Domanda:
Mi dispiace BERTOLASO sarà anche un SANTO, ma per me HA SBAGLIATO e la sua difesa è fragile e VI SPEGO PERCHE'?
ⓣⓘⓣⓣⓨonline
2010-02-14 00:47:33 UTC
Chi, senza perdere la faccia, può dire di non aver saputo?

Da più di un anno, l'agglomerato "gelatinoso"della Protezione civile è stato raccontato nel minuto.

Nomi, cognomi, incroci familiari, società, fatturato, bilanci, cointeressenze, partecipazioni, sprechi e inefficienze si sono lette nelle inchieste di

Repubblica, l'Espresso, Report, Annozero, il Fatto.

DICE BERTOLASO

(1) "Qualcuno può aver tradito la mia fiducia, ma non ho elementi per sostenerlo";
(2) "Io non ho seguito direttamente e personalmente la vicenda degli appalti";
(3) "Ha gestito tutto Angelo Balducci


Dunque, Bertolaso "si chiama fuori" così: non ha mai visto ombre nella sua Protezione civile; gli uomini che ha scelto erano al di sopra di ogni sospetto.

Sono argomenti molto fragili.

RIMUOVE DE SANCTIS Perché? Con quali "elementi"? A chi comunica i suoi dubbi? Quali verifiche decide per chiudere i "buchi" dei protocolli e delle procedure?

Di Balducci si conoscono gli affari di famiglia che incrociano gli oneri del suo incarico. Angelo, il padre di famiglia, coopta l'Anemone Costruzioni nel risanamento della Maddalena (appalti per 100 milioni). La moglie di Angelo (Rosanna Thau) è in società ("Erretifilm") con la moglie di Diego Anemone (Vanessa Pascucci). Il figlio di Angelo (Filippo) compra con Diego Anemone il centro sportivo della Banca di Roma a Settebagni. Nasce il "Salaria Sport Village".

GIAN MICHELE CALVI
dopo essere stato "attuatore" alla Maddalena, oggi è il direttore del progetto C. A. S. E., la ricostruzione all'Aquila di 183 edifici, 4.600 appartamenti per 17mila persone con appalti per 695 milioni di euro). La "Myrmex" di suo fratello (Gian Luca) rileva chi lo sa perché la malandata "Tecno Hospital" di Giampaolo Tarantini

Nell'affollato intreccio di interessi pubblici, privati e familiari senza dubbio Bertolaso avrebbe dovuto trarne già da tempo "elementi" sufficienti per una qualche diffidenza. Che, invece, contro ogni evidenza, nega ancora oggi.

Bisogna chiedersi perché.

Bertolaso, che non ha esitato a prendere su di sé doppi poteri, con quelle parole ("Nulla so di appalti") rifiuta curiosamente di assumersi le responsabilità che quei poteri gli hanno attribuito.

Perché delle due, l'una: o Bertolaso si è occupato degli appalti come il suo incarico gli comanda e oggi non la racconta tutta.

O non se n'è occupato, come dice, ed è venuto meno ai suoi obblighi.
Tredici risposte:
LolaCorre
2010-02-14 04:22:30 UTC
Ti dirò titty che per me Bertolaso ha cominciato a puzzare quando in quattro e quattro otto ha fatto sparire la spazzatura di Napoli, quando con il precedente governo non ci era riuscito.

Come mai? Cosa era cambiato?

E tutti i meriti del dopo terremoto all'Aquila vanno a lui o a tutti quelle persone che hanno lavorato e cioè protezione civile, vigili del fuoco, alpini e volontari vari?
2010-02-14 09:03:54 UTC
io la penso diversamente da quanto esposto....che ci fa un medico a capo della protezione civile? io mi aspetterei quantomeno un geologo o un ingegnere...se poi questa persona nn riesce a gestire i suoi subordinati e se questi subordinati fanno un po' quello che li pare, allora sarebbe prassi comune di tutti i paesi democratici che questa persona sia esautorata dal suo compito di fair ruler....uno che nn sa comandare i suoi subordinati, come fa e riesce a coordinare tutto il sistema della protezione civile? mi pare che queste siano cose basilari su cui è difficile controbattere...se un amministratore nn riesce ad amministrare i suoi subordinati, out!!! lo si fa in qualsiasi azienda europea od americana...leggi chiare amicizia lunga...e poi nn capisco questa polemica inutile ma proprio inutile....insomma capisco che l'arrampicarsi sugli specchi sia ormai diventato il compito più arduo di questo governo ma arrivare fino a questo punto è da matti...vuole solo dire che nel governo chi comanda sono i subordinati e nn il presidente del consiglio...lui è ostaggio della lega e di tutti quelli a cui deve dare o regalare dei privilegi.....



ciao!!
Goldwords
2010-02-14 08:53:45 UTC
hai ragione, mi sono sempre chiesto, ma perchè gli appalti in emergenza non vengono gestiti assieme alla guardia di finanza? visto che devi presentare il certificato antimafia, per poter partecipare, bene, allora un bel colonnello della GF controllerà tutti gli appalti assieme agli ingegneri della protezione civile
Sweet
2010-02-14 08:51:22 UTC
NN SO SE SEì DELL'AQUìLA . . . ìO LO SN . . . E DìKO SOLO KE SO DEGLì S***** XK ìO NN RìDEVO X NNT QLL NOTTE!! ìO STAVO AL 4 PìANO CN LE STAMPELLE XK 2 GG PRìMA ERO SCìVOLATA ROMPENDOMì LA ROTULA . . . E MìO PADRE Mì HA PORTATA SOTTO!! E RìPETO DAL 4 PìANO!!
effe-bi-wk-3-7-7-
2010-02-14 09:28:28 UTC
<<<<< ecco questa è la mia risposta a Turbolenza qui sopra di me, si si proprio a quello che è sotto



COLROFORMIO



Il sospetto è che: "Tanto rumore per nulla". Come altre volte. Che il clamore intorno allo scandalo sugli appalti gestiti dalla Protezione civile in vista del G8 a La Maddalena e nella ricostruzione, dopo il terremoto in Abruzzo, alla fine, non produca effetti.



Non ci riferiamo all'ambito giudiziario. L'inchiesta seguirà il suo percorso, per accertare la fondatezza di accuse tanto infamanti. Ne verificherà le responsabilità e i responsabili. Non ci riferiamo neppure al versante politico, dove tutto si è svolto secondo copione. A partire dalla difesa del premier nei confronti del sottosegretario Bertolaso. Attesa e prevedibile, anche nelle parole. Quasi per riflesso pavloviano. Il nostro sospetto riguarda, invece, l'atteggiamento della "società media", rilevato dai sondaggi. Tradotto e banalizzato in Opinione Pubblica. L'opinione della maggioranza. Silenziosa. Il sospetto è che, anche questa volta, la reazione della "società media" si limiti a quel brontolio, continuo e diffuso, che pervade la vita quotidiana. Dove tutti - davvero: tutti - si lamentano, recriminano, criticano. A voce bassa. Dichiarano la loro sfiducia verso i "politici". Di ogni parte. Ma soprattutto di sinistra, perché loro, prima e più degli altri, hanno sollevato la questione "morale". Se ne sono fatti garanti. Finendone, anch'essi, invischiati. Per cui prevale la convinzione - popolare - che ogni reazione, ogni moto di indignazione: è inutile. Non serve. Sono tutti uguali. E nulla cambia.



Da ciò il rischio: l'assuefazione a ogni scandalo. Che quindi non dà più scandalo. E induce, anzi, a guardare con sospetto chi si scandalizza. A trattarlo - con acida ironia - da "professionista dell'indignazione". Così, dopo ogni esplosione polemica, sopravviene - e ritorna - il silenzio. O meglio: il mormorio. La colonna sonora (meglio: il sottofondo) al tempo della "società sfrenata". Senza freni. Perché, anzitutto, si sono persi i riferimenti che associavano e orientavano i cittadini. Nel rapporto con le istituzioni e con il governo. I partiti di massa, grandi educatori al servizio di un progetto futuro. Dissolti. Personalizzati e oligarchici. Le grandi organizzazioni "intermedie" di rappresentanza. I sindacati, in primo luogo. Perlopiù burocratizzati. Una base ampiamente composta da impiegati pubblici e pensionati. Difficile chiedere loro di imporre vincoli morali. Fatica perfino la Chiesa, scossa e divisa al suo interno, come dimostrano le tensioni emerse dopo la campagna diffamatoria che ha costretto alle dimissioni il direttore dell'Avvenire, Dino Boffo. Lo stesso mondo del volontariato, il mitico Terzo settore, oggi appare impegnato - peraltro, con successo - sul mercato dei servizi più che dei valori. E gli "intellettuali". Reclutati dai media. (Soprattutto dalla tivù). Oppure dai partiti. Voci deboli, perché hanno poco da dire. (Io, naturalmente, non mi chiamo fuori. Anche se la definizione di "intellettuale" mi fa rabbrividire).





Così, oggi è difficile trovare soggetti in grado di rafforzare il senso "civico" della società, ma anche di inibire il senso "cinico". Mancano, cioè, i "freni". Gli stessi "anticorpi della democrazia", come scrive da tempo Giovanni Sartori.





STUDIA FIGLIOLO STUDIA
2010-02-14 10:01:26 UTC
«Se il premier lo chiede farò le valigie»

Bertolaso al Sole24ore: pronto a lasciare subito l'incarico se Berlusconi lo riterrà opportuno



Appalti e costi gonfiati

anche del 50 per cento»

Dalle intercettazioni emerge il sistema per far lievitare i prezzi E spuntano conti sospetti



non ci si difende dai processi ma nei procesi,se bertolasso fosse "pulito" perché tutto questo ambaradam?????
?
2010-02-14 09:07:36 UTC
Il fatto che si sia lavato le mani in modo cosi disinvolto e negligente la dice lunga sulla sua santità.



Non essendo mai stato un fan di Bertolaso (nemmeno quando c'era Prodi) a memoria non ricordo un caso in cui un responsabile della cosa si sia lavato le mani in questo modo vergognoso. Ne in Italia ne all'estero.



Allora siccome non ne sapeva nulla dobbiamo ritenerlo non colpevole. Ma questo signorotto spalafango e raccatta spazzatura deve sapere che lui era il capo della Protezione Civile e dunque responsabile primo e ultimo, che fosse o non fosse al corrente della situazione.



Che vergogna. E poi voleva dare lezione agli USA. Bene hanno fatto a riprenderlo.,
?
2010-02-14 09:04:16 UTC
@ Sweet, la tua testimonianza è importante, sentire quelli che ridono e si fregano le mani pensando a quanti affari e quanti soldi, mentre c'erano centinaia di persone che stavano morendo nella maniera più orribile, NON PENSAVO potessero essere sentimenti che albergano nell'animo umano.



Se poi adesso si vantano che hanno già dato una casa (C.A.S.E.) A MIGLIAIA DI PERSONE, ma a discapito del bellissimo centro storico de l'Aquila, che come un FERMO IMMAGINE è OGGI all'aprile 2009, questo fa pensare.



E per chi avrà da obbiettare (figurati se non ce ne sono!) anticipo subito che la gestione



POST TERREMOTO IN FRIULI è LA RISPOSTA



IL FRIULI TERREMOTATO E' STATO RECUPERATO T U T T O!



@FDD invece mi pare che tu la pensi esattamente come risulta esposto nella domanda o sbaglio!
Giampiero M
2010-02-14 11:15:47 UTC
In un'azienda privata orientata al profitto (come quelle del Berlusconi imprenditore), autorità e responsabilità (strettamente unite) come quelle che, in ambito pubblico (cioè nell'interesse generale ma anche a carico del contribuente), il Berlusconi Presidente del Consiglio ha messo nelle sole ed uniche mani del "medico" Capo della Protezione Civile (anche elevandolo a rango politico di Sottosegretario e "minacciando" di farlo addirittura Ministro), non sarebbero state affidate ad un "uomo solo", se non sotto la costante vigilanza dell'immediato Superiore e con il supporto di organi di staff specialistici, obbligati ad osservare da vicino e riportare sistematicamente e direttamente al medesimo Superiore sull'avanzamento dei lavori e sull'impegno delle risorse assegnate.

Se, in ambito pubblico, il Presidente del Consiglio non ha fatto con la Protezione Civile quello che certamente avrebbe fatto in ambito privato con una sua Azienda, ossia scegliere e sorvegliare "l'uomo solo" nello straordinario ruolo affidatogli, la colpa politica delle malversazioni che la Magistratura ora denuncia è tutta e soltanto sua: è lui il Capo del Governo del Paese e lui, se fosse onesto e moralmente integro, dovrebbe riconoscerlo ed addossarsene interamente la colpa, scaricando (almeno in parte) quella di Bertolaso, suo Sottosegretario.

Se Bertolaso fosse stato opportunamente assistito (anche) in questa fase delicatissima, avrebbe dovuto ridurre al minimo la sua visibilità (altro che interviste "patetiche" a destra e a manca per "spiegare" e per "giustificarsi"), semplicemente dichiarandosi presunto innocente, come prevede la legge, fino all'ultimo grado di giudizio.

Ora, né Bertolaso né il Presidente del Consiglio possono ipotizzare che nulla sia accaduto e lasciare la Protezione Civile alle dipendenze dello stesso "uomo solo".

Ciò non toglie assolutamente il merito di Bertolaso in tutto quello (ed è tanto) che di buono ha fatto per il Paese e, a titolo personale, per il Presidente del Consiglio (vedi: togliergli dal fuoco la castagna dell'immondizia a Napoli - con metodi tutti trasparenti?).
Vogurviti
2010-02-14 09:06:34 UTC
In effetti, parrebbe così. E poi, gli eventuali incontri a luci rosse del capo della Protezione Civile sono suoi affari privati, che non dovrebbero nemmeno essere citati. Ma invece dovrebbero essere citati questi incontri, se fossero stati una ricompensa per favori pregressi. Insomma, Berlusconi che difende Bertolaso, e dice che la signora era una vera massaggiatrice, contro i dolori cervicali, dice una cosa inutile. Anche se Bertolaso avesse avuto delle avventure, sono affari suoi (e per ciò non ha senso smentire vigorosamente queste notizie).

Il fatto, ripeto, è sapere se queste eventuali prestazioni erano pagate, come riconoscenza di precedenti favori, da qualche altro personaggio, che si voleva così ingraziarsi il Capo, oppure voleva ricompensarlo per favori ricevuti..
?
2010-02-14 09:05:23 UTC
Ma in questo sistema creato dal potere politico attuale ,seguito del clima politico Craxiano,si puo' sperare che le cose vadano diversamente ,imbrogli e mazzette sono tornati all'ordine del giorno ,nessuno controlla e dove esiste un controllo viene aggirato creando il sistema per farlo o leggi che permettono di farlo,e quando sei al riparo di leggi chi commette qualcosa e coperto e legalizzato a farlo,non bisogna dare conto a nessuno.I giochetti si sono ampiamente capiti ma ora cosa fare?
2010-02-14 09:16:29 UTC
Mai sentito parlare di responsabilità personale? E di presunzione di innocenza? E soprattutto, mai provato a prenderti responsabilità?

Io, questo che le sinistre stanno facendo, lo chiamo sciacallaggio politico. Un popolo civile farebbe 3 cose:

1) processerebbe per direttissima quei magistrati che hanno venduto le intercettazioni telefoniche alla stampa.

2) lascerebbe lavorare i megistrati onesti che, nel silenzio della presunzione di innocenza, farebbero il loro dovere, comunicandoci alla fine se Bertolaso ha o non ha commesso reati.

3) nel momento del voto deciderebbe di bocciare o di premiare Bertolaso e chi lo sostiene, come si dovrebbe fare in democrazia.



Invece un uomo dello stato ha fatto tanto e ha fatto bene, e le sinistre danno l'impressione di schiantare d'invidia. Con due teoremi incrociati ecco dimostrato che è o bugiardo o criminale.

La colpa massima di Bertolaso è di aver segnato un profondo solco tra la sinistra chiacchierona e la destra che lavora.
2010-02-14 08:55:16 UTC
povero Bertolaso...


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