Ora basta!
Innanzitutto smentiamo una volte per tutte le solite masturbazioni autoerotiche ed autoreferenziali sulle " piccole imprese che sono il motore dell'economia italiana".
Non sono le piccole imprese,sono i dipendenti che ci lavorano, cari miei.
E questo è un fatto indiscutibile.
Il lavoro produce ricchezza,non il capitale.
Il dipendente,cari miei signori onanisti.
Il lavoro senza il capitale può esistere.
Il capitale senza il lavoro rimane solo capitale finanziario.
Non ci fai nulla,a parte investirlo in Borsa o nel mattone.Perchè se una tesi implica un'antitesi,il capitale implica il lavoro.
Ossia il "valore" che noi insuffliamo nel prodotto lavorato con le nostre energie.Non è una cosa che cala dall'alto.
Apri un capannone nel Veneto e sputano i soldi.
No,è un pochino più complicato.
Quindi basta con questa tiritera confindustriale!!!
Secondo.
Il PDL è il Popolo dei Lavoratori Autonomi.
Un partito di classe come lo era il PCI per operai,studenti e contadini.E come allora queste categoria votavano PCI oggi i lavoraotri autonomi votano PDL.
Che il partito della loro classe sociale di riferimento.
Parla alla pancia del loro elettorato.
Gli argomenti sono chiari e lusingano le loro orecchie.
Meno tasse,meno burocrazia,deregolamentazione dei mercati, apertura(leggasi:ulteriore precarietà) del mercato del lavoratore, "riforma" del Welfare (leggasi:aumento dell'età pensionabile), "riforma" della scuola pubblica(leggasi: introdurre principi di "mercato" nella scuola pubblica,andando a produrre "competizione" con le scuole private mediante "riorganizzazione",cioè taglio dei fondi).
Musica per le loro orecchie,come dicevo.
Si riconferma pari pari quello che dice Marx.La borghesia plasma la realtà a sua immagine somiglianza.
Vuole che il suo mondo interiore sia il mondo esteriore.
Quindi ha ragione Hate quando dice che è il partito dei nuovi arricchiti,cioè dei lavoratori autonomi che in questi anni di vacche grasse mondialiste(ossia dal 2001 ad oggi) si sono arricchiti a spese altrui.
Ossia mentre la produttività saliva le retribuzioni rimanevano al palo o subivano aumenti minimi completamente erosi dall'inflazione e/o dal trasferimento sistematico dell'inflazione del lavoro autonomo sul lavoro dipendente,mediante un aumento dei prezzi e delle tariffe.
Intendiamoci.
E' sempre stato così.Non è che prima del 2001 i notai o i dentisti avevano le pezze al cul*,anzi hanno sempre avuto i loro villoni e macchinoni.
Ma la globalizzazione ha moltiplicato esponenzialmente la sperequazione sociale.
La globalizzaizone ha eroso i salari occidentali.
In questo scenario ai confini della realtà si staglia la società italiana,con l'immane cifra di 8,8 MILIONI di Partite IVA.Di cui il 20% delle Partite IVA di tutta Italia concentrato nella sola Lombardia.
A confronto i 5 milioni di Partite IVA della Germania o le 2 della Francia,i 3 della GB sembrano bruscolini.
Mentre il Prodotto interno lordo che assicura il lavoro dipendente negli altri paesi è tra 46 e 55%, in Italia è solo del 40% e sempre in Italia il lavoro autonomo si aggiudica il 26% del PIL contro l'11% della Francia e il 17% della Germania.
Quindi in Italia i dipendenti sono "meno forti" che altrove,dunque con meno potere contrattuale,ergo con un potere d'acquisto tra i più bassi d'Europa,secondo qualsiasi stima internazionale,secondo qualsiasi economista(ultimi dati OCSE).
Un paese con i lavoratori dipedenti che non contano niente ma che pagano solo loro le tasse,i lavoratori autonomi si sono trasformati una forza eversiva che mangia ad ufo e deruba il fisco nazionale con falsi crediti IVA,false fatture, false dichiarazioni dei redditi.
Abbiamo il 30% dell'economia in nero.
In un paese come gli States dove non ci sono dipendenti ed autonomi ma solo "taxpayers" se ci fosse una classe sociale che fa dell'evasione la sua ragione d'esistenza ,i politic sarebbero letteralmente aggrediti per strada da taxpeyers inferociti che ordinerebbero loro di occuparsi immediatamente della situazione ristabilendo la giustizia fiscale..
Ma il centrodestra ha saputo approffitarne e farsi paladino del mondo variegato del lavoro autonomo,complice un centrosinistra moribondo.
E i risultati elettorali in questo senso sono incoraggianti.Danno ragione alla loro strategia.
Questo spiega molte cose sull'identificazione parossistica delle forze produttive del Nord Italia con il PDL/Lega,due partiti speculari,tant'è che nel Veneto gli elettori li votano in modo quasi intercambiabile,come se non ci fosse alcuna differenza tra loro.Una volta votano l'uno una volta l'altro.
Questo non lo dico io,ma l'ha detto un politico del PDL.
Loro sono ben consci della situazione.
Avete visto alle elezioni europee?La Lega e PDL in Veneto sono alla pari.Si prestano a vicenda gli elettori e se li scambiano come figurine.