Tredici
2009-12-04 12:31:12 UTC
in realtà, come avrete capito, si tratta dell'ex boss di Brancaccio.
"Sì, intendo rispondere". Inizia così la testimonianza del pentito Gaspare Spatuzza al processo d'appello nei confronti del senatore Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa.
le sue principali affermazioni:
- "Ho riferito quello che sapevo su Berlusconi e Dell'Utri solo il 16 giugno del 2009 ai magistrati di Firenze perché, prima, temevo che si potesse dire che tiravo in ballo i politici per accreditarmi come pentito". (questa l'ho sentita in diretta su Radio Radicale)
- "Graviano mi disse che avevamo ottenuto tutto quello grazie alla serietà di quelle persone che avevano portato avanti questa storia. Mi vengono fatti i nomi di due soggetti: di Berlusconi, Graviano mi disse che era quello del Canale 5. E c'era di mezzo un nostro compaesano, Dell'Utri. Grazie alla serietà di queste persone ci avevano messo praticamente il Paese nelle mani".
- "Cosa nostra è un'associazione mafioso-terroristica. La definisco così perchè dopo il '92 ci siamo spinti un po' oltre, in un terreno che non ci appartiene".
- "Dopo le stragi di Capaci e Via d'Amelio abbiamo gioito, perché Falcone e Borsellino erano nostri nemici; mentre i morti di Firenze e Milano non ci appartenevano. Quando rappresentai a Giuseppe Graviano questa mia debolezza, lui mi rispose: 'E' bene che ci portiamo un po' di morti dietro, così chi si deve muovere si dia una smossa. Graviano mi disse che dovevamo uccidere un bel po' di carabinieri e organizzammo l'attentato (fallito), all'Olimpico di Roma".
- "Nell'87 Giuseppe Graviano mi disse che dovevamo sostenere i candidati socialisti alle elezioni. All'epoca il capolista era Claudio Martelli. A Brancaccio facemmo di tutto per farli eleggere e i risultati si videro: facemmo bingo".
- "Il mio pentimento è la conclusione di un bellissimo percorso spirituale cominciato grazie al cappellano del carcere di Ascoli Piceno" e proseguito all'Aquila, dove "sono stato confessato dall'arcivescovo", monsignor Giuseppe Molinari.
- "Non mi fermerò davanti a niente: la mia missione è dare onore a tutti quei morti e restituire la verità alla storia".
da Repubblica
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secondo voi cosa si dovrebbe fare? come dovrebbe comportarsi il mondo politico? e soprattutto l'opinione pubblica?
per la prima volta da tanto tanto tempo, forse la colpa per il nuovo terremoto non può essere addossata ai comunisti... ma non si sa mai, quindi aspettiamo qualche nuovo intreccio che Feltri Belpietro potrebbero tirar fuori.
secondo Dell'Utri questa è un'operazione di smantellamento del governo operata dalla mafia...