Domanda:
Intercettazioni!! Di Pietro: " PROGETTO CRIMINOGENO" !!!!??
anonymous
2008-06-08 03:02:15 UTC
il provvedimento per vietare le intercettazioni annunciato ieri dal presidente del consiglio silvio berlusconi è un progetto criminogeno.........
è una legge salva casta accusa Di Pietro " il governo" rinuncia a perseguire anche la grande criminalità e vuole mettere il bavaglio all'informazione e impedire all'opinione pubblica di conoscere l'illecito che accade dentro il palazzo del potere.....
noi di IVD tenteremo di contrastare il " progetto" dentro e fuori del parlamento....
facendo ricorso anche al REFERENDUM !!!!

QUAL'è IL VOSTRO PARERE????
22 risposte:
Massimo P
2008-06-08 04:32:02 UTC
Fammi pensare...



In tema di strumenti di indagine e di giudizio è più credibile il nano prossimo alla mafia che si è fatto le leggi per togliersi dai guai giudiziari o uno dei più grandi pubblici ministeri che l'Italia abbia avuto?



Non so, sai.... sono molto indeciso.



NON E' QUESTIONI DI PARERI, LE INTERCETTAZIONI SONO LO STRUMENTO PROBATORIO PIU' IMPORTANTE A DISPOSIZIONE DEI MAGISTRATI.

DEVONO ESSERCI.



Quella dell'essere incastrati è un cavolata.

Il processo alle intenzioni è ancora vietato in tutti e 3 i gradi di giudizio del nostro ordinamento legale.



Non è questione di pareri, Di Pietro ha ragione.



E' l'ennesima misura salva-qulo ai politici che, per salvare il qulo ai politici, renderà impossibile la persecuzione di migliaia di crimini OLTRE a quelli dei politici.



Tra l'altro è la prima volta che sento parlare, in un paese occidentale, di punire con 5 anni di reclusione un giornalista che dica il vero (perché pubblicare un'intercettazione inventata a 'sto punto conviene).

E IL DIRITTO ALLA CRONACA?!?!?
Cicero
2008-06-08 03:09:38 UTC
FORZA TONINO!!!



sei rimasto solo contro mafiusconi!!
José "Loque" Saramago
2008-06-08 03:39:54 UTC
Di Pietro, ultimo serio rimasto. Povero, in mezzo a certa gente ...



Menomale che c'è ancora lui.
Rieducational Channel
2008-06-08 03:07:18 UTC
ogni giorno che passa so che votsndo lui ho fatto la migliore scelta possibile

Di Pietro è rimasto l'unico con un po' di sale in zucca
anonymous
2008-06-08 03:50:20 UTC
secondo me molti che rispondono dando ragione ai progetti dittatoriali di berlusconi o sono fessi o sono dei delinquenti, perchè nessun essere umano dotato di ragione può essere daccordo verso un provvedimento antidemocratico, che limita e blocca non solo l' attività dei giornalisti, e la libera diffusione delle informazioni, ma anche il lavoro della magistratura!!!

questo sarebbe il primo atto per far cadere l' italia in una dittatura e non sto scherzando, ma purtroppo gli italiani sono degli idioti quindi a loro che si siano pubblicate intercettazioni sui principali scandali italiani da quelli finanziari, che hanno mandato sul lastrico migliaia di consumatori, allo scandalo di calciopoli, quello dei savoia, ecc, non gliene frega niente a quanto pare, preferiscono che i delinquenti continuino a delinquere indisturbati!
Francesco C
2008-06-08 03:35:19 UTC
cinque anni di galera a chi intercetta una conversazione.

se gli avessero sparato in testa nel momento esatto in cui diceva questa minchiata non avrebbero fatto un euro di danno.

cinque anni di galera.

che non se li fanno neanche gli assassini.

che non se li è fatti neanche lui.

che è tutto un dire.
RODAN
2008-06-08 03:20:58 UTC
Sono assolutamente contro il bavaglio alle intercettazioni ed all'informazione.

I magistrati devono poter continuare ad usare le intercettazioni per le loro indagini, che non sono barzellette, altrimenti andiamoci a nascondere come Stato Democratico e di Diritto.

Inoltre, una volta depositate, le intercettazioni diventano ATTI PUBBLICI, facilmente consultabili da chiunque e quindi anche dai giornalisti, che devono poter ottemperare al loro diritto di cronaca, pubblicandole se le ritengono importanti alla divulgazione.

Le storielle come "ma possono intercettare anche me e ledere la mia privacy" fanno ridere. La magistratura non ordina intercettazioni così solo per divertirsi. La magistratura dispone intercettazioni quando ritiene che qualcuno stia commettendo un illecito ed ha la necessità di confutarlo.
anonymous
2008-06-08 09:25:04 UTC
Secondo me la privacy è un concetto non ben chiaro, relativo e maldestramente importato qua dai paesi anglosassoni. Se le intercettazioni delle chiamate dei parlamentari possono essere un metodo utile per contrastare l'illegalità dovrebbero essere permesse e rese pubbliche, secondo me.
Eric Cartman odia tutti
2008-06-08 04:30:55 UTC
Antonio Di Pietro:bisognerebbe fargli una statua.

forse se si applica ancora un pò,ci permetterà di lanciare monetine anche addosso a Mafiusconi
avana5253
2008-06-08 04:10:41 UTC
Innanzitutto tutti sanno benissimo che non e' mai successo che una intercettazione del tipo:" vengo e ti ammazzo"fatta solo per scherzo, ha mai procurato problemi! Tutti sanno benissimo che con la proposta di legge di Berlusconi sara' ancora la Casta ad avvantaggiarsene!

Non solo, ci sono anche 5 anni di galera per chi disobbedisce!!!

la Marcegaglia SpA ha petteggiato una sanzione di 500 mila euro più 250 mila euro di confisca per una tangente di un milione 158 mila euro pagata a Lorenzo Marzocchi di EniPower. Oltre al patteggiamento dell'azienda, Antonio Marcegaglia, fratello di Emma, ha patteggiato 11 mesi di reclusione con sospensione della pena.

Queste condanne non ci saranno piu', perche' sono scaturite da intercettazioni telefoniche!!

Eppure c'e' chi inneggia a questo e criminalizza il pensiero di chi e' per la Giustizia come di Pietro! Infatti, CARPEMOIERGOVINCI non e' altro che una persona appartenente a quelli che rivolgono offese senza pensare che il loro modo di fare incentiva un ritorno di Tangentopoli e tanto altro malaffare! E' vergognoso un masochismo del genere, a chi giova? come sempre solo ai ladri!!!

Spero che il buon senso vinca, nel senso che l'opposizione faccia la sua parte, nel caso, tutti con di Pietro per un REFERENDUM, oddio, non tutti, solo gli Italiani ONESTI!!

Ti diro' di piu', in risposta a chi parla di privacy, ho posto anche io una domanda con questo paragone, per convincere anche chi la pensa in questo modo che siamo e saremo sempre spiati, la privacy che loro si ILLUDONO di avere, non esiste!

ECHELON utilizza le intercettazioni dei cavi sottomarini del genere Aquacade e Magnum per controllare tramite i suoi più importanti centri di invio le trasmissioni di Internet, in particolare lo smistamento di messaggi e-mail.

Data l'enorme mole di dati sorvegliata, impossibile da analizzare a mano, viene utilizzo un sistema di intercettazione dei messaggi sospetti (inviati via e-mail, telefono, fax ecc.) basato sull'identificazione di parole chiave e loro varianti, in grado anche di rintracciare l'impronta vocale di un individuo.

ECHELON ha sede in Inghilterra, dove io vivo. Si trova a Reading.
anonymous
2008-06-08 03:34:37 UTC
Che le intrecettazioni ci vogliono, l'unica limitazione al massimo è da mettere alla tempistica e alla modalità di diffusione per evitare fughe e distorsione di notizie, aumentando le pene per chi lo fa.





Carpemoiergovinci:"quando stava al governo, berciava contro le intercettazioni e chi le diffonde come e più del berlusca", che cacchio dici?? Guarda che Di Pietro è sempre stato a favore delle intercettazioni anche quando c'era al governo Prodi, non fare disinformatzja stalinista, grazie.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/06_Giugno/19/Intercettazioni,_altola_di_Di_Pietro.shtmlquando
Alex-Drugo
2008-06-08 04:58:45 UTC
Vai Tonino!
Lisistrata: sono una donna
2008-06-08 04:38:44 UTC
assolutamente contraria,le intercettazioni devono essere usate dai magistrati e pubblicate sui giornali..sostengo idv
anonymous
2008-06-08 03:16:50 UTC
Basterebbe una legge per non pubblicare le intercettazioni. Il Berlusca se ne sta solo approfittando...
Logos®
2008-06-08 03:29:40 UTC
Sincero?!



Se alla magistratura si rendesse un pò più difficile crogiolarsi con le indagini politiche che, dopo "Mani Pulite" sono servite solo ad incenerire per nulla i soldi dei contribuenti, e la si obbligasse ad occuparsi delle migliaia di processi arretrati e dei rubagalline che affollano le nostre carceri, forse non saremo più costretti ad assistere ad assurdità come l'indulto!



E Di Pietro è e rimane un analfabeta...
anonymous
2008-06-08 03:25:28 UTC
un limite alle intercettazioni ci vuole.. non si può pensare di sputtanare la gente in prima pagina un giorno sì e uno pure con la scusa che sono VIP o quant'altro...

quello proposto dal Governo è, però, troppo strigente... io vieterei la pubblicazione delle intercettazioni prima del rinvio a giudizio e renderei più stringenti i requsiti per disporle, ma non per classe di reati bensì per utilità nell'accertamento del fatto.. se ho già altre 3 prove e 4 testimoni non s'intercetta per capirci...



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(a) se i processi sono lunghi non c'entra... basta che sia breve l'istruttoria perchè io ho parlato di "rinvio a giudizio" e non di "sentenza"

(b) tra l'interesse alla segretezza delle comunicazioni e l'interesse all'informazione penso che questa proposta sia la minima compressione del secondo necessaria a tutelare il primo
Luca B
2008-06-08 03:05:58 UTC
secondo me è giusto che ci possano essere le intercettazioni però è anche una violazione della privacy secondo me
anonymous
2008-06-08 03:11:37 UTC
Che le parole di di pietro sono un ulteriore elemento che mi fanno appoggiare berlusconi e il decreto sulle intercettazioni... e ricordatevi che come dice un utente sopra di me , con le intercettazioni ci possono rovinare a tutti...a chi non è mai capitato di scherzare al telefono?? però i magistrati possono benissimo usarle come armi... quindi si al nuovo decreto
anonymous
2008-06-08 03:08:07 UTC
Di Pietro?

lascia stare.............
BASTARDA CRONICA RITORNATA
2008-06-08 03:09:11 UTC
per una volta sono d'accordo cn di Pietro. ODDIO SONO MALATAAAAA
anonymous
2008-06-08 03:10:47 UTC
che l'analfabeta, quando stava al governo, berciava contro le intercettazioni e chi le diffonde come e più del berlusca, ma siccome il cretino e i suoi pari non sanno fare politica e credono che opposizione significhi NIET a oltranza, come al solito non per fare il bene dell'Italia, ma solo per i propri schifosi fini, allora acchiappa un microfono e ci vomita dentro tutta la sua ignoranza.



KUROSHI : antonio di pietro, 11.03.06

Le intercettazioni telefoniche sulle conversazioni di Piero Marrazzo e di Alessandra Mussolini nel corso della campagna elettorale per le regionali 2005 in Lazio rappresentano un episodio di estrema gravità.

Le intercettazioni sono attribuite a funzionari dello Stato ed avrebbero avuto l’obiettivo di favorire la rielezione di Francesco Storace.

I servizi deviati appartengono purtroppo alla storia del nostro Paese ed un eventuale spionaggio all’interno della stessa coalizione di Governo non rappresenta una sorpresa in sé.

Le intercettazioni sono lecite solo se consentite dalla magistratura.

antonio di pietro, 03.05.07

Oggi è stata registrata una parte dell'incontro di Caserta e trasmessa da radio radicale senza che i presenti fossero informati. Io non ho alcuna questione personale con Pannella. Sono dell'idea, e anche disponibile a realizzarla, che ogni riunione del Consiglio dei Ministri debba tenersi in una casa di vetro, anzi sulla pubblica piazza. Ma il problema e', e resta, un altro: non e' possibile che qualcuno di nascosto intercetti le conversazioni altrui, addirittura quelle del Governo, senza chiedere il permesso.

Nel corso del vertice di Caserta ho posto un problema politico che non puo' essere derubricato alla solita bravata di Pannella. Oggi abbiamo discusso di politica economica, ma cosa sarebbe accaduto se in quel momento fossero stati in discussione, ad esempio, problemi esiziali per la sicurezza del Paese? E quanti altri Consigli dei Ministri sono stati registrati? Da parte mia massima disponibilita' alla trasparenza, ma purche' lo si decida prima tutti insieme. Proprio il Partito Radicale, che tanto sbandiera i diritti di libertà, dimostra di non rispettare il diritto delle persone a non avere conversazioni riservate registrate a propria insaputa.

antonio di pietro 02.06.07

Rispondo alle molte mail che mi sono pervenute sull’approvazione del ddl Mastella relativo alle intercettazioni telefoniche. Abbiamo ritenuto necessario fare questo provvedimento per regolarizzare l’uso, e anche l’abuso che spesso si fa, delle intercettazioni. Il nostro voto favorevole del provvedimento è stato per senso di responsabilità poiché è del tutto evidente che c’è una necessità di tutelare chiunque resti coinvolto in intercettazioni ma totalmente estraneo all’inchiesta. Così come ci siamo posti il problema di salvaguardare lo strumento delle intercettazioni quale metodo necessario e insostituibile d’indagine. Riteniamo che il provvedimento sia sostanzialmente buono nell’impianto generale e che, in specifiche parti, ci siano margini di miglioramento. Ci auguriamo che al Senato si possano apportare ancora delle modifiche ed arrivare ad un maggiore equilibrio tra tutela del diritto all’informazione e tutela della Privacy.

L'Italia dei Valori si è battuta soprattutto per evitare che il provvedimento si muovesse in una direzione di eccessiva penalizzazione, sotto il profilo penale per i giornalisti, opponendosi alla reclusione fino a 3 anni come chiesto, con un emendamento, da AN e FI. Un’altra battaglia che il partito ha portato avanti è sulle intercettazioni cosiddette “illecite” le quali non saranno distrutte se costituiscono corpo di reato; se ritenute utili alle indagini, confluiranno in un archivio riservato al quale potrà accedere il titolare dell’inchiesta. Ed infine, sempre sotto l’aspetto deontologico riguardante la stampa, abbiamo inteso tutelare le persone che vivono una oggettiva condizione di inferiorità fisica o sociale. Per tali soggetti infatti, in caso di pubblicazione di notizie che li riguardano, ma non utili ai fini dell’inchiesta, il garante può disporre che la testata ripari con una esplicita ammissione, attraverso le pagine dello stesso organo di stampa, dell’abuso gratuito e infondato del quale si è dato notizia.

Dopo il sì della Camera, il provvedimento è fermo in Senato Intercettazioni, cosa prevede il ddl Mastella Il testo vieta la pubblicazione delle conversazioni fino alla chiusura delle indagini. Il procuratore diventa responsabile dell'archivio STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

ROMA - La polemica sulle intercettazioni telefoniche che riguardano l'inchiesta sulla vicenda Antonveneta ha riportato in primo piano il ddl Mastella, fermo in commissione Giustizia al Senato dopo che il provvedimento nelle scorse settimane aveva ottenuto il via libera dall'assemblea di Montecitorio, praticamente all'unanimità: 447 voti favorevoli, 7 astensioni e nessun contrario. Da più parti, ora, si chiede a palazzo Madama di stringere i tempi per l'approvazione del provvedimento che prevede, tra l'altro, che sia il procuratore, o un suo delegato, ad assumersi la responsabilità della gestione e del controllo dell'archivio privato dove, secondo le nuove norme, finirebbero anche gli stralci delle intercettazioni.

ROMA - Come sull'indulto, anche sul ddl che vuole fissare nuove regole per le intercettazioni si ripropone lo scontro Di Pietro-Mastella. Il ministro per le Infrastrutture ha dato battaglia questa mattina, in Consiglio dei ministri, sul testo predisposto dal titolare della Giustizia. A Mastella Di Pietro contesta di aver elaborato un testo troppo simile a quello dell'ex Guardasigilli Roberto Castelli. E l'ex pm di Mani Pulite aggiunge che il decreto del Guardasigilli ha effetti disastrosi per le inchieste perché potrebbe restringere la "libertà di indagine dei pubblici ministeri".

Ha sollevato perplessità al testo, ma di carattere diverso, anche il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, che critica il ddl in quanto "troppo debole e poco efficace". Ha cercato di placare i dissensi dopo il Consiglio dei ministri Giuliano Amato, che ha chiesto una ulteriore "riflessione" sul concetto di intercettazione, prima di completare la stesura del provvedimento. Così l'esame del ddl è stato rimandato alla prossima settimana e per limarlo, a quanto si è appreso, sono già al lavoro gli uffici legislativi di più ministeri, non solo quelli guidati da Di Pietro e Mastella.

Di Pietro ha già annunciato di avere pronti dieci "temi di riflessione" per correggere il provvedimento in modo da salvaguardare l'esigenza di privacy, senza però restringere la possibilità di indagine delle procure. Il ministro per le Infrastrutture ha aggiunto di aver affidato all'ufficio legislativo del suo ministero il compito di studiare le modifiche al testo. Dal canto suo Mastella ha detto di non aver nulla da eccepire, salvo riservarsi di fare altrettanto quando in Consiglio dei ministri arriveranno i provvedimenti del ministro alle Infrastrutture.

Ricomporre lo scontro tra i due ministri non sarà facile, anche perché dal ministero di Giustizia è stato fatto presente che il "cuore del provvedimento rimarrà salvo", anche se, "sarà effettuata qualche limatura". Le 'correzioni' riguarderebbero infatti "piccole rettifiche", secondo il sottosegretario alla Giustizia Luigi Li Gotti. La prossima settimana, dunque, sarà un continuo 'tavolo tecnico' per mettere a punto un articolato - sono circa 16 gli articoli - che dovrà essere riesaminato dal Consiglio dei ministri il prossimo 4 agosto.

L'obiettivo del governo è varare il disegno di legge sulle intercettazioni prima della pausa estiva. Gli esperti del ministero della Giustizia si dovrebbero incontrare lunedì e il giorno dopo il provvedimento arriverà sul tavolo del pre Consiglio ministri, dove inizierà il lavoro per apportare modifiche migliorative al testo senza stravolgere l'impianto sostanziale.

Sul varo del ddl pesano però le divisioni nell'esecutivo, e se la mediazione di Amato non dovesse bastare difficilmente si arriverà all'approvazione prima della pausa estiva.

Sul piano dell'articolato, nell'ultima stesura del provvedimento le sanzioni per gli editori di giornali sono scomparse. Le multe previste per i giornalisti (compresi i vicedirettori e i direttori) sono state ridotte sensibilmente ma restano: si va da tremila a diciottomila euro, mentre nei casi più gravi si arriva fino a 60mila euro. Questa soluzione sarebbe stata adottata per garantire un provvedimento equilibrato, che nel testo originario prevedeva invece multe anche per gli editori, con ripercussione sull'autonomia dei giornalisti, soprattutto quelli che lavorano nelle testate più piccole.

(28 luglio 2006) e qui il buon di pietro ha cominciato a cambiare rotta. non bastano i ritocchi adesso ci va giù con l'ascia fino ai giorni nostri:

Di Pietro: «Progetto criminogeno»

La maggioranza accelera, Gasparri:

«Fermare le intercettazioni inutili»
anonymous
2008-06-08 03:07:31 UTC
Hai mai detto a qualcuno scherzando.... " Vengo li ti ammazzo...? " e poi giu' a ridere....?

Oppure... " Ti strangolerei... ? "

Si ?

Pensa a questo ( a me e' capitato...).

Qualcuno vuol farti del male.

Ti vogliono incastrare....

Isolano la tua conversazione e tu vieni accusato di minacce...

Come la vedi cosi'???

Ti cambia la visione ???



E pensa a quanti 'e successo.....

Pensate solo a questo ragazzi... : domani potrebbe capitare anche a voi.....

Ah si ?

Intanto ti arriva un avviso di garanzia... poi dimostra che stavi scherzando...... !!!

Sveglia ragazzi !!!





***


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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