Alex-Drugo
2009-12-17 07:48:51 UTC
Più il clima politico si fa incandescente più gli «attentati» (false-flag) crescono.
I media urlano e ululano alla Luna?
Ecco che arriva puntuale la minaccia di morte a un giornalista recapitata da sedicenti gruppi rivoluzionari combattenti comunisti.
Uno psicolabile tira un souvenir in testa al Pdc?Qualche giorno dopo,puntualissimo come un treno-merci svizzero, scoppia un maldestro ordigno alla Bocconi(è esploso solo l'innesco!),subito rivendicato da un gruppuscolo sconosciuto che i grandi e liberi media, in coro,hanno immediatamente attribuito alla FAI.
Pansa, solito strònzo (da «bella promessa» a «solito strònzo»,mai è riuscito a passare al rango di «Venerato Maestro»,penso che Edmondo Berselli sarebbe d'accordo) , evoca un clima «da anni di piombo»?
Ecco che arriva la spedizione punitiva a Casapound.
Proprio l'ultimo in questi giorni, avrete sentito tutti, l' «attentato» alla Università (si fa per dire) Bocconi.Arriva a fagiolo.Ma tu guarda che strana coincidenza.
Cicchitto, ex piduista e socialista craxiano, è stato ripreso da tutti i telegiornali mentre alla Camera indicava a chi di dovere i veri responsabili,i «mandanti morali» dell'aggressione a Silvio Berlusconi,nell'ordine:Di Pietro, Repubblica-Espresso gruppo de Benedetti, Unità, Annozero Marco Travaglio,Santoro, Il Fatto Quotidiano(«mattinale delle procure») e altri «terroristi mediatici».
Loro e solo loro i responsabili del vile attentato alla Nazione(incarnata nella persona di Silvio Berlusconi,un po' come lo era Mussolini ai bei tempi del Ventennio)
Francamente,questa puntualità giunge sospetta.
Tanto più che io,se fossi un aspirante terrorista, approfitterei dei momenti di maggior intorpidimento dell'opinione pubblica per compiere attentati e rivendicazioni,certo di minor zelo da parte dei PM meno incitati dall'opinione pubblica isterica, non certo quando tutti gli occhi sono puntati su militanti politici radicali.teste calde e centri sociali in attesa di un evento traumatico e scioccante, catalizzatore(tipo 11 Settembre, o su scala italiota un omicidio Biagi), che possa dar finalmente il via al tanto sospirato giro di vite repressivo verso l'opposizione meno collaborativa e la Rete, troppo libera e ciarliera,e dunque bisognosa di «riforme condivise» che vi applichino la consona museruola .
Prove tecniche di strategia della tensione?
Quale sarà il prossimo obiettivo?
Un politico?
Pietro Ichino magari?
O chessò?
Qualche giornalista de Il Giornale?
Insomma a qualcuno che non conti nulla (mai che vengano colpiti i veri potenti,si colpiscono sempre e solo giuslavoristi e sindacalisti,mai che venga ucciso un banchiere o chessò un esponente di confindustria) ma il cui brutale omicidio faccia andare in paranoia isterica e urlante l'opinione pubblica, bestiame acefalo facilmente condizionabile,per dare il la alla stretta?
La Storia italiana richiede un nuovo Pinelli,una nuova finestra da cui far suicidare qualche capro espiatorio.
Chi tenterà il prossimo salto?
(lo specifico per i più tardi e i benpensanti col ditino alzato e morale da parrocchia in canna: NON SONO ANARCHICO, non sto difendendo nessuno)