Come dice bene Suskis, l'unico vero vantaggio dell'idrogeno è che consentirebbe di perpetuare l'attuale sistema di dipendenza da strutture organizzate, che potrebbero così continuare a imporre prezzi (i produttori) e tasse (i governi).
gli svantaggi, per contro sono davvero molti:
- l'idrogeno non esiste in natura allo stato libero, e la sua estrazione, dall'acqua o dagli idrocarburi, è energeticamente una partita persa, nel senso che si consuma più energia di quanta poi se ne ricavi bruciandolo.
- per trasportarne a bordo di un'auto in quantità sufficienti a garantire un'autonomia ragionevole, occorre comprimerlo a pressioni estremamente elevate, dell'ordine di 400 e più bar, in contenitori (bombole) adeguati.
- l'idrogeno è l'elemento con la molecola più piccola in assoluto, quindi il più difficile da contenere, basta una minima porosità e si ha una perdita.
- l'idrogeno è esplosivo, non infiammabile, ma esplosivo, il che significa che in presenza di una adeguata quantità di ossigeno, esplode, senza nessun bisogno di fiamme o scintille.
- la filiera produzione-utilizzo dell'idrogeno comporta impianti di produzione, di stoccaggio, camion per la distribuzione, e serbatori di stoccaggio nei distributori, nonchè serbatoi nelle auto.... insomma, tra impianti statici e parco circolante diventeremmo una polveriera...
- I costi di realizzazione della rete sarebbero enormi: niente più distributori in mezzo all'abitato, solo per dirne una....
- Inquinamento: vero che l'idrogeno non inquina, ma il consumo energetico per produrlo inquinerebbe più di quanto inquini attualmente il parco circolante.
Il tutto solo per protegger egli interessi delle multinazionali e dei governi, che hanno bisogno di un mezzo per controllarci e tassarci. Tra l'altro questo interesse non proprio cristallino ha deviato i fondi per la ricerca dall'elettrico puro a questo settore, nonostante l'elettrico sia ormai in dirittura d'arrivo e presentio prossi vantaggi, sia sotto il profilo energetico dia dal punto di vista ecologico e meccanico. Basti dire che esistono già vetture elettriche con prestazioni da supercar (la Tesla che vorrebbe comprarsi Suskis: 0-100 in 4", 300 km/h, 400 km di autonomia) quindi sarebbe molto facile costruire vetture elettriche di classe media a prezzi abbordabili e con i seguenti pregi:
- Inquinamento zero, anche acustico.
- rendimento elevatissimo, oltre 90% e superiore al 100%, tenendo conto del recupero energia in frenata.
- manutenzione molto economica (un'auto elettrica ha pochissime parti in movimento)
- grande facilità di implementazione di sistemi di sicurezza.
Unico svantaggio: arrivi a casa ed infili la spina (consideriamo che quasi tutte le auto elettriche farebbero il "pieno" di notte, e cioè quando il carico della rete elettrica è il più basso), e quindi impossibilità di supertassare il consumo di carburante da parte del fisco ed impossibilità di fare i propri comodi da parte dei produttori (gli attuali petrolieri). Per contro si avrebbe un incremento dei consumi di corrente, che resta però ricavabile anche dal nucleare e delle fonti rinnovabili. Il bilancio energetico totale sarebbe comunque molto favorevole, perchè a fronte di un rendimento medio del 28-30% deigli attuali motori a scoppio, si avrebbe un rendimento oltre il 90% di quelli elettrici, il che equivale, a parità di parco circolante, ad un risparmio energetico dell'ordine del 50% sui consumi per trazione.