2009-05-21 23:51:41 UTC
Sentenze di condanna
Nel 2000 è stato condannato in sede civile, dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo sull’Indipendente che definiva quest'ultimo "futuro cliente di procure e tribunali". Il tribunale civile di Roma ha ravvisato in questa frase contenuto diffamatorio in quanto all'epoca del fatto (1995) "nessuna indagine era aperta nei confronti dell'on. Previti" (in seguito Cesare Previti è stato indagato e condannato in via definitiva per corruzione). Travaglio sostiene che la condanna è stata determinata dalla mancata produzione di elementi di prova decisivi circa l'esistenza di procedimenti penali a carico del parlamentare. In conseguenza della condanna, il tribunale ha ordinato il pignoramento dello stipendio del giornalista per lire 79 milioni
Il 20 febbraio 2008 il giudice unico della VII sezione civile del Tribunale di Torino lo ha condannato in primo grado a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset s.p.a. con 26.000 euro, a causa di un articolo pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l'Unità il 16 luglio 2006. La sentenza afferma che il giornalista si è espresso ingiuriosamente nei confronti della persona di Fedele Confalonieri e in termini di "certezza" circa ipotesi di accusa non accertate a carico di Mediaset
Ad ottobre 2008 è stato condannato in primo grado[25] dal Tribunale penale di Roma per il reato di diffamazione aggravato dall'uso del mezzo della stampa, ai danni di Cesare Previti, ad 8 mesi di reclusione con sospensione condizionale e al pagamento di 100 euro di multa. Il reato, secondo il giudice monocratico, sarebbe stato commesso mediante l'articolo Patto scellerato tra mafia e Forza Italia pubblicato sull’Espresso il 3 ottobre 2002[26]. In sede civile, a causa del predetto reato, Travaglio è stato condannato in primo grado, in solido con l'allora direttore della rivista Daniela Hamaui, al pagamento di 20mila euro a titolo di risarcimento del danno in favore della vittima del reato Cesare Previti.
Il 28 aprile 2009 è stato condannato[27] dal Tribunale penale di Roma per il reato di diffamazione aggravata dall'uso del mezzo della stampa[28], perpetrato, mediante un articolo pubblicato il 6 marzo 2007 sul quotidiano L'Unità, ai danni dell'allora direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce.
Dal 2004 è stato oggetto di un procedimento penale per il reato di diffamazione aggravata dal mezzo della stampa, a seguito degli articoli «M’illumino d’incenso» e «Zitti e Vespa», pubblicati sul quotidiano l'Unità nei giorni 12 marzo e 6 maggio di quello stesso anno. Il procedimento ai danni del giornalista si è concluso nel 2008 dopo che la persona offesa, il giornalista Antonio Socci, ha deciso di rimettere la querela[29] a seguito delle scuse pubbliche di Travaglio
Sentenze di assoluzione:
* Dopo aver scritto assieme a Elio Veltri il libro "L'odore dei soldi" era stato citato in giudizio da Silvio Berlusconi per diffamazione; il tribunale civile ha stabilito che il libro non è diffamatorio ed ha condannato Berlusconi a pagare le spese processuali.[31]
* In seguito all'intervista nel programma Satyricon del comico Daniele Luttazzi è stata avviata un'azione civile da parte di Mediaset contro Travaglio, la RAI e i direttori Carlo Freccero e Ballandi per diffamazione. Nel 2005 la causa è stata vinta da Travaglio mentre Mediaset è stata condannata a pagare le spese processuali.[32]
* Nel 2005 Cesare Previti ha citato in giudizio Travaglio per una presunta diffamazione nei suoi confronti e nei confronti di Silvio Berlusconi nell'articolo comparso nella rubrica Bananas de l'Unità il 19 aprile 2005. Nel 2007 il tribunale civile di Roma ha rigettato la domanda di Previti e lo ha condannato a rifondere le spese processuali.[
Quindi 5 sentenze a lui sfavorevoli contro 3 favorevoli.è quindi affidabile al 100% Marco Travaglio?