@johnny, quello che vuole dire lui è che i dazi non li sceglie l italia, e sono dazi ben più soft di quanto potrebbe fare l italia sulle merci cinesi. la svizzera ad esempio ha dazi intorno al 40% per alcuni alimentari, dato che tutela le produzioni locali, altrettanto potrebbe fare l italia visto che molti nostri prodotti alimentari e manifatturieri vengono surclassati dalla concorrenza a basso costo cinese (e noi possiamo fare poco visto che i dazi sono bassi e che delocalizzare è più semplice).
sui pannelli fotovoltaici c è proprio da non andare fieri della condotta dell ue.
si è riusciti a ottenere quei dazi solo perché ad essere danneggiate erano in primis le aziende tedesche, che chiesero all antitrust delle misure antidumping.
e nello stesso periodo al contempo si tacque (anzi, inizialmente si voleva usare come strumento di baratto con i cinesi) sui dazi per i prodotti vinicoli, che ovviamente avrebbero danneggiato di più l italia e la francia che non i teutonici.
tanto per dirne una...
è una scoperta dell acqua calda che i dazi ci sono, i dazi li hanno tutte le nazioni, è più che altro la misura dei dazi che non è favorevole.
vado a memoria, se non erro la percentuale media dei dazi dell unione europea è intorno al 2-3%. la cina se non erro è intorno all 8-9% (ed essendo l officina manifatturiera del mondo è ovvio che i dazi siano concentrati tutti sulle merci dove non sono competitivi, cioè molti meno settori rispetto all italia).
a questo aggiungici che la cina non ha bisogno di chissà che forti dazi. sicuramente la competizione in quella regione asiatica è forte, tanto che ormai anche tante ditte cinesi delocalizzano (tanto per citare un esempio, hanno una bilancia commerciale negativa con i thai, e diverse ditte cinesi delocalizzano nell ex siam), ma è comunque un colosso leader in svariati settori e che sicuramente non teme la stessa concorrenza del mondo globalizzato di quanto invece la tema l occidente, con i suoi costi di produzione maggiori.
(non ci vuole uno scienziato a capire che nel complesso hanno dei vantaggi assoluti che vengono bruciati anche dalla maggior produttività delle aziende occidentali, come tasse, legislazioni e stipendi molto più favorevoli che gli permettono di sbaragliare la concorrenza)
l italia in questo momento avrebbe bisogno di più protezionismo in alcuni settori e di tornare a produrre di più in patria, quanto meno per provare a rilanciare quel mercato interno che è stato devastato anche (anche, ma non solo ovviamente) dalla competenza cinese in molti settori in cui l italia in passato andava forte.
l italia del passato aveva infatti gli stessi vantaggi comparati delle aziende cinesi, era l officina d europa, che puntava sulla manifattura ed in particolare la manifattura a basso costo e sul tessile (anche sul machinery, dove siamo fra i leader mondiali, ma il machinery rappresenta una percentuale minore rispetto agli investimenti sulle produzioni di bassa qualità).
l italia, diciamocelo in faccia, non era pronta con il suo sistema produttivo composto al 90% da pmi e che puntavano sulla manifattura di bassa qualità e sull agroalimentare (insomma, sulle industrie leggere) a competere nel mercato mondiale (e neanche ad entrare nell euro).
per cui capirai che la domanda è sensata e pertinente.
chiudo la parentesi (sperando che johnny non la prenda come sempre sul personale). torniamo alla domanda.
io sono contro l ue per tanti motivi. al momento non abbiamo una classe dirigente capace di uscire (e neanche che voglia uscire dall ue se è per questo), ma tutte le istituzioni sovranazionali che si sostituiscono al potere del popolo italiano per me sono da abolire.
la potestà legislativa italiana deve rimanere interamente in italia per quel che mi riguarda.
non possiamo prenderci mèrdaccia ogm o beccarci una invasione degli scandalosi prodotti monsanto solo perché "l ue lo ha deciso".
a me non frega un càzzo di cosa vogliono i cittadini del resto d europa (a parte che non scelgono neanche i cittadini e spesso neanche i loro rappresentanti nel parlamento europeo, ma tralasciamo anche questo), non possiamo prenderci i delinquenti rumeni (chi si ricorda quando i rumeni ci mandavano appositamente gli avanzi di galera per liberarsene?) senza bloccarli al confine, non possiamo far circolare i prodotti dell est europa liberamente nelle nostre frontiere.
l est europa è una delle patrie della contraffazione e della criminalità, questa gente dovrebbe essere iper-controllata.
e soprattutto oggi è troppo facile delocalizzare in romania o in polonia per le aziende italiane.
e nessuno deve poter decidere se le finanziarie italiane vanno bene o meno, deve decidere l italia.
io sono contrario a tutte queste forme di oppressione europea e soprattutto alle ideologie neoliberiste su cui è fondata.
chi ha deciso che l europa deve essere fondata sui principi del libero mercato? chi ha deciso che noi italiani dovevamo entrare nel wto a quelle condizioni senza batter ciglio?
l ue è una spazzatura, ecco perché bisogna uscire.
l ue, come il wto, l oms e tutti gli organi di controllo sovranazionale sono degli strumenti di oppressione e di limitazione delle libertà dei cittadini dei singoli stati.
chissà perché al vertice di questi organi ci sono sempre degli individui a libro paga di qualche lobby o qualche multinazionale.
io ricordo ancora l inchiesta di barnard per report di inizio anni 2000, quella sui "globalizzatori". quel servizio mostra uno dei motivi per cui stare in europa è deletereo per questa nazione e di come tutti questi organismi sovranazionali siano composti da gente non eletta (o comunque le decisioni vengono prese a tavolino da pochi uomini non eletti e che nessuno conosce, tutto all insaputa dei popoli) e con in testa una sola cosa: un mondo più liberista.
alcune delle dichiarazioni di questi tizi sono allucinanti. c è chi perfino voleva "ridurre l intrusione delle leggi nell economia".
ehhh si, in fondo perché applicare delle norme per tutelare i subfornitori o per impedire la dipendenza delle piccole aziende nei confronti delle grandi aziende? le grandi aziende possono anche imporre le proprie condizioni ai propri subfornitori e costringerli ad accettare delle clausole vessatorie o delle lunghe dilazioni di pagamento, in fondo è giusto cosi!
dai su, l ue è una schifezza inaudita.
proprio un paio di mesi fa leggevo un articolo dell espresso sul patto transatlantico di libero scambio fra usa ed ue... mi vergogno solo ad aver letto delle indecenze come quelle.
l unione europea è una associazione a delinquere che si maschera da benefattrice.
sulle càzzate finge di essere una benefattrice che tutela i diritti dei cittadini e dei consumatori, ma quando c è da fare sul serio... è sempre al soldo delle multinazionali e del libero mercato.
solo un cieco non si accorge di come si voglia trasformare l ue in una federazione in stile stati uniti, con le stesse leggi e gli stessi ideali mèrdosi dello zio sam.
e che dire di monti, uno che in europa gironzola da tempo e che era convinto che le crisi fossero necessarie per far digerire al popolo dei sacrifici (in questo caso svendita del welfare)? l ue è piena di tizi anche peggiori di monti.
vabbè, purtroppo ho dovuto argomentare tutto sommariamente, è un discorso troppo lungo e complesso da spiegare su answers.
ma condivido in pieno la domanda, l ue è dannosa, e non solo per l italia, ma in generale anche per i vari popoli europei (incluso quello tedesco).
l ue è la vittoria del capitalismo e del libero mercato, è quindi una sconfitta per i popoli e i più deboli...