro...

embè......



Dato che citi le civiltà precolombiane , africane e indiane......

allora potremmo anche fare dei simpatici sacrifici umani...

perchè no ??



Al Dio sole ...per esempio....



(ironia)



Dobbiamo guardare al futuro e non a dei barbari incivili del passato.
luc10B love Potato
2008-10-16 13:02:58 UTC
Hai detto bene, nelle comunità il massimo della condanna è esserne estromessi. I pigmei quando uno si comporta male. ( non furto o omicidio nelle tribù antiche non esiste tale atto e nemmeno il termine per descriverlo ), la condanna è girare l'entrata della capanna verso l'esterno del villaggio.

Non possiamo essere una comunità noi, divisi, l'uno contro l'altro nella corsa per aver di più. Il 95% dei reati è contro il patrimonio, questa la dice lunga sul capitalismo.



La repressione esiste perché ci sono le classi sociali, quella dominante è costretta a reprimere.



Tu hai scritto dei pensieri molto sensati, è un peccato che pochi li comprendono. Siamo in gran parte corrotti da questo sistema.

Corrotti nei pensieri, nel sentire, nel capire.

Più c'è divario tra le classi più il potere è costretto a reprimere. Vedi l'ex urss, tra i notabili di stato ed il popolo c'era un abisso sociale ed economico. Infatti avevano le galere piene stracolme e la repressione era alquanto feroce. Lo stesso vale per gli Usa. Hanno il record di reati, ma anche il record di detenuti per abitante.



Ed il futuro è questo anche in europa.

Ma non è la repressione da temere. Il vero problema è il gregge non il lupo.

Il lupo svolge la sua funzione, solo che il gregge si lascia divorare senza reagire. Questo è il vero problema.



Add: ho letto le risposte, come ti ho sopra scritto, non si comprende la ragione della tua domanda

eppure la soluzione c'è scritta dei dettagli.

Non siamo una comunità. Ecco perché servono le carceri.

Quindi?

Michele ci sei andato vicino, la soluzione esiste.



Diceva marx: le idee circolanti sono le idee della classe dominante.

Nelle risposte c'è la conferma.

Poi: è il fattore economico che in ultima istanza muove la società.

Sulla base materiale sorgono idee e principi.



Che grande marx.. In poche parole scioglie come ghiaccio al sole moralismi e legalismi.



Tutto si si muove su basi materiali economiche. La nostra società reprime per non condividere. Claro?



>joker il fatto è che non stiamo andando avanti in questo modo. Stiamo andando di traverso, camminiamo Come i gamberi.

Che ne pensi di un futuro dove la popolazione in carcere sarà di qualche milione? Queste sono le proiezioni del futuro, percorrendo questa strada.

È possibile vivere in un mondo dove il 10% degli esseri umani sta in carcere o ha un futuro che lo prevede? Non ti poni la domanda?

" perché? Quali sono le cause? Perché sempre più gente va in carcere? ". Non limitare la risposta a " perché non seguono la legge "

la legge è fatta da alcuni uomini.

Per loro interesse si stringono le catene. Come dire. . Se domani arriva la legge che impone la chiusura di tutti i blog e dei giornali che non siano autorizzati dal governo? E poi un'altra legge che proibisce di incontrarsi più di due persone dopo le ore 21? Quante leggi possono riempire le carceri? Sai che la carta di lisbona prevede l'intervento militare con le manifestazioni non autorizzate. Significa che puoi manifestare solo su questioni accettate dal governo. Quindi manifestazione inutile.



Detto questo, bisogna individuare la fonte del reato, non battere sugli effetti. Sono le cause da combattere. O vuoi vedere il mondo con le sbarre attorno?
anonymous
2008-10-16 12:41:02 UTC
La repressione serve solo ad ingigantire la rivolta tanto odiata;meglio distruggerla alle radici o alla nascita.
anonymous
2008-10-16 12:12:29 UTC
no. la mia risposta è no.

non potrà essere migliore il mondo con repressione e carceri.

però una giungla sarebbe peggio.

credo che il punto di non ritorno sia ormai stato superato. non vedo alternative. tranne la giungla. un mondo dove vince il più forte sempre credo sia sinceramente il peggio del peggio....

le carceri invece dell'isolamento dalla comunità.... ormai non ci sono altre possibilità. è inutile vedere cosa si poteva fare. poi in queste teorie io non credo. se sbagli devi essere punito, non emarginato.
LolaCorre
2008-10-17 02:38:29 UTC
Preno in prestito la risposta di un mio contatto che ha fatto la tesi sull'indulto e che svolge volontariato in carcere.



"La legge italiana prevere degli strumenti chiamati misure alternative che hanno lo scopo di rendere effettivo ciò che prevede la nostra costituzione, cioè la rieducazione del condannato. I giudici semplicemente hanno utilizzato uno di questi strumenti. Le misure alternative abbattono la recidiva dal 75% al 15%, per cui il risultato è più che positivo. Questo vuol dire che chi ha scontato una pena solo in carcere, senza essere inserito in nessun progetto di trattamento nel 75% dei casi torna a delinquere, mentre chi ha scontato parte della propria pena in misura alternativa ( che non è mai libertà totale, ma ci sono tutta una serie di obblichi e restrizioni) torna a delinquere solo nel 15% dei casi! Questi dati li so perchè lavoro in questo settore e vi assicuro che nonostante la politica repressiva dell'attuale governo, sono ciò che salva il nostro sistema carcerario dal collasso totale. Io collaboro anche con associazioni di vittime, so che l'esigenza maggiore è il raggiungimento della verità storica e giudiziaria, non tanto il desiderio di una pena eterna o animalesca."
ziosrm
2008-10-16 14:43:42 UTC
il mondo puo' migliorare solo se migliorano le condizioni sociali dei popoli. piu' poverta'=+ delinquenza, piu' posti di lavoro-delinquenza sono direttamente proporzionali
cassiopea
2008-10-16 13:32:41 UTC
Concordo col tuo pensiero,

e ,avendo una certa età,ti posso dire che prima non era così,oggi le restrizioni e i divieti sono aumentati a dismisura e questo non mi piace per niente.

In base a ricerche fatte si è dimostrato che crimini e delinquenza non sono proporzionali al grado di repressione,nei paesi dove vige la pena di morte i crimini sono,se si osserva bene ,maggiori e più efferati.

Non ne verrà nulla di buono da questa rigidità,è sulle integrazioni tra le persone ,sull'educazione e sul disagio sociale che bisognerebbe operare e intervenire
FRANKIE BOY.. RETURNS!
2008-10-16 12:56:51 UTC
scusa ma come fai a paragonare una comunità di indiani delle praterie con uno stato-nazione, anzi, con ordinamenti sovranazionali o federazioni immense (es. UE, USA). che hanno al proprio interno centinaia di milioni di persone?



bandire? ma se per "reati gravi" le tribù si facevano giustizia da sè!!



O credi al mito del buon selvaggio? sono caxxate!! l'uomo è una merdaccia!! è pervaso dalla cupidigia!! detto in soldoni.



abolire le carceri non servirà!!



il problema centrale è invece questo: lo Stato si deve fare carico di un reinserimento sociale del detenuto nella società.
Rodolfo 007
2008-10-17 06:33:48 UTC
Amico mio, gli indiani d' America espellevano colui che si era macchiato di qualcosa, lo isolavano, lo lasciavano solo. Come vedi in fondo è la stessa cosa che facciamo adesso, solo che invece di mandarlo libero lo teniamo dentro, ma lo scopo è lo stesso : ISOLARLO. Solo che gli indiani così facendo lo condannavano a sicura morte. Noi, invece, ce lo teniamo e gli diamo da mangiare e da dormire. Adesso dimmi tu, quale delle due situazioni è più umana.
Reservoir Dog
2008-10-16 12:53:29 UTC
Scusa,non sarà migliore,ma sarà più vivibile.Tu esponi una tua impressione,ma non proponi concrete alternative dicendo cosi......
Cin
2008-10-16 12:41:01 UTC
MI sembra un' utopia quello che tu descrivi, penso che un luogo dove una persona possa capire lo sbaglio fatto e essere rieducato deve esserci. Bisognerebbe impegnarsi a farle diventare così le carceri.
nives
2008-10-16 12:19:28 UTC
non ci vogliono più carceri, ma più scuole!
bob marley
2008-10-16 12:17:39 UTC
Secondo me i carceri dovrebbero educare i detenuti. l'altro giorno guardavo un programma dove venivano intervistati dei prigionieri, e nove su 10 dicevano che avrebbero mantenuto i loro principi. secondo me bisognerebbe insegnare ai carcerati perchè è sbagliato quello ke hanno fatto, perchè per chi cresce nella strada l'omicidio è una "legge".
anonymous
2008-10-16 12:24:25 UTC
I pellerossa non avevano prigioni per il semplice fatto che quei selvaggi con le chiappe al vento non erano in grado di costruire edifici in muratura, ne' tantomeno quei selvaggi saltellanti intorno a un totem conoscevano la lavorazione dei metalli.

Dimmi te come si fa una prigione senza muri e senza sbarre.



Guarda che tu non sei il tuo avatar, questo romanticismo terzomondista va bene in un fumetto anni 70, ma nelle vita reale fa un po' ridere.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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