IL POPOLO VIOLA TORNA IN PIAZZA il 27 febbraio a Roma per la legalità e la difesa della Costituzione.
CLONATE ANCHE VOI QUESTO EVENTO
Per capire quello che, come Popolo Viola, siamo è sufficiente guardare a quel che abbiamo fatto.
La cosa più importante è stata la manifestazione del 5 dicembre 2009. La storia è nota a tutti noi: lanciata su Facebook è stata subito recepita da un gruppo di bloggers che si sono dati da fare per pubblicizzarla e per raccogliere le idee su ciò che dovesse essere.
La parola d'ordine identificata è sempre stata chiara: le dimissioni di Berlusconi.
MA QUESTO NON BASTA, BERLUSCONI NON E' ALTRO CHE UN FANTOCCIO CONTROLLATO DALLE LOGGE PIDUISTE E DALLE MAFIE.
QUINDI BISOGNA AGIRE SU TUTTO IL CANCRO DELL'MALAFFARE E DELL'ICIUCIO CHE ORMAI HA PERVASO IL NOSTRO POVERO PAESE.
Questa è stata una delle chiavi del successo della manifestazione. Mentre intorno tutto il mondo politico "menava il can per l'aia", i cittadini - senza chiedere nessun permesso - si collegavano tra loro utilizzando la Rete per organizzare una manifestazione.
Ecco allora la seconda chiave del successo: utilizzare la Rete non solo per raccogliere lo scontento o per contare "quanti sono contro Berlusconi" ma per promuovere ed organizzare una manifestazione reale, che avrebbe consentito a persone "in carne ed ossa" di farsi vedere in corteo ed in piazza.
In questa fase difficile di ricerca sul che fare e su come farlo, bisognerebbe ricordare questa nostra breve storia.
La parola d'ordine l'abbiamo e dobbiamo continuare ad utilizzarla.
CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI MA ANCHE IL PIENO RISPETTO DELLA COSTITUZIONE.
Esattamente come abbiamo fatto sul palco del No Berlusconi Day.
Lì abbiamo dato voce a molti aspetti del berlusconismo, continuiamo così.
Senza la necessità di scrivere lunghi proclami, riproponiamo in un testo quella semplice parola d'ordine e riassumiamo in poche parole cosa vuole dire chiedere le dimissioni di Berlusconi.
La Rete: non è un caso che - dopo la manifestazione del 5 dicembre - sia partito un attacco senza precedenti contro la libertà di informazione in Internet e stiamo pur certi che questo tentativo proseguirà. Noi dobbiamo essere vigili continuando a mobilitarci e collaborando con tutti coloro che in questi ultimi tempi (e sono molti) hanno combattuto contro ogni censura alla Rete
I collegamenti: un'altra delle caratteristiche del Popolo Viola. Esiste certamente una esigenza di dare una qualche struttura al nostro nascente movimento, ma non possiamo pensare di utilizzare le modalità tradizionali di rappresentanza.
Alcuni, giustamente, hanno posto - rispetto all'incontro di Napoli - un interrogativo: se è un incontro per gruppi territoriali, se qualcuno è collegato in Rete con gli altri ma non si sente parte di un gruppo locale è tagliato fuori? E chi ha deciso quali gruppi territoriali siano buoni e quali altri siano cattivi? E chi ha eletto o eleggerà le due persone che dovranno rappresentare il gruppo territoriale?
La Rete, per sua stessa caratteristica, è extraterritoriale. In Rete si lavora per temi e competenze. Forse sarebbe giusto approfittare delle molte competenze che sono a disposizione, senza chiusure ma con la massima apertura.
Un ultimo aspetto. In chiusura di manifestazione, sul palco di Piazza San Giovanni, abbiamo detto: adesso il nostro compito è finito. La prossima volta - rivolti al milione di persone presenti - saremo noi a partecipare alle iniziative lanciate da voi.
Perché allora abbiamo continuato a parlare di "organizzatori" e "promotori"? Che senso ha che si continui a parlare in modalità rigida, statica e burocratica in un movimento che è dinamico, molecolare e che lavora per flussi che prevedono modificazioni continue della stessa identità del Popolo Viola?
Nel momento in cui qualcuno proporrà una idea e la concretizzerà (nel segno della parola d'ordine che ci siamo dati e delle modalità in Rete) in quel momento parlerà il Popolo Viola, senza nessuna necessità di essere autorizzati.
Per essere i più concreti possibile, proponiamo anche una idea sulla quale metterci immediatamente al lavoro per confrontarla ed ampliarla.
TUTTI IN PIAZZA!!! il 27 febbraio a Roma in Piazza del Popolo per per la legalità e la difesa della Costituzione: basta con gli inciuci.
COPIATE E INCOLLATE OVUNQUE QUESTO TESTO DI 15 RIGHE NELLE BACHECHE DEGLI EVENTI, DEI GRUPPI, DEGLI AMICI, NELLO STATO, NEI LINK, OVUNQUE SI POSSA METTERE.
MOBILITIAMOCI IN RETE CON IL PASSA PAROLA, DOBBIAMO DIVENTARE UNA MAREA IL 27 FEBBRAIO,
BASTA SOLO UN CLICK creando ognuno di noi un evento x chiedere la legalità ed il rispetto della Costituzione e quindi a tutti gli inciucioni di togliersi dai ********.
Passate parola e aggiungetemi agli amici!!