Leggendo la tua domanda, e considerato che i famigerati scandali politico-sessuali non mi toccano minimamente, mi sono domandato se sono tra quelli che ha "lo stomaco di ferro".
In realtà penso solo di aver vissuto (nel senso di vivere la vita, non in termini di anni) quel tanto che è bastato per lasciarmi cadere le ipocrisie alle spalle.
Ora si pone un problema: rispondere alle tue questioni con serietà , serenità e pacatezza; o considerare che comunque non ne valga la pena, visto che non cerchi né serietà né pacatezza, ma soltanto accoliti, e buttarla sul ridere come faccio spesso.
Scelgo la serietà , quel minimo di cui sono capace almeno.
Il primo punto che amerei mi si spiegasse, e non perché ritengo di essere un imbecille, ma perché vuoi per la perdita delle ipocrisie vuoi perché francamente non comprendo, è quale sia la sostanza dei vari scandali politico-sessuali.
Se vogliamo parlarne seriamente senza scendere nella diatriba politica e nelle pappagallate, dobbiamo ammettere che la stragrande maggioranza di questi "scandali" con la politica non hanno nulla a che vedere, e per il lato personale sono fondati più su supposizioni che su fatti concreti.
Le cose che francamente mi possono lasciare perplesso sono la sicurezza ballerina di Palazzo Grazioli, venuta alla luce con l'affaire Daddario. Ma del fatto che Berlusconi abbia ciuppoloato o meno con la "signora" di cui sopra, francamente mi importa assai poco. Certamente non lo considero uno scandalo.
Se è uno scandalo, consentimelo, sono portato a pensare che per te e per chi sostiene le tue tesi (praticamente tutta la sinistra) sia scandaloso andare a prostitute.
Non regge la faccenda del "ma lui è il premier", perché il premier quando è fuori dalle sue funzioni non è tenuto a comportarsi diversamente da come fa qualsiasi uomo.
Pessimo principio questo, vero?
Ebbene, lo so e sono d'accordo sul fatto che sia pessimo, ma è il medesimo principio utilizzato per sostenere il ruolo politico di Fini.
Il ruolo istituzionale deve essere tenuto solo nelle sedi istituzionale. Fuori da queste, ognuno ha il diritto di fare quel che gli pare, compreso violare decenni di consuetudini.
Il problema dei principi è sempre lo stesso: prima o poi ti si rivoltano contro.
Mi lascia perplesso anche il nocciolo della questione: Libero che va contro il premier.
Fino a ieri l'altro Libero era considerato un gradino sotto alla spazzatura. Parole vostre. Chi lo leggeva era un imbecille e chi credeva a quello che scriveva era forse anche peggio.
Mi lascia perplesso, ribadisco, il fatto che ora siate voi a leggere Libero e a dare pure credito a quello che dice.
Che cosa dovremmo mai pensare?
Nel mio mondo reale se uno è un pallonaro rimane un pallonaro. Non diventa magicamente fonte di verità e meritorio di ossequi solo perché dice una cosa con la quale posso essere vagamente d'accordo.
Nel mondo che mi poni (ponete?) davanti invece assisto a pallonari certificati (da voi certificati) diventare magicamente quanto incredibilmente fonte di verità e di rispetto, segno del tempo che cambia e di non so nemmeno cos'altro, e solo perché hanno detto due cose che sono in linea con il vostro pensiero.
Ho l'impressione che si viva in un clima di profonda insicurezza personale (e politica) e che si cerchino come ossessi individui, perfino i più improbabili, che sostengano una tesi nella quale nessuno sano di mente potrebbe credere.
Vedi, il problema di fondo non è difendere Berlusconi, attaccare Berlusconi, salvare Berlusconi, condannare Berlusconi… Berlusconi qua, Berlusconi là , Berlusconi su, Berlusconi giù, Berlusconi a destra, Berlusconi (soprattutto) a sinistra.
Il problema è smetterla di trasformare la politica in una continua imitazione del peggiore dei giornaletti di gossip.
La politica è una cosa seria. Bersani lo ripete almeno un paio di volte al giorno. Però poi rincomincia a rimestare nelle lenzuola di Berlusconi.
Ora, io non so che concetto abbia Bersani della serietà della politica, io personalmente non trovo sia dovere della politica rimestare nelle lenzuola di qualcuno, e men che meno ritengo che questo sia segno di serietà .
La sensazione, netta, è che questo come altri argomenti sia solo una delle tante scuse per parlare d'altro, per abbattere il governo con un artificio, evitandosi l'onere di doversi inventare qualcosa di positivo e di propositivo per il Paese.
Credimi, ho votato centro-destra per anni e con loro sono anche stato candidato ed eletto, ma se la sinistra presentasse un programma serio per affrontare problemi seri, scordandosi finalmente di controllare quanti orgasmi ha avuto Berlusconi e fare le verifiche anagrafiche a Palazzo Grazioli e Villa Certosa, sarei probabilmente il primo a votarli.
Perché ritengo che questo Paese, è vero, abbia bisogno di serietà , ma soprattutto abbia bisogno di persone che si occupino del Paese e non dei caxxi loro o di quelli degli altri.
@Nio
Ti ringrazio per la fiducia sulle mie capacità intellettive. :-))
Il tuo discorso avrebbe senso se non fosse che il soggetto è sbagliato, che ipotizzi scenari che con la realtà hanno poco a che vedere, e riporti in finale notizie smentite.
Il soggetto è sbagliato perché a controllare, vigilare, occuparsi della sicurezza del premier non è il premier stesso. Ha uno stuolo di agenti che hanno questo dovere. Che lo facciano e se non lo fanno che saltino la finestra.
Ho gia spiegato in analoga domanda che anche il fatto che Berlusconi dica loro di fare così o cosà non ha alcuna rilevanza.
Quando Bush venne a Roma e voleva visitare non ricordo cosa in zona Trastevere, il Secret Service controllo la zona e gli disse no, no e ancora no. e Bush non ci andò.
In Francia Sarkozy c'ha provato solo una volta ad andare a Disneyland con la Carla Bruni e l figlioletto. Il servizio di sicurezza francese gli ha fatto una lavata di capo tale da far paura.
Quindi se esiste un problema si sicurezza deve occuparsene e deve risolverlo chi si occupa di sicurezza, e quello che dice Berlusconi non conta un emerito c@zzo.
Gli scenari irreali.
Io non ho mai partecipato alle feste di Villa Certosa o di Arcore o di Palazzo Grazioli. Ho partecipato a feste nettamente più modeste con molti meno invitati. Francamente non ti saprei dire se c'erano o meno minorenni, se qualcuno ha trombato, tirato coca o chissà cos'altro.
L'idea che Berlusconi si metta a chiedere la carta d'identità a tutti gli invitati e la gente che incrocia nelle sue feste (dove spesso ci sono decine se non centinaia di persone) è semplicemente assurda. Se mi facesse questo discorso una suora di clausura potrei capire, che me la faccia una persone che vive nel mondo reale e che, dio bono, a qualche festa ci sarà pure andato in vita sua, mi lascia alquanto perplesso. Perché le cose sono due: o la persona è un povero sfigato che non è mai stato a nessuna festa; oppure si è in malafede.
In secondo luogo vorrei capire che differenza fa la presenza di una minorenne (e parliamo di una 17enne) a una festa.
Cosa significa? Appartieni anche tu alla categoria di quelli che pensa che se c'è una minorenne a una festa è andata per ******** e/o occorre farsela?
Vediamo di smetterla a portare avanti questo discorso, perché se una persona che dice queste cose si avvicinasse a meno di 200 metri dalla mia nipotina 14enne, non so te, ma io chiamerei la Polizia perché una persona che la pensa in questo modo, che ritiene automatico l'arrivare alla *******, è una persona malata, da portare da uno bravo ma bravo bravo.
Infine la notizia falsa.
Ripeti a pappagallo la storia di Berluska che sostiene che la ragazza fosse nipote del presidente egiziano.
Ebbene, se anziché prendere per oro colato le caxxate sparate dai soliti, e ti fossi letto i verbali delle audizioni del personale della Questura, avresti scoperto che Berlusconi ha riferito, parlando della Ruby, che era una povera disgraziata fuori di melone, talmente fuori di melone da sostenere (LEI) di essere nipote di Mubarak.
Come ho gia scritto, se una persona è intelligente capisce immediatamente che nessuno ha cercato di far passare Ruby quale nipote di Mubarak, e in secondo luogo che se ci avessero creduto, essendo minorenne, la prima cosa che avrebbero fatto sarebbe stato contattare l'ambasciata egiziana in Italia.
Poi se una persona non accende il cervello e crede a tutto quello che sente...