La Cannabis è l'unica pianta che si può coltivare a qualunque latitudine, dall'Equatore alla Scandinavia, ha molteplici proprietà curative, cresce veloce, costa pochissimo da mantenere, offre un olio di ottima qualità(sia commestibile che utilizzabile come carburante), ed ha fornito, dalle più antiche civiltà fino agli inizi del secolo scorso, circa l'80% di ogni tipo di carta, fibra tessile,oli naturali,mangimi,farine per alimenti,combustibili,e medicinali di cui l'umanità abbia mai fatto uso.
E poi, cosa è successo?
Dalla rivoluzione industriale alla fine degli anni’30 utilizzarono una politica battente per discreditare le qualità della pianta e costruirci intorno un alone di terrore.
Come?E perché?
Le maggiori compagnie industriali ritrovavano nella Cannabis un avversario potentissimo:
La compagnia petrolifera "Standard Oil"di proprietà di Rockefeller,così come la “General Motors”(di cui la Famiglia Du Pont era sostanziosa azionista) puntavano al petrolio come sfruttamento energetico,ma l'utilizzo legale del carburante biologico a base di olio di Cannabis ne intralciava i profitti.
L’editore William Hearst considerava la Cannabis un concorrente troppo pericolo per i suoi investimenti forestali ed industriali,che intendeva sfruttare per la produzione di carta. Principalmente perché dal 1916 esisteva un decreto che proteggeva l’ambiente,stabilendo che la produzione di carta poteva essere fatta con la canapa e quindi nessun albero doveva essere tagliato. Il rapporto stabiliva infatti che a livello ambientale per ogni acro di canapa, occorreva coltivarne 4 di alberi.
Lammot Du Pont aveva appena brevettato una fibra artificiale per l'abbigliamento; il nylon. A parte uno slancio di vendite iniziale però, la concorrenza dei tessuti da cannabis rimaneva ancora molto alta. Il tessuto in Canapa era uno dei migliori sul mercato,considerato dall’industrie tessili 10 volte superiore al cotone in morbidezza.
“Dovevano” fermare la concorrenza,e così si unirono per formare un’alleanza sufficientemente forte.
Hearst,che verrà conosciuto in seguito come uno degli iniziatori del giornalismo scandalistico,utilizzandolo per influenzare l'opinione pubblica,fece partire il contrattacco.
Così cominciò la campagna di stampa con una storia inventata di sana pianta su una malattia mentale che, a dir suo, colpiva chi fumava quell'erba dannata.
La Famiglia Du Pont si servì dei suoi azionisti delle petrolchimiche, che spinse fino al Governo,per creare delle lobby,e stilare dei rapporti “scientifici”,nei quali si dichiarava la pericolosità della Canapa.
Presero in prestito il nome"marihuana" dal gergo messicano,per rendere la parola ambigua ed esotica,in modo da poterla rendere pericolosa agli occhi della gente.
Fu alimentata un'improvvisa campagna mediatica di criminalizzazione, indicando la "marihuana" come la causa di molteplici incidenti mortali.
Anche grazie a Harry Jacob Anslinger ,ispettore del Bureau of Prohibition (Dipartimento della proibizione),che si era occupato della repressione del traffico di alcolici durante il Proibizionismo.
E che dopo il 1933 si ritrovò con una carriera appena iniziata,che stava già volgendo al termine.
Decise di continuare la sua carriera grazie ad un nuovo capro espiatorio,considerò la cocaina;e tutti i narcotici dall’eroina alla morfina. Ma sapeva che nulla avrebbe avuto un impatto enorme tanto quanto la Cannabis,scelse proprio la pianta che fino ad allora era considerata “la pianta dalle qualità miracolose”.
Così appoggiato da Hearst aumentò la propaganda,ed ecco alcune delle cose che scrivevano:
“ I negri violentano donne bianche sotto l'effetto della marijuana"
“La prima ragione per abolire la marijuana è per l’effetto che ha sulle razze degenerate”
“La Marijuana porta pacifismo e mette ideologie comuniste nelle menti”
“Se fumi uno spinello,probabilmente ucciderai tuo fratello”
“ La Marijuana è la droga che fa diventare più violenti nella storia dell’umanità”
“Il fumo fa pensare ai neri che sono bravi come gli uomini bianchi”
Hitler e Mussolini dichiaravano proprio in quegli anni la stessa cosa.
Come se non bastasse l’industria farmaceutica venne spinta a non servirsi più della Cannabis a livello medico, fino ad allora utilizzata come; stimolate alimentare; antireumatico; rilassante muscolare; analgesico; anestetizzante; anticonvulsivo; sedativo; antitumorale; antidepressivo; come rimedio per l’emicrania; per curare allergie,infiammazioni,infezioni; come trattamento per curare le dipendenze;per curare epilessie,tetano,idrofobia,asma,glaucoma,febbre,pressione arteriosa e molte altre.
Così le cure smisero e le ricerche mediche sullo studio dei “cannabinoidi” furono bloccate per essere sostituite dall’aspirina, dal cloralio idrato,dai barbiturici e da altre medicine sintetiche.
L’Industria del tabacco iniziò a farsi sempre più presente sul mercato,grazie allo spazio che gli veniva lasciato dalla “caccia alle streghe” sulla Cannabis,ironico se s