Domanda:
Il presidente Napolitano risponde alla lettera aperta di Donadi facendogli fare la figura del cioccolattaio ?
nobili
2010-01-20 09:08:54 UTC
Il tono è quello del professore che spiega allo studente saccente , ma un pò ritardato , che non ha capito niente .
La sostanza è quella di un personaggio di spessore che è costretto , per motivi istituzionali , a rispondere ad una domanda cretina




Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto alla ''lettera aperta'' ricevuta da Massimo Donadi, Presidente del Gruppo Italia dei Valori della Camera dei deputati che conteneva rilievi critici sulla lettera che il capo dello Stato ha inviato alla vedova di Bettino Craxi in occasione dei dieci anni dalla sua morte. ''Ho letto la sua lettera e prendo atto - scrive Napolitano - del 'totale dissenso' da lei liberamente espresso. Desidero solo farle presente - avendo lei voluto contestare anche il mio riferimento a una sentenza della Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo (che lei confonde con la Corte di Giustizia europea, che e' cosa diversa) - che ho l'abitudine di documentarmi e di fare affermazioni precise. Lei non ha evidentemente letto la sentenza a cui mi riferisco, che sul punto da me indicato cosi' recita: 'Non e' possibile ritenere che il ricorrente abbia beneficiato di un'occasione adeguata e sufficiente per contestare le dichiarazioni che hanno costituito la base legale della sua condanna'''.
Quattordici risposte:
non mancino
2010-01-20 11:38:12 UTC
ma sai cos'è che mi ha impressionato??? che una persona come Napolitano(ex sindacalista e comunista) abbia perso così a cuore il suo incarico. comunque per commentare quello che hai detto: i sinistroidi affermano sempre che i veri letterari sono sempre quelli di sinistra...ma sta volta se la sono presi nel cu*o!!!!!!!



W San Silvio!!!
Lilkat
2010-01-20 20:24:59 UTC
'Non e' possibile ritenere che il ricorrente abbia beneficiato di un'occasione adeguata e sufficiente per contestare le dichiarazioni che hanno costituito la base legale della sua condanna'''



Spero che si tratti di un errore di traduzione, perchè "non è possibile ritenere" non significa che "si ritiene", ma che non è possibile, ovvero non vi sono elementi sufficienti , per ritenere. E' mica Napolitano che l'ha capita a rovescia? (Naturalmente la mia interpretazione può essere smentita dal testo in lingua originale, ma allora che cambino traduttori, ehm ehm). Ad ogni modo, la frase esprime dubbio, non certezza. Farla passare per certa è una forzatura che da una mente fine non mi aspetterei mai come svarione ma solo come intenzione. E non apprezzo.
ⓣⓘⓣⓣⓨonline
2010-01-20 20:13:56 UTC
Anch'io quoto Pournio e copio/incollo su questo argomento a beneficio di chi quegli anni non li ha vissuti ed io invece si......

......Un commento di Miriam Maffai che condivido parola per parola, aggiungendo di mio che il Presidente della Repubblica mi ha deluso: a perpetuare l'assunto che un ladro reo confesso, condannato e latitante è portato agli onori di statista, i giudici che fanno le indagini sul malcostume della politica sono dei sovversivi: NULLA E' CAMBIATO DA ALLORA - Silvius docet



Bettino Craxi è morto dieci anni fa ad Hammamet, in Tunisia dove era fuggito nel maggio del 1994, alla vigilia di un processo che lo avrebbe condannato in contumacia per corruzione. Era dunque un latitante e se, da vivo, fosse tornato in Italia, avrebbe trovato ad accoglierlo, a Fiumicino, i carabinieri che lo avrebbero accompagnato a Regina Coeli. Se invece fosse tornato in Italia da morto, avrebbe trovato a Fiumicino le più alte autorità dello Stato e ricevuto solenni funerali. Le due figure, le due immagini di Craxi, quella del latitante degno della galera e quella dell' uomo politico degno dei funerali di Stato si confondono e si sovrappongono, nella nostra memoria come nella storia del nostro paese. In questa contraddizione solo apparentemente paradossale è possibile leggere il più sintetico giudizio sull' operato e la figura di Craxi, il quarantenne semisconosciuto che, chiamato nel 1976 ad assumere la segreteria di un Psi ormai ridotto a un miserabile 9,6 per cento dei voti, riuscirà in pochi anni ad affermarsi su una scena politica saldamente occupata da due grandi partiti, la Dc e il Pci, che insieme avevano raccolto oltre il 70 per cento dei voti. Lo spazio di manovra dunque era quanto mai ridotto, ma Craxi, buon giocatore di poker e privo di ogni complesso di inferiorità saprà usarlo con spregiudicatezza, fino ad arrivare a Palazzo Chigi, nel 1983, da presidente del Consiglio. La spregiudicatezza d' altronde è stata una delle caratteristiche del craxismo, quel vestito ideologico che una parte d' Italia indossò improvvisamente negli anni Ottanta: una miscela di rampantismo e di idealismo libertario, di edonismo e laicità, di voglia di successo e spirito d' autonomia riassunto nella parola "modernità". Cresciuto in una famiglia in cui la politica è di casa, Bettino ha modo di visitare presto, come esponente della gioventù socialista, alcuni paesi dell' Est europeo, detti allora a "democrazia progressiva". E non gli piacciono. Ha vent' anni quando i carri armati sovietici entrano a Budapest, dieci di più quando viene stroncata la primavera di Praga. Nasce anche da lì il suo rifiuto del cosiddetto "socialismo realizzato", la sua generosità nei confronti dei profughi di quelle "primavere" che, come Jiri Pelikan, saranno costretti a rifugiarsi in Occidente, e soprattutto la sua diffidenza nei confronti del Pci troppo timido e lento nel prendere le distanze dall' Urss. Non a caso una delle sue prime decisioni è quella di sostituire la falce e martello con il garofano, simbolo del Primo Maggio e emblema adottato da Mitterrand. È un fiore rosso, decisamente rosso. Ma quando a Torino un socialista troppo zelante gli chiede di cancellare anche quel colore, Bettino reagisce con furia e fastidio. La falce e martello è un residuo leninista e può essere abolita, ma il rosso - risponde - non si cancella, fa parte della storia dei lavoratori e del partito. E non a caso, forse, lui stesso esibirà quasi sempre una cravatta rossa. Amava la buona tavola, le belle donne, la musica popolare e fumava delle insopportabili sigarette alla menta. Era sospettoso, aggressivo, impaziente, quasi sapesse di non avere molto tempo a disposizione. Come alleato era scomodo, come avversario poteva essere pericoloso. E si capisce la diffidenza e il sospetto che nei suoi confronti provò sempre Enrico Berlinguer, uomo di tutt' altra pasta e cultura. Craxi capì, prima di altri, che con gli anni Ottanta entravamo nell' epoca del consumo opulento, e che una televisione commerciale poteva esserne il traino e insieme incidere sugli orientamenti politici e culturali degli italiani. Per questo, contro il parere dei giudici, ristabilì un preteso diritto all' etere delle tv di Berlusconi. E questa è certamente l' eredità più pesante di cui soffriamo. Ma da Bettino Craxi abbiamo ereditato anche l' idea della necessità di una Grande Riforma, della quale tuttavia non furono mai precisati allora i contorni, ma di cui faceva senza dubbio parte una qualche forma di presidenzialismo, una riduzione dei poteri del Parlamento, e, dunque, una inevitabile riforma della Costituzione. Leader di un partito irrimediabilmente minoritario Craxi capì prima di altri l' importanza del controllo dell' informazione e del danaro per la costruzione del consenso. Se il vecchio Pietro Nenni, suo maestro, arrivato nel 1964 alla vicepresidenza del Consiglio aveva cercato, a Palazzo Chigi la "stanza dei bottoni", Bettino Craxi puntò subito, invece, alla cassaforte. Ma la cassaforte
2010-01-20 19:40:58 UTC
io, quando incontro nei canali tv persone ebeti come donadi, mi spacco dalle risate tanto son puerili.
2010-01-20 18:41:53 UTC
lo dico io che l Italia e´in mano a vecchi rincoglioniti
2010-01-20 18:24:11 UTC
Ha!Ha!
?
2010-01-20 18:19:22 UTC
Gentile Utente nobili

mi consenta non dissentire.

Nel senso che sono daccordo.

Sono daccordo con il Pavido Capo dello Stato.

Si stà adeguando, prima di essere defenestrato.

Per quanto riguarda Craxi, l'idea di intitolargli una via mi sembra molto limitativa.

Ho intenzione di intitolargli un nuovo Super Carcere.

Mi sembra più cònsono al personaggio.

Sono sicuro che anche lei sarà daccordo.

La saluto, $B
2010-01-20 18:03:58 UTC
Certo Napolitano si documenta bene, come quando ha firmato senza battere ciglio il lodo alfano, che era chiaro a tutti come fosse incostituzionale. Forse dovrebbe documentarsi meglio sulla Costituzione e sulle leggi e perdere meno tempo a fare stupide letterine in giro.
Deutz Freiheit
2010-01-20 17:50:33 UTC
Il Presidente Napolitano si è macchiato di un atto irresponsabile ed inaccettabile.

E non se ne uscirà atteggiandosi a professorello che boccia i virtuosi come Donadi e promuove i disonesti come Craxi.

Purtroppo non sono nemmeno sicuro che se si tratti di un caso di demenza senile.
nexus - since 2008
2010-01-20 17:46:22 UTC
...anch'io non posso che quotare Pournio....ed aggiungere che ho l' impressione che hanno scambiato il PdR per una persona che tiene la "posta del cuore" e che quindi debba rispondere a chiunque abbia qualcosa da ridire....come ho già risposto in un' altra domanda, non credo che il PdR debba commemorare ogni giorno personaggi più o meno importanti uccisi dalla mafia o dal terrorismo....non gli basterebbero 365 gg

@...beh...mi sembrava chiaro....quoto quello che ha detto nella prima parte della sua risposta...e per essere ancora più chiaro quoto sempre il mio PdR....
Johnny uncensored...
2010-01-20 17:30:59 UTC
Posto che non voto IDV, vorrei presentarti una veloce carrellata di qualche dichiarazione di Berluscones su Craxi (..un paio prese a Rodan..) a cui lecchi abbondantemente il deretano..



Fabrizio Cicchitto nel 1993, intervistato sulla Stampa nel 1993.. DA MINZOLINI..!! (ironia della sorte..)



"Ho capito, ad esempio, che Bettino Craxi e Claudio Martelli c'erano dentro fino al collo con Gelli e Ortolani. Ad esempio, la storia dei 30 milioni di dollari, del conto Protezione, mica è uno scherzo. C'è da credere davvero che in quegli anni, con tutti quei soldi, si siano comprati il PSI..."

"...eh, altrochè... se non contano i soldi in politica... ad esempio, se io, Signorile e De Michelis fossimo rimasti insieme, saremmo riusciti a contrastare Craxi. "



Silvio Berlusconi, che OFFRI' IL MINISTERO DELL'INTERNO AD ANTONIO DI PIETRO..



"La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L'autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e del sistema del finanziamento illegale dei partiti, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova Repubblica"

http://www.ilpredellino.it/online/prima-pagina/78-articoli/6-l-italia-e-il-paese-che-amo





Vittorio Feltri..



''Mai provvedimento giudiziario fu più popolare, più atteso, quasi liberatorio di questo firmato contro Craxi … Di Pietro non si è lasciato intimidire dalle critiche, dalle minacce di mezzo mondo politico (diciamo pure del regime putrido di cui l'appesantito Bettino è campione suonato) e ha colpito in basso e in alto, perfino lassù dove non osano nemmeno le aquile. Ha colpito senza fretta, nessuna impazienza di finire sui giornali per raccogliere altra gloria. Craxi ha commesso l'errore… di spacciare i compagni suicidi (per la vergogna di essere stati colti con le mani nel sacco) come vittime di complotti antisocialisti… È una menzogna, onorevole: che cosa vuole che importi a Di Pietro delle finalità politiche…

http://it.wikiquote.org/wiki/Vittorio_Feltri



Fini, Bossi & Company..



"Il 30 aprile la Camera dei deputati negò l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi, uno degli inquisiti più celebri di Tangentopoli.

Mentre il presidente della Camera Giorgio Napolitano leggeva i risultati delle votazioni, i deputati della Lega e del MSI insultarono i colleghi dando loro dei ladri e degli imbroglioni."



" E' il percorso della Lega, che nel ' 93 con un suo deputato agitava un cappio in Aula chiedendo la forca per i corrotti. Ora, invece, il suo leader Bossi se la prende con i magistrati agitando lo spettro di un' Europa-Forcolandia."



Il 16 marzo del 1993 il deputato Luca Leoni Orsenigo durante gli scandali di Tangentopoli, sventolò in aula a Montecitorio un cappio alludendo alle forche per i politici corrotti.

http://www.gallito.eu/2009/03/06/il-cappio-di-orsenigo-e-quello-di-daniela-martani-grande-fratello/





"Negata autorizzazione a Craxi: risponde urlando Gianfranco Fini, suo futuro alleato: “È una mascalzonata, siete stati voi ladri a difendere un ladro”. E Bossi: “È una mascalzonata dei porci democristiani”. I socialisti si trasferiscono in massa all’hotel Raphael a festeggiare Craxi. Arriva anche Berlusconi. Maroni invoca “elezioni subito”.



Fini, Gasparri, La Russa e Castelli sull'immunità parlamentare..



"Così ben 11 gruppi parlamentari propongono l’abrogazione di quello che Fini, Gasparri e La Russa definiscono “un privilegio medievale” e uno “strumento per sottrarsi al corso necessario della Giustizia”, mentre la Lega (che ha appena sventolato un cappio da forca a Montecitorio) lo bolla con Bossi, Maroni e Castelli come “immotivato e ingiustificato privilegio senz’altra giustificazione se non un corporativo interesse di parte”, con “conseguenze aberranti e inaccettabili”







BUFFONE... E SERVO DI VOLTAGABBANA SENZA UN MINIMO DI ONESTA' INTELLETTUALE
RODAN
2010-01-20 17:29:53 UTC
Quoto Pournio, ragazzo in gamba.



Vorrei sapere come fa Nexus a quotare Pournio ed allo stesso tempo aggiungere quello che ha aggiunto!



Mah... Nexus Nexus, ti capisco sempre meno.



La prima parte, dici? La prima frase? Quella in cui Pournio dice

''...che ha consentito al Presidente di aggirare il punto vero del discorso, evitando di sporcarsi le mani.''?



O ti sei fermato alla parola RAGIONE e non hai letto il resto?



Mah.



Mi dispiace, ma io sono un rompiballe, perchè quando si parla bisogna capire cosa ci si dice e perchè.



A me sembra che molto spesso parliamo e non ci capiamo.
♣Pournio Ciurlisko♣
2010-01-20 17:19:45 UTC
Beh, su questo punto ha avuto ragione Napolitano e Donadi ha avuto una svista (effettivamente..che svista!) che ha consentito al Presidente di aggirare il punto vero del discorso, evitando di sporcarsi le mani. Tra l'altro, voglio far notare che come ha spiegato Travaglio sul Fatto, tutti i processi fino alla fine degli anni '90 sono stati condotti così a causa di una legge mai cambiata da Craxi.



Ma adesso, voglio vedere come risponderà alla lettera di Sonia Alfano, che di sviste non ne ha fatte e che è stata molto chiara nell'esprimere il suo negativo stupore verso il comportamento irresponsabile e per nulla garantista che ha avuto, speriamo involontariamente, il Presidente. Risponderà anche a questa? E come si giustificherà? Eccone un estratto:



"Ieri Lei ha, viceversa, voluto pubblicamente ricordare al Paese (perfino sul sito web ufficiale della Presidenza della Repubblica), la figura di Bettino Craxi, morto dieci anni fa da pluripregiudicato e da latitante, in virtù di due sentenze definitive emesse in nome del popolo italiano". "Sono parole di gravità inaudita, perchè esse implicano o una pretesa ingiustizia di provvedimenti giurisdizionali irrevocabili, oppure conoscenza di altri responsabili di analoghi crimini sfuggiti alle maglie della giustizia." Proprio di questi tempi sono in essere aberranti tentativi di abbattimento dei principi costituzionali di legalità e di eguaglianza dei cittadini. Pur involontariamente, le Sue parole di oggi rischiano di rafforzarli".



http://www.soniaalfano.it/content/craxi-sonia-alfano-scrive-napolitano-perche-tace-su-mio-padre-ieri-17-anni-da-sua-morte-non-



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Grazie RODAN, sto gingillando. Anche tu dai sempre risposte ottime!
2010-01-20 17:16:31 UTC
perchè al posto di intitolargli una via a craxi, non gli dedichiamo il debito pubblico? Debito Craxi.. suona bene


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