anonymous
2010-01-22 15:57:51 UTC
Allarme bomba in aereoporto, ma era solo un caciocavallo molisano 2010-01-22 03:31:52
Quando gli agenti della sicurezza e dell'antiterrorismo li hanno circondati, hanno davvero pensato al peggio. A tutto, certamente al rischio di un attentato terroristico. A tutto tranne che al fatto che i potenziali attentatori fossero loro.
Quando gli agenti hanno chiesto loro di seguirli, si sono guardati in faccia perplessi. "Cosa abbiamo fatto?", hanno pensato scambiandosi uno sguardo di smarrimento. Li hanno trattenuti oltre un'ora in uno stanzino, nella zona riservata alla Polizia dell'aereoporto internazionale di Chicago, Stati Uniti d'America. Hanno risposto a qualche domanda. Ed hanno capito che i sistemi di sicurezza avevano rilevato all'interno di una valigia un oggetto sospetto, compatibile con un ordigno esplosivo. Bisognava aspettare l'esito delle verifiche degli esperti. Che sono arrivati, hanno prelevato la valigia, l'hanno aperta con molta attenzione e prudenza e sono riusciti a prelevare l'oggetto sospetto. Quando hanno scoperto che aveva le sembianze di un caciocavallo non si sono arresi. Ne hanno prelevato un piccolo "campione" per analizzarlo. Alla fine si è scoperto che era proprio uno dei tipici formaggi molisani che i tre ragazzi, tutti e tre molisani di Rionero Sannitico, avevano portato con sé nel loro viaggio in America. E davanti a quel caciocavallo esibito come "bottino di guerra" e alla scena dei poliziotti dell'antiterrorismo sollevati per il "pericolo scampato", tutti sono scoppiati in una fragorosa risata. In America, dopo il fallito attentato su un aereo della compagnia Delta da parte di un giovane nigeriano legato ad Al Qaeda, i controlli sono diventati più rigidi. E anche un semplice caciocavallo può essere scambiato per una bomba. Alla fine la disavventura dei tre giovani di Rionero ha avuto un lieto fine. L'unico vero inconveniente è stato l'aver perso l'aereo per Cleveland, Ohio, che era la loro destinazione finale. Forse, per far sparire il "corpo del reato", avranno pensato bene prima di ripartire di "far fuori" il caciocavallo, magari accompagnando con un buon vino rosso del basso Molise.