Dici giusto. L'italiano demanda sempre allo Stato cose dove lo Stato non potrebbe mai entrare a meno di non diventare una vera dittatura tecnocratica: chip nel cervello o sotto la cute che captino cosa diciamo, microcamere incoporate nelle pareti e che sia vietato oscurare, finestre senza protezioni, tv sempre accesa e con webcam a riprenderti. Non racconto fòle, c'è un film americano che proconizza cosa succederebbe se mettessero un chip capace di leggere i penseri (?!) e le storture e la violazione dei ns + personali diritti che ne deriverebbero. Ma ben + interssante, e che mi scioccò, fu un serial fine anni '7o (tratto come ambientazione da "i viaggiatori della sera", film del 1979 con Tognazzi), titolato "Paura sul mondo". E' un realtà ambientato in Italia, dove una certe fazione abbia avuto il potere. Le case sono prive di imposte e tende, la tv viene accesa dal capofabbricato ke con un pannello vede se qualcuno la manomette o non è seduto davanti ad essa. Ci sono microfoni dappertutto. Il protagonista, fuggito all'estero prima della rivoluzione, torna sperando di contribuire, ma rimane presto deluso. Dietro le belle parole dei saccenti di regime esiste l'ottundimento della libertà personale, appunto attraverso il controllo totale della vita privata dato che "è nel privato che i cittadini meditano atteggiamenti antisociali".
Ora, nn siamo ancora a quella ma già con le troppe telecamere in giro, i sistemi "Tutor" ke leggono le targhela tracciabilità dei mezzi di pagamento, il limite all'uso del contante credo abbiamo fatto felici gli "Inquisitori Speciali" del romanzo. Per fortuna rimaniamo liberi in casa nostra e qui casca l'asino, o l'italiano (sinonimo). Il bar Principe sotto al mio ufficio per almeno 1 anno e 1/2 nn l'ho visto fare scontrini, almeno a me ed agli altri in mia presenza. Nessuno lo chiedeva. Un mio collega fè ristrutturare l'appartamento e venne a parole col muratore, che non voleva fargli la fattura, pur gravata da IVA. Non so come avrebbe aggirato i controlli incrociati, ma la fattura nn voleva farla ed insultò il collega, il quale gli disse "e lei è un ladro, un delinquente, adesso chiamo il 112". Al ke quello mandandolo fanculo gli fece il documento o lo spedì. Ma quanti fanno come il mio (un pò idelista) collega? Finisci davvero per inimicarti la gente. Se li richiami poi si vendicano facendoti un danno, kissà . Devi avere paura che nelle visite successive nn siano diligenti per ripicca. Ecco che Monti se n'è uscito con l'obbligo di pagare con mezzi tracciabili le somme oltre 500€...ma ciò vale nella grande distribuzione, ke già registra tutto Quindi è una mossa di mera facciata. O si leva del tutto il contante, ma si mettono sistemi di pagamento elettronici affidabili (quelli attuali, in Italia, funzionano 2 volte su 5) e senza limiti di importo, o non so come si fa. Io suggerisco lo spionaggio: piantonare studi, negozi, officine, usando anche mezzi di intercettazione ambientale (...zoom, microfoni direzionali...in certi casi anche microspie). Basterebbe poi introdurre i mezzi di accertamento induttivo: se hai la tal auto non puoi guadagnare meno di tot, e così per la casa, un certo tipo di consumi, di vacanze o locali, ecc.. .
L'italiano è davvero come dici. E' il primo a praticare un malcostume, salvo poi additarlo in altri. Saviano dice che a Sud il lavoro sommerso, il nn fatturato, evadono 200 miliardi l'anno. Io il Sud lo conosco e confermo: gronda soldi, ma si finge povero.
ADDENDUM: se xò potessimo come negli USA detrarre in toto o in parte le prestazioni documentante, andremmo in giro a raccattare scontrini, sta certo!...Siamo l'unico Paese dove i salariati pagano le tasse sullo stipendio, prima ancora di averlo speso!!!!
@Anna: nn c'è solo l'Iva, c'è l'Irpef documentata dalle fatture staccate dal professionista.