L' Islanda non ha rigettato il debito pubblico. E' una balla colossale che gira in rete.
Il debito italiano è detenuto solo per il 4% da Banca d' Italia e per il 15% dalle banche italiane.
Se le banche perdono la quota di debito italiano che possiedono, bruciano una parte dei loro capitali. Ma se poi devono rimborsare i correntisti?
E comunque questa delle banche italiane private è una mezza bufala. Molte banche italiane sono controllate da fondazioni che a loro volta sono controllate da consiglieri nominati da sindaci, presidenti di provincia, governatori, Confindustria, sindacati, ecceccecc.
L' esempio che fai, quello della privatizzazione del salvadanaio, non ha senso.
Le banche sono aziende. Aziende che gestiscono soldi. Fanno prestiti e tengono conti correnti.
Tu ragioni come se si fosse in una specie di paese ipercomunista dove non esistono beni personali. Tutto è dello stato. Improvvisamente lo stato divide i suoi beni in banche e li regala a dei privati cittadini...è assurdo..non è così, non è mai stato così!
Che vuol dire: "i titoli in questa cosa li detengolo solo le banche."????????
Nazionalizzare le banche ha senso quando queste sono a rischio fallimento per colpa delle porcate fatte dagli amministratori. Nazionalizzi, licenzi in tronco, senza benefit e anzi con infamia, gli amministratori, ricapitalizzi e le riprivatizzi, ovvero le rivendi.
Ma attenzione. L' Irlanda si è indebitata per salvare le kiappe alle banche. Anche noi ci abbiamo buttato qualche soldino.. ma è poca cosa. Il nostro debito pubblico si è originato soprattutto negli anni '80 perché si è aumentata a dismisura la spesa pubblica in genere.
E non è vero che prima del '92 ci fosse una sola banca privata e dopo sono state privatizzate tutte sono state messe in mano a fondazioni controllate dai nostri politici!