Non posso dirti solo una frase, sono abituato a ragionare, non a parlare per slogans (peraltro coniati da altri).
Vuoi sapere come la pensa uno di destra?
ti posto la risposta che ho dato alla domanda:
Lettera aperta ad un fascista...
https://answersrip.com/question/index?qid=20080202051808AAwLnjP&show=7#profile-info-RQ5Q81aNaa
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ella si rivolge ad un fascista rimproverandone il comportamento e mettendone in evidenza quello che, a suo avviso, ritiene esserne il dna : ignoranza, stupidità, paura, aggressività e razzismo.
Non le pare che anche il suo modo di porsi sia prevaricatore offensivo, razzista e aggressivo?
Concordo con Ella che l'ignoranza e la stupidità, unite ad un profondo senso di insoddisfazione, siano la causa di taluni atteggiamenti violenti ed ingiuriosi - che personalmente non circoscriverei a questa o a quella fazione politica, la sua stessa lettera ne è la riprova - che hanno da sempre determinato conflitti ed ingiustizie.
L'analisi storica deve essere indirizzata, non già a scopo di rivalsa o rivendica di questa o tal altra offesa, si alimenterebbe solo altra violenza. Voglio dire che la storia non può essere letta in senso individualistico, come risultato di molteplici singole storie di uomini, in quanto ognuno di questi uomini avrebbe qualcosa da reclamare nei confronti d'altri.
Quello che va fatto proprio è l'esperienza colletiva, in modo da evitare di commettere in futuro gli stessi errori.
Tale risultato si raggiunge non con la contrapposizione, ma con il confronto, il dialogo e la comprensione di ogni logica storica, anche individuale, che non deve avere ad oggetto la conta delle ragioni di ognuno, ma la nascita di una consapevolezza nuova, da tutti accettata e condivisa quale punto di partenza di un'umanità migliore.>>