Domanda:
Quali sono i principali errori di Veltroni nella sua gestione del PD?
Jaknos
2009-01-14 01:32:32 UTC
Sempre ieri a Ballaro' (ebbene si lo confesso: ho visto tutto Ballaro' dall'inizio alla fine visto che tutte le mie domande di oggi derivano da li) hanno messo Veltroni sotto "processo".

In pratica i sondaggi danno il PD in forte calo per cui qualche errore nella sua gestione del PD deve averlo commesso.

Quali sono secondo voi i principali errori che ha commesso ?

Possono rispondere tutti sia simpatizzanti del PD che non.
Sedici risposte:
Hate - The best (il ritorno)
2009-01-14 01:42:20 UTC
Non doveva fondersi con la Margherita e nemmeno allearsi con Di Pietro.

Al limite era meglio se si presentava proprio da solo.
anonymous
2009-01-14 11:14:50 UTC
allora

avete notato che TUTTI gli inquisiti sono ex margherita ??!!



quindi accozzaglia di ex DC, ex PSI, ex PSDI ecc.. proprio quelli della I repubblica che hanno sfasciato l'italia



veltroni ha sbagliato proprio per non aver fatto pulizia prima di unirsi alla margherita



lo stesso rutelli (che per me é un *******) ex radicale, ex....... rema contro



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Compañero Italico
2009-01-14 10:13:59 UTC
E' stato troppo moderato. Non ha fatto opposizione e ha proposto troppo poco. Alla sinistra serve una figura forte che la guidi in questo periodo molto difficile, e purtroppo Veltroni non lo è stato.
rheset- death mask
2009-01-14 11:55:17 UTC
Il PD non commette errori di così grave entità, certo sommate non ne fanno certo il bene, ma è il PD ad essere un errore!

Un errore di indicibili proporzioni, un partito basato sul calcolo matematico statistico e su analisi di previsioni del movimento di massa, che hanno dimostrato la loro approssimazione!

Calcoli che lo hanno portato a fondere gli ex (DC e PCI) in un piccolo compromesso storico bonsai e li ha portati ad una alleanza semi programmatica e semi agglomerante con un IdV che appena ha potuto si è svicolata ringraziando per il bene che ne ha ricevuto!

Un pasticcio fatto di "ma anche" che si sintetizzano in un errore unico madornale di strategia e non tanto di tattiche che fino ad ora lo hanno contraddistinto!

Il Pd ha sbagliato a cercare di essere ciò che era già rappresentato da altrie non ch eerano i suoi elettori ovvero gent edi sinistra!

Ma la sinistra in Italia è morta, è bastato far credere che i poveri i bisognosi di uno stato non assistenzialista ma sociale siano spariti, si è venduto con successo l'illusione del sogno che siamo tutti almeno benestanti, e che non c'era più bisogno di chi difendeva coloro che non tirano a campare perché inestistenti, tutti ormai a rincorrere quello che era il ceto medio che comunque se al cavava!

Invece ci siamo ritrovati non rappresentati perché le ideologie non servono, bastano le televisioni a riempire i pensieri anzi a svuotarli ed essere tutti felici!

Ma la felicità è ben altra, e la mancanza di rapresentanza è devastante per una società democratica e libera, ma non per una società disonesta e sporca di interessi personali e pregna di individualismo cresente!

Ci siamo fatti cambiare con ringraziamento di chi prima era a sinistra ed ora non è niente se non arricchito e menefreghista, pronto a rappresentare solo se stesso e nemmo tanto bravo a mentire a coloro che ci hanno creduto!

La sinistra è morta e se essa è questo pasticcio meglio che resti defunta!

La sinistra è ben altra cosa e non arriva da un passato che ha visto solo fallimenti dal crollo di Berlino in poi in questo paese!

La sinistra se deve esserci deve essere nuova portatrice sana di idee progressiste riformatrici e socialdemocratiche nel vero senso del termine applicandole ad ogni aspetto della nostra società, come avviene in tutta Europa tranne che da noi, e non detta a parole dal segretario di turno!

Non sarà Il PD ne tantomeno L'IdV a fare il bene di coloro che sono rimasti orfani del loro faro ideologico, ma forse se il destino, il caso o Dio, si Dio, vorranno, lo sara un partito realmente socialista realmente socialdemocratico, come avviene in tutto il nostro continente!

Saluti!!!
rekalina
2009-01-14 10:30:24 UTC
Non ha saputo presentarsi con una identità netta e precisa. Non è più comunista ma non è neppure democratico. E' riformista dice lui, una figura politicamente ibrida che non è a sinistra ma nemmeno al centro. Tutto questo non è piaciuto all'elettotrato di sinistra (non di estrema sinistra) che non si è più sentito rappresentato da questa nuova forza politica così astratta e così poco vicina alle esigenze reali della gente sul territorio. Opposizione costruttiva afferma Veltroni? Di opposizione se ne è vista poca e ritenere di poter costruire qualcosa che non sia di totale gradimento di Berlusconi è solo un errore... i fatti lo stanno dimostrando. Se anche Fini ha sentito il dovere di intervenire contro la continua sopraffazione delle istituzioni democratiche posta in essere da Berlusconi, vuol dire che si è già oltre il limite di guardia. Le faide interne al PD poi hanno contribuito a rendere debole questa forza politica e Veltroni non ha sufficiente carisma ed autorevolezza per tenere ben aggregate le varie componenti (troppe per la verità).

Io ho votato PD ma non so proprio se ripeterò quello che oggi mi sembra essere stato un errore. L'IDV forse... almeno fa opposizione e Di Pietro è l'unico che rende pubblico quanto di marcio c'è nelle proposte di legge che il governo porta avanti. La vera spina nel fianco di Berlusconi è lui.
pane, salame e tequila
2009-01-14 09:45:31 UTC
La colpa nn è di Veltroni ma di chi vuole comandare senza esporsi per nn perdere potere: Massimo D' Alema



Via i fantocci e i grandi fratelli della politica, rinnovamento nel centro sx e rinnovamento subito, in modo che quando, tra una o due legislature Berlusconi tuirerà le cuoia, avranno un organigramma, una fiducia da parte degli elettori ed un programma condiviso su un unica linea



Dopotutto il centro-dx regna con i soldi ed il potere mediatico del piccolo boss di Arcore, finito lui, finito tutto.
anonymous
2009-01-14 09:42:08 UTC
L'allontanamento dal territorio del pd.

La sinistra italiana storicamente è sempre stata molto territoriale, incontrando i lavoratori nelle fabbriche e facendo assemblee varie.

Cosa che nella visione comune ormai dovrebbe fare "solo" rifondazione.

Se il pd fosse legato al territorio e alla base ci sarebbe anche maggiore controllo degli amministratori e un rapporto più diretto con la base degli elettori.

Il pd non è il pdl; come ha detto veltroni: il pd è un partito democratico con amministratori che vanno e vengono, mentre il pdl è un partito di proprietà di un uomo solo.
Roy Batty (ex Gianluca C)
2009-01-14 12:15:10 UTC
non credo abbia commesso grossi errori...ma è la situazione che si trova a gestire che è complicata..

mi spiego: secondo me ha fatto bene a tagliare i comunisti...il fatto che continuino litigare anche ora che non esistono più dimostrano che sono degli stupidi pericolosi..

sapeva di perdere le elezioni...lo sapevamo tutti che non aveva speranze...ha ostentato sicurezza ma non c'erano dubbi sul risultato.



il problema dl pd è la cosiddetta questione morale (so che per il pdl tale problema non si pone nemmeno) e cioè la presenza di elementi nelle sue fila...diciamo così...poco presentabili...che si aprli della ivolino, di bassolino, di latorre, di quelli coinvolti nel caso unipol.

cacciarli ignominiosamente, come si dovrebbe fare, non è possibile perchè la maggior parte di loro ha un certo potere nel partito e nella società (per dirla spicciola, portano voti, soldi) per cui al momento veltroni insegue dipietro sul tema dell'opposizione; a causa degli scandali lo insegue anche sul tema della legalità (anche se il pd resisterebbe meglio agli eventuali attachi, non essendo un partito personalistico) e addirittura fa sì che gentaglia come berlusconi si permetta di vedere la pagliuzza negli occhi degli altri; infine subisce una pesante fronda interna da personaggi tipo parisi o d'alema.

tutte cose che spaccano ed indeboliscono il partito, ma non so come potrebbe muoversi sinceramente...

io vorrei che venissero cacciati d'alema e bassolino per fare due nomi...è possibile? cosa restrebbe del pd dopo un'operazione del genere? bisognerebbe invitarli a sparire con altri metodi forse



comunque condivido l'opinione d s1mo che afferma che il pd deve ricominciare a lavorare sul territorio
lorenzo a vittorio
2009-01-14 10:19:35 UTC
Troppa determinazione nel voler nascindere l'impossibilità di convivenza politica con l'etrema sinistra, che, conquistato il potere, pensò solo ed esclusivamente ed imporre le prorie ideologie comuniste, trascurando i problemi del Paese.
Il_coach
2009-01-14 09:36:08 UTC
Uno su tutti: non fare opposizione. Non mostrare le malefatte del governo e non discutere in aula.

Non si può deleare a qualche giornalista quello che dovrebbe fare l'opposizione.
elsastella
2009-01-14 12:59:51 UTC
non ha creduto che non esiste piu' il monolite pci. la sinistra e' frammentata in mille rivoli spesso incompatibili, purtroppo.
spatatrac
2009-01-14 09:43:06 UTC
sinceramente non lo so, io sono comunque dell'opinione che il valore della persona sia indirettamente proporzionale al consenso popolare ( per lo meno in Italia).

quindi meno consenso avverto verso Veltroni più nutro fiducia in lui anche se tendenzialmente sono più vicino alle idee di destra.
anonymous
2009-01-14 10:21:45 UTC
Il problema di Veltroni è stato quello di cercare il dialogo dentro al PD, con persone che del dialogo se ne son sempre fregate altamente, ma che cercavano i soldoni (si guardi Villari, si guardi la Giunta di Napoli, si guardi il caso di Pescara .... ) Che prima dicevano: "ladro" a Berlusconi, e poi vennero indagati e incriminati loro stessi. Non penso che questo faccia una bella figura all'immagine del partito. Ma non solo nel PD, anche con gli stessi alleati (si veda la "non unione" stabile con Di Pietro, ne tanto meno con Casini, che se ne è uscito dalla destra e piuttosto di andare con Veltroni, ha creato un polo tutto suo, gli erano rimasti solo i "comunisti" ma viste le precedenti elezioni....). A parte Veltroni, oggi, il PD cos'è?

La sinistra italiana ha molto da imparare dalla destra. Avrà molti difetti, ma sa stare unita e prendere decisioni. Meno democrazia a volta non fa male.



Poi ha pensato solo a "criticare" le cose fatte. La vita, mi ha insegnato personalmente a diffidare dalle persone che si lamentano sempre. Se si è obbietivi, si sanno vedere lati positivi e negativi. Chi vuole vedere solo lati negativi non è "giusto", ma perde di credibilità, visto che vuole solo criticare l'avversario anche quando fa cose positive, aggiunge: "avrebbe dovuto far di più". Insomma come il bambino viziato che ha perso il suo ciuciotto.

A schiaffeggiare un disabile non ti fa onore, Walter, ma ti fa un pazzo.
Marco619
2009-01-14 09:52:42 UTC
Io penso sia proprio la figura di Veltroni. Per carità, voglio andare oltre le differenze politiche, ma penso che sia una vera farsa quel partito. Estrapoliamolo per un momento dal sistema, consideriamolo singolarmente, senza pensare gli altri partiti. Che idea si può fare una persona? Un partito definito giovane e rinnovato, composto dall'80% dei membri dell'ex-legislatura Prodi, un segretario di partito che si professa neofito della politica quando ha le mani in pasta da circa 30 anni, un alto tasso si corruzione all'interno del partito, divisioni continue causate dal poltronismo e dalla sete di potere. Inoltre considera anche la questione settentrionale: Veltroni non fa breccia in buona parte dell'elettorato di sinistra del Nord. È un dato di fatto, penso si possa constatare facilmente. Insomma, il principale errore di Veltroni è... lui stesso. Alla gente non piace, non ispira fiducia. Serva davvero una persona "pura", che non sia impastata politicamente da decenni, che sia capace di tenere una vera opposizione con tanto di proposte, suggerimenti e consigli. Un'opposizione costruttiva, ma non necessariamente collaborativa. Ecco, Veltroni & PD sono totalmente collaborativi, per nulla costruttivi, Di Pietro & IdV sono costruttivi, ma per nulla collaborativi... Serve un equilibrio. Forse partiti come l'UdC lo stanno trovando, infatti il pool di gradimento è in aumento. Per questo vedi subito scattare quel furbetto di D'Alema che si pronuncia implicitamente favorevole a un'alleanza con l'UdC... Insomma, troppi giochi di tavolino, troppi intrecci, troppi voltagabbana,...

I problemi del PD sono quindi la rappresentanza (dal vertice alla base) e la unitarietà.
anonymous
2009-01-14 10:31:52 UTC
l'unico vero errore di VELTRONI è di ESISTERE !
Pakkiol
2009-01-14 09:40:14 UTC
Mammamia....ci vorrebbe troppotempo x elencare....


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