con la dittatura del berlusca, la libertà di stampa era inesistente, speriamo che ora cambi qualcosa...
Lilly-Cannella
2006-06-19 18:56:11 UTC
Libertà tanta, verità poche
Tom Ripley
2006-06-19 08:56:10 UTC
POCHISSIMA LIBERTA' DI STAMPA. IO SONO GIORNALISTA E TI GARANTISCO CHE E' TUTTO GUIDATO E FORZATO, DA CHI VENDE I PRODOTTI E DA CHI FA POLITICA. ADDIRITTURA LA STAMPA LOCALE.
IO VIVO A GARBAGNATE MILANESE (MI) E SO CHE IL COMANDANTE DELLA STAZIONE SE LA PRENDE CON I DIRETTORI DEI GIORNALI LOCALI PERCHE' PUBBLICANO TROPPE NOTIZIE DI CRONACA NERA. QUESTO PERCHE' SE LA ZONA APPARE INFESTATA DA LADRI E MALFATTORI IL SUPERIORE GERARCHICO DEL COMANDANTE FA IL MAZZO AL COMANDANTE E ALLORA I CARABINIERI FANNO UNA PRESSIONE PAZZESCA SUI GIORNALI LOCALI PER FARLGI SCRIVERE POCHE COSE NEGATIVE SULLA ZONA DOVE I CARABINIERI STESSI LAVORANO
2006-06-19 07:50:33 UTC
Abbastanza (almeno in teoria), peccato che i pennivendoli superino in numero enorme i giornalisti veri (quelli che fanno DOMANDE & INCHIESTE, non gli zerbini) che quindi rimangono il più delle volte disoccupati.
Pensiamo a chi vediamo ogni giorno ai vertici dell'informazione televisiva: bruno vespa, mimun, mazza, floris, rossella, giordano, ferrara, fede, belpietro (e chi più ne ha più ne metta)...
Se a questo sommi che i biagi e i santoro (quando pure dovessero esistere in schermo) vengono fatti fuori con diktat più o meno chiari e che i sartori e i travaglio restano "confinati"sulle pagine dei giornali, ti renderai facilmente conto che tutta l'informazione grossa, di massa (quella che fa opinione di voto insomma) è in realtà schiava del potere di un'unica fazione: quella di Berlusconi (salvo rare eccezioni, vedi floris che rema a sinistra e che fa un lavoro altrettanto disgustoso che niente ha a che fare col giornalismo).
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2006-06-19 06:14:41 UTC
la libertà di stampa c'è: nessuno è mai stato costretto a non pubblicare alcune cose
il discorso è un'altro: chi ha il potere di far pubblicare (editori, direttori di testate...) scegli lui cosa pubblicare o meno.
e le frasi tipiche sono "questo non lo pubblico perché non vende"
"questo non lo pubblico perché a te non ti conosce nessuno"
"questo non lo pubblico perché non fa notizia"
"questo non lo pubblico perché è politicamente schierato dal lato opposto a cui sono schierato io"
quindi il vero peroblema è che chi decide cosa viene pubblicato o meno è nell'80% un deficente.
Forse sotto questo punto la libertà di stampa non c'è.
Ma è più subdola e più sottile
pallino
2006-06-18 23:25:07 UTC
tecnicamente esiste, tanto é vero che scrivono le cose più strampalate e non parlo del livello di italiano usato
però prova a far pubblicare qualcosa tuo che sia veramente valido giornalisticamente se non sei di qualche corrente politica e ben appoggiato e vedrai il risultato
Pautax
2006-06-18 22:37:24 UTC
quella di un qualunque paese democratico. Si può dire e scrivere tutto, purchè non sia offensivo, oltraggioso o contrario alle leggi
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