Domanda:
Costruzione centrali nucleari in Italia?
Larissa
2010-09-24 02:05:49 UTC
In passato noi italiani con un referendum abbiamo detto NO al nucleare.
Ho letto su "Il corriere della sera" che sono stati già proposti dei siti di stoccaggio delle scorie radioattive, qui in Italia. Le zone designate sono una cinquantina circa, tra cui Veneto, la Maremma, Puglia, Basilicata ed altre. Alle regioni che consentiranno lo stoccaggio verranno dati notevoli incentivi economici.
Vorrei da voi sapere cosa ne pensate. Siete pro o contro?!
Nove risposte:
2010-09-24 02:37:46 UTC
Non è una questione su cui c'è da essere pro o contro, il fatto è che tutta Europa, in specie la Francia proprio sul confine con noi, ha fior di centrali atomiche, perciò oggi non è solo opportuno ma anche scontato che l'Italia se ne doti. Tra l'altro nel dopoguerra anche l'Italia aveva già delle centrali atomiche, solo che alcuni presi da foga cieca vollero chiuderle dopo il disastro di cernobil. Il fatto è che una legge o un referendum, per validi e opportuni che siano al momento, possono perdere di significato o diventare addirittura sbagliati dopo vari anni. In ogni caso ben vengano anche sistemi di energia quali pannelli solari e simili ove opportuni, ma è innegabile che tutta l'energia che oggi si richiede non può essere soddisfatta da sistemi a bassa efficienza che possono solo fungere da corroboranti affiancati a centrali nucleari, a petrolio o a carbone. Se vogliamo poi buttarla sulla battuta possiamo anche dire che è abbastanza singolare che l'Italia, terra di Enrico Fermi, non sia dotata di sistemi atomici d'avanguardia.
Matteo
2010-09-24 09:25:43 UTC
Io preferirei vivere con le candele o con i lumi di un tempo piuttosto che veder peggiorare la salute della gente giorno dopo giorno. Ma scherziamo?!

Per avere un futuro migliore, è necessario che ci sia un futuro, per noi e per le generazioni che verranno. Non è perbenismo, è solo che a ME sta a cuore la salute di questo pianeta. Può far comodo a gente di 90 anni che tra 10 anni non ci sarà più e non ne pagherà le conseguenze. Ma io NON voglio un mondo ENERGY FULL e MALATO. Come si potrebbe godere di un futuro in cui avremo un' energia esagerata in quantità se lo cominciamo a roviniare già da ora?!

Le scorie radiattive fanno malissimo e il tempo di dimezzamento della radioattività richiede anni. Qui abbiamo problemi per stoccare la spazzatura e vogliamo farci carico di stoccare scorie?! E' folle!

Riflettete, se pagherebbero a peso d' oro le regioni che accettano lo stoccaggio, un motivo ci sarà. Non fanno di certo bene.
Pirocco
2010-09-24 09:08:33 UTC
Assolutamente contro.

Il nucleare produce scorie, fa più danni che benefici.



Il governo italiano è ottuso a non voler valutare energie pulite e alternative (peraltro già ampiamente utilizzate nel resto d'Europa).
2010-09-24 09:40:11 UTC
Considerato:



- il malcontento del popolo tedesco;

http://www.repubblica.it/ambiente/2010/04/24/foto/nucleare-3589619/1/



- gli enormi ritardi e il RADDOPPIO dei costi dell'EPR finlandese

http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5541



- i dubbi sulla sicurezza dell'EPR francese di Flamanville

http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en|it&u=http://nuclear-news.info/2010/07/27/arevas-flamanville-nuclear-rector-safety-hazards-revealed/



per i quali si è dimesso il responsabile delle saldature (vedi ultima puntata di Rispresa Diretta)



- i triplicati costi della TAV ad opera del passato governo del nano con la complicità del disonorevole Di Lorenzo che con i suoi studi progettava oltre il 70% della rete;



- la presenza in Senato e Parlamento di disonorevoli tipo Dell'Utri, Cosentino, Cicchitto, Bossi, Brancher e oltre 80 impuniti solo per il parlamento;



Per me pensare al nucleare è pura follia!

Se deraglia un convoglio TAV avremo qualche centinaio di morti, ma una centrale atomica con cemento salato o uno stoccaggio di scorie nelle mani della camorra sono altra cosa.



PREFERISCO ACQUISTARE L'ELETTRICITA' DAI FRANCESI, ANZI LI PREGO DI INVADERCI E DI TRASFORMARE L'ITALIA IN UNA LORO COLONIA.



(Remangura)

Ad autodistruggerci ci stiamo riuscendo benissimo continuando ad eleggere i soliti cadaveri.



MENO MALE CHE 5 STELLE C'E'
contecarlos
2010-09-24 09:35:24 UTC
In Italia è tornato di moda parlare di energia nucleare.

Nel nostro Paese, in molti campi, si seguono i passi della moda: stiamo infatti già assistendo alle sfilate per l’estate del 2008, ma i disegni sono quelli degli anni ’20.

Il motivo principale per il quale si è ricominciato a parlare di nucleare è dovuto essenzialmente al fatto che noi italiani non siamo stati capaci di capire subito che il petrolio ci avrebbe portato alla drammatica situazione attuale.

L'energia nucleare è una fonte energetica che ha degli aspetti positivi ed altri negativi.

Cosa ce ne facciamo delle scorie? Dovranno essere stoccate per migliaia di anni fin quando non decade il loro livello di radioattività.

Il grado di radioattività non consente all'uomo di avvicinarsi alle scorie e, al momento, la scienza non è in grado di distruggere le scorie radioattive o di accelerare il periodo di decadimento della radioattività. L'uranio è la materia prima delle centrali nucleari a fissione. Una minima quantità di uranio consente di produrre un'elevata quantità di energia, e a differenza del carbone o del petrolio, senza emissioni di anidride carbonica (principale causa dell'effetto serra).

Il principale svantaggio del nucleare sono le drammatiche conseguenze in caso di incidente.

Vi ricordate di Chernobyl?

Ha causato conseguenze globali e, ancora oggi, non si conosce il reale impatto sulla salute. Se da un lato le nuove centrali di ultima generazione garantiscono un livello di sicurezza elevato, dall'altro non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl era stata considerata sicura a suo tempo.

Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività. Tutti questi costi non sono sostenibili da un'industria privata.

Lo Stato deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando così tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell'energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall'aggravio fiscale in termini di imposte.

Come al solito i politicanti si sono messi di mezzo. La destra ha annunciato che l’Italia ha approfittato poco del sistema di produzione dell'energia attraverso le centrali nucleari; si tratta senza dubbio di una necessitá del futuro. La sinistra ha invece affermato che è assolutamente inutile prendere in considerazione la possibilità di costruire centrali nucleari in Italia perché comunque, prima di vederne una funzionante, ci vorranno come minimo 10 anni.

Ma allora quale alternativa abbiamo?

Quella di procurarci una trivella personale e provare a bucare il terreno come talpe impazzite alla ricerca di nuove riserve di petrolio? E l'effetto serra? Ragazzi, è un bel dilemma.

Domandone finale: voi sareste meglio disposti ad accettare un deposito di scorie o una centrale nucleare vicino casa, oppure a sottomettervi alla volontà dei capitalisti del caro-petrolio?
kaleila
2010-09-24 09:21:15 UTC
Sono del tutto contraria al nucleare.

Dimentichiamo che il nostro è un Paese altamente sismico e ad alto rischio di dissesto idrogeologico.

Non riusciamo a gestire i rifiuti ordinari, figuriamoci le scorie radioattive per le quali nessun altro Paese che fa uso di energia nucleare ha risolto.



Per ogni problema, pretendo prima una soluzione.



Inoltre credo sia alquanto farlocco prendere come esempio i Francesi ed i loro fantomatici risparmi sull'energia:per 30 anni i Francesi hanno pagato la costruzione delle centrali e adesso che potrebbero godere dei benefici, gli impianti sono obsoleti, così si è scelto di cambiarli con i reattori di ultima generazione.

I costi dello smantellamento saranno spalmati sui prossimi 20 anni, senza considerare i miliardi di euro per l'installazione dei nuovi.

I Francesi dovranno ancora versare tanto all'Areva che non è solo l'azienda che fornirà il nuovo impianto ma è anche la stessa che vende l'uranio all'Electicité de France a prezzi di strozzinaggio.

Chiaramente le tariffe sono aumentate...



Nucleare? L'ennesima fregatura per gli Italiani.



@Taliban parla di "nucleare freddo tra 10-20 anni": a parte che sulle tempistiche in Italia non bisogna mai fare affidamento.. che senso ha dotarsi di nucleare oggi per poi dover smantellare ancora prima della fine della messa in funzione delle centrali per convertirci al "freddo"?

Paghiamo il costo dell'installazione dell'attuale tecnologia, per poi pagare la dismessa, per poi pagare l'installazione dei nuovi che il tempo di installarli saranno già vecchi?

Così come si evolve la tecnologia nucleare, si evolve anche quella alternativa che costa meno, rispetta l'ambiente, è immediatamente disponibile e non pone problemi di scorie.
?
2010-09-24 09:20:27 UTC
Assolutamente, ed ovviamente, contro.

Tralasciando il fatto che in italia i costi a discapito dei cittadini saranno 4-5 volte superiori alla Francia, e il tempo di lavoro triplicato, bisogna ricordare il rischio che ogni centrale ha, anche minimo ma comunque esistente (non esistono dati che danno la sicurezza al 100%); oltre all'inquinamento PERMANENTE all'ambiente circostante e all'aria; al rischio esponenziale (documentato) di aumento di LEUCEMIE nelle zone nuclearizzate.
Remangura
2010-09-24 09:16:44 UTC
meglio che:Lanche L' Italia si doti del nucleare,è inutile che falsi perbenisti dicano:se si guasta un o scoppia un reattore,potrebbe causare..un danno peggiore di quello di cenobyl,ma non dicono:se scoppiasse quello Francese vicinissimo a Ventimiglia,l' Italia scomparirebbe? quindi è meglio che: siano gli Italiani ad auto distruggersi.ciao
2010-09-24 09:13:15 UTC
Favorevole, basta con la dipendenza del petrolio estero. Quando poi tra 10-20 anni avremo il nucleare freddo non esisterà più il problema scorie.

O pensate davvero che col vento e col sole si ottenga un quantitativo di energia sufficiente per mandare avanti un'intera nazione?



Tengo a precisare che le mie non sono 'tempistiche italiane', i media italiani dicono solo che il nucleare è il male assoluto.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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