VOTATE
2010-06-10 00:24:39 UTC
Da un po’ di tempo a questa parte, infatti, vari esponenti del governo si sono recati al Quirinale per coinvolgere il Presidente della Repubblica nella stesura dei testi da proporre alle Camere. Un’usanza che la Costituzione (sì, quell’insieme di meravigliosi articoli, purtroppo per ‘loro’ ancora in vigore!) non contempla.
Berlusconi e sodali hanno tirato fuori dal cilindro un testo confuso, illiberale ed ingiustificabile, utile solo a un governo totalitario che vuole minare l’indipendenza dell’azione della magistratura e la libertà della stampa di fare cronaca giudiziaria e informare i cittadini.
In effetti, il fatto che Berlusconi non abbia voluto ‘metterci la faccia‘ la dice lunga sul ‘rischio‘ che dovrebbe correre la maggioranza nel momento in cui questa buffonata targata Palazzo Grazioli approderà al Quirinale. Per questo il Governo ha fatto auto-ostruzionismo in Commissione Giustizia al Senato impedendo di votare gli emendamenti e quindi ponendo la questione di fiducia. Così il premier si è assicurato quantomeno l’ok dei finiani, che per evitare il tracollo governativo hanno evidentemente abbassato la testa. Quest’usanza di porre la fiducia su tutte le leggi presentate dal governo è la prova provata che si tratta di provvedimenti che nessun Parlamento di un Paese civile potrebbe approvare. Ed è anche la prova provata, qualora non bastassero gli attacchi verbali inqualificabili come quello di oggi alla Carta Costituzionale, che Berlusconi odia profondamente la democrazia.
Per tutti questi motivi occorre fare una decisa opposizione anche dal Parlamento europeo.
Come avevo preannunciato, infatti, la mia battaglia contro la presunzione e la prepotenza del governo italiano continua ad andare avanti senza soste nè ripensamenti. Ho proposto al mio gruppo politico (ALDE), ottenendo la sua fondamentale approvazione e il suo appoggio, di presentare un’interrogazione orale da portare alla prossima plenaria di Strasburgo (14-17 giugno), così da poter mettere in pratica un dibattito in aula e avere delle risposte dalla Commissione europea.
Chiederemo alla Commissione se ritiene che le norme proposte sulle intercettazioni siano proporzionate e conformi agli standard europei in materia di libertà d’informazione dei media ed il diritto dei cittadini a conoscere, come garantite dall’articolo 11 della Carta dei Diritti fondamentali e dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e relativa giurisprudenza, e se ritiene che la modifica del regime delle intercettazioni sia conforme agli obiettivi dell’Unione di lotta alla criminalità in Italia e nell’Unione europea, nella speranza che la Commissione voglia prendere iniziative affinchè possano essere assicurate la libertà d’informazione, d’espressione e di stampa e affinchè la lotta alla criminalità organizzata in Italia ed Europa possa essere efficace.
Ovviamente per poter ottenere questo importante passo avanti è necessario l’appoggio della maggioranza dei gruppi parlamentari, quindi serve il sostegno di S&D, il gruppo del Partito Democratico. Poichè in Italia lo scontro sul ddl intercettazioni sembra aver raggiunto un altissimo livello di tensione, è auspicabile una partecipazione unanime nel sostenere quest’iniziativa. E’ un’occasione imperdibile. Se il Pd in Italia promette di fare un’opposizione senza sconti ed una battaglia in cui impiegherà tutte le proprie forze (era ora!), mi auguro vorrà farlo anche in Europa, dimostrando di voler veramente utilizzare tutti i mezzi a disposizione per mettere fine a questa farsa governativa e al disegno criminogeno che questo ddl rappresenta. Mi auguro di non essere isolata dai colleghi del Partito Democratico perchè questa volta la posta in gioco è troppo alta e non possiamo permetterci di lasciar correre e restare a guardare il Paese che scivola nel gioco eversivo della maggioranza. E’ nell’interesse del Paese che bisogna muoversi in tutte le direzioni, senza creare spaccature di alcun tipo.
Soltanto se c’è un’unità di intenti si potrà uscire da questo incubo a marchio berlusconiano che sta mandando al macero democrazia, libertà, giustizia, patto sociale.
Probabilmente il Pdl (in formato europeo) continuerà a tacciarmi di anti-italianità, ma nonostante Berlusconi abbia voluto far credere che ‘a favore delle intercettazioni c’è solo una picola lobby di magistrati e giornalisti‘, in Italia il clima è rovente perchè in realtà questa legge non la vuole NESSUNO, se non la casta di politicanti e affaristi intenti a sfuggire dalle maglie della giustizia per i numerosi processi e reati loro ascritti