Siamo tuti stufi.Ma la barza sta nel fatto che avendo la Disunione Merdeuopea "consigliato" sin dal 1992 che tutti venisse privatizzato, PPTT, FFSS e simili, ENI ecc..., di fatto non si può più parlare formalmente di servizi "pubblici" ma privati. La barza nella barza, scoperta da me (da vero fesso) di recente, è ke al solito gli italiano fanno i furbi. Le privatizzazioni furono di facciata, rimanendo lo Stato (o la Regione, il Comune, ecc...) azionista di riferimento. Certo, non più enti pubblici ma formalmente Spa o Srl, ma con socio di maggioranza pubblico.
Ecco il peccato originale, per me.
Poi, le poste, trasformate in un mezzo bazaar che vende anche libri sulle ricette, sull'orto, e giocattoli ed altre stramberie. Privatizzate tanto per dire e solo di facciata, con sistemi elettronici del 1800 (gli eliminacode che impazziscono, mai capitato?). E coi postini assunti per 3 mesi (l'ha fatto anche mio nipote), cosa vi aspettate?
Parliamo di ferrovie. Sono private, pubbliche o che? RFI, Trenitalia, Trenord, Centostazioni, Grandistazioni. Quante società! Di chi sono colpe i ritardi? Della linea, allora è RFI? Del materiale ruotante, allora chi, la regione, lo Stato, la soc. Trenitalia, Trenord, chiccazzo? Degli scambi ghiacciati (nel 2000!)? Di Centostazioni, di RFI, o degli zombi? Convogli datatissimi, scomodissimi, rumorosi, poco capienti, lentissimi, sempre guasti.
Sono queste le privatizzazioni? E' questo il privato "più efficiente del pubblico"? A me risulta che "prima" le cose andassero assai meglio. Com'è?