GRILLO: OPERAZIONE D'IMMAGINE o PRESA PER I FONDELLI VERA E PROPRIA?
"La giunta guidata da Nicola Zingaretti ha infatti presentato una legge per fondere in una sola le cinque società direttamente controllate da Sviluppo Lazio, tagliando ben 32 poltrone. Ma sul piano si è abbattuta una valanga di 1.300 emendamenti, di cui un migliaio presentati proprio dal gruppo M5s capeggiato da Davide Barillari, che rischiano di affossarne la riuscita.
Quel che fa specie, osserva Rizzo, è l’inedita comunione di intenti tra i Cinque Stelle e i consiglieri dell’ex governatore Francesco Storace:
L’ostruzionismo è feroce, sia pure con motivazioni distinte. Il centrodestra si oppone allo smantellamento della sua creatura, i grillini temono che con le fusioni arrivino potentissimi supermanager. E minacciano una guerra di posizione che può durare mesi. Poco importa se le fusioni in sequenza si dovrebbero risolvere in una riduzione di 75 poltrone: da 88 a 13. Poco importa se quelle società , a cominciare dal gruppo di Sviluppo Lazio, siano zeppe di bubboni. Tanto da far pensare che ai consiglieri del Movimento 5 Stelle impegnati a scavare le trincee sia sfuggita la relazione nella quale il procuratore della Corte dei conti Angelo Raffaele De Dominicis sancisce lo stato fallimentare della Regione Lazio, dedicando passaggi ustionanti a certi modi discutibili con cui venivano coperte le perdite delle aziende regionali."
http://www.signoraggio.it/sergio-rizzo-m5s-predica-bene-e-razzola-male-sugli-sprechi-pubblici/
Ogni proposta di legge del M5S costa oltre 600.000 euro
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A distanza di poco meno di un mese dall'insediamento del Parlamento, sono esattamente 1.000 ad oggi le proposte di legge depositate tra Camera e Senato, segno che di lavoro da fare ce n’è davvero molto e che alcuni parlamentari un po’ di idee pare le abbiano proposte.
Ecco come sono suddivise tra i gruppi:
Partito Democratico: 391 proposte presentate (pari al 39,1% del totale)
Popolo della Libertà : 288 ddl (28,8% del totale)
Gruppo Misto + autonomie: 115 ddl (11,5%)
Lega Nord: 93 ddl (9,3%)
Scelta Civica: 78 ddl (7,8%)
SEL: 32 ddl (3,2%)
Movimento 5 Stelle: 3 ddl presentati (0,3% del totale)
Il gruppo più efficiente risulta essere quello della Lega Nord: 36 parlamentari (tra Camera e Senato) hanno presentato 93 disegni di legge, ognuno dei quali ci è quindi costato 4.351 euro.
Segue il gruppo del PDL che con 188 parlamentari ad oggi ci è costato poco più di 2 milioni di euro, pari a 7.337 euro ogni proposta di legge.
Proseguendo in questa classifica troviamo i montiani di Scelta Civica (ogni loro ddl è costato 9.799 euro), il PD (11.499 euro a proposta) e SEL (12.996 euro a proposta).
Un abisso separa i partiti tradizionali dal Movimento 5 Stelle. Se in media le proposte di legge dei partiti sono costate 8.872 euro l’una, quelle del M5S invece sono costate agli italiani 606.977 euro l’una. Oltre mezzo milione di euro! 162 parlamentari che finora sono costati quasi 2 milioni di euro e in un mese hanno prodotto 3 proposte di legge.
Chi con il M5S si attendeva una rivoluzione fatta di giovani competenti che avrebbero invaso il Parlamento con le loro proposte, con il loro entusiasmo e con la forza della loro novità , dopo il primo mese non può che essere deluso. Oggi pomeriggio il M5S ha dichiarato che vuole occupare le Camere in segno di protesta. Gesti, parole, urla, ... ma i numeri dicono altro.
http://www.linkiesta.it/blogs/ballatoio/m5s-ogni-proposta-di-legge-ci-costa-oltre-600000-euro
Quanto lavorano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle?
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PRIMI FIRMATARI CERCASI – Se si analizza il tutto dal punto di vista dell’iniziativa da primo firmatario Alessandro Di Battista ha presentato solo una proposta di legge “Modifiche alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, in materia di esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani residenti all’estero” (da assegnare), una mozione, una interpellanza, tre interrogazioni a risposta orale e quattro a risposta scritta. Riccardo Nuti zero proposte di legge a prima siglatura, due mozioni, tre interpellanze, 19 interrogazoni a risposta scritta. Un ddl a prima firma di Carlo Sibilia che propone “delega al Governo per la riforma dell’ordinamento bancario mediante la separazione tra banche commerciali e banche d’affari”. Manlio Di Stefano ha presentato un ddl ” Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica ceca sulla cooperazione in materia di cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Praga l’8 febbraio 2011″, una mozione, un interpellanza, zero interrogazioni a risposta orale, due scritte. Il senatore Vito Crimi ha percentuali più alte: 3 ddl tra cui abolizione del finanziamento pubblico all’editoria, due mozioni ma nessuna interpellanze o interrogazioni a risposta orale. Laura Castelli, deputata, supera leggermente il livello medio delle assenze (28.69 per cento), disegni di legge zero, così come interpellanze e interrogazioni orali. à campionessa degli emendamenti da prima firmataria (282). Zero ddl anche per Angelo Tofalo (quello del Boia chi molla alla Camera), ha presentato 19 interrogazioni scritte, una sola interpellanza e zero mozioni. Luigi Di Maio ha presentato zero proposte di legge, una mozione, quattro interpellanze e ben 54 interrogazioni a risposta scritta. Una delle “pagelle” peggiori è per Roberto Fico, presidente della Commissione di vigilanza Rai, che si trova a quota zero ddl, zero mozioni, zero interpellanze ed interrogazioni a risposta orale. Paola Taverna ha presentato due ddl di cui uno sugli accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie.
I DIMISSIONARI CHE LAVORANO - E alla Camera? I fuoriusciti Ivan Catalano e Alessio Tacconi se non hanno dalla loro mozioni varie hanno comunque presentato dei disegni. Catalano due, di cui uno sulle modifiche al decreto legislativo in materia di tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire. Tacconi ne ha siglato, come primo firmatario, tre, tra cui una riforma sui comitati degli italiani all’estero. Tommaso Currò su Openpolis figura con zero ddl, mozioni, interpellanze ed interrogazioni a risposta orale e tre a risposta scritta. Aris Prodani ha invece presentato 34 interrogazioni a risposta scritta ed una sua proposta relativa all’articolo 132 del codice del consumo, ovvero sulla materia di durata della garanzia legale di conformità per i beni di consumo. Walter Rizzetto invece a quota due ddl, propone il divieto di propaganda dei giochi con vincite in denaro e della partecipazione dei minori ai medesimi ed un altro relativo all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’affidamento di consulenze a soggetti esterni agli organici delle pubbliche amministrazioni. Anche Paola Pinna ha un suo ddl: ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992. A Palazzo Madama come se la cavano i senatori dimissionari? Laura Bignami ha due mozioni, una interpellanza e sette interrogazioni. Ha presentato una proposta (assegnata) di modifica al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di accoglienza di persone portatrici di esigenze particolari. Romani ha depositato quattro proposte di cui una sulle modifiche al codice penale e alla legge in materia di traffico di organi destinati al trapianto. Alessandra Bencini ne ha tre a sua firma. Uno di questi punta a disciplinare l’attività di compravendita di oggetti usati in oro, pietre o metalli preziosi. Maria Mussini, a quota 5 mozioni e 16 interrogazioni lancia invece l’stituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sull’operato del Banco di Desio e della Brianza S.p.A.. Monica Casaletto propone invece disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio.
GLI ESPULSI? PROMOSSI - Passiamo all’analisi del profilo dei senatori espulsi, sempre esaminando gli atti dove figurano come primi firmatari. Francesco Campanella ha presentato quattro proposte di legge (tra cui una sulla riforma del bicameralismo), due mozioni, sero interpellanze, undici interrogazioni a risposta orale e 14 scritte. Lorenzo Battista cinque disegno di legge (tra cui obbligo di identificazione attraverso un codice alfanumerico per le Forze di Polizia in servizio di ordine pubblico), due mozioni, zero interpellanze, sette interrogazioni a risposta orale e dieci a risposta scritta. Fabrizio ******** ha presentato quattro ddl (tra cui uno sul finanziamento degli enti di ricerca), e anche non ha fatto una mozione ha 14 interrogazioni a risposta orale. Luis Orellana ha presentato un disegno di legge sulle unioni civili “in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso”. Chissà come avrebbero votato gli attivisti in merito sul portale del MoVimento 5 Stelle
http://www.giornalettismo.com/archives/1400165/quanto-lavorano-i-parlamentari-del-movimento-5-stelle/
IL BUE DICE CORNUTO ALL'ASINO
RENZI è DA POCO DI UNA SETTIMANA AL GOVERNO
VOI NON AVETE FATTO UN CAZZò PER MESI
QUINDI A CUCCIA, BAMBINI D'ASILO!!