A mio modesto parere la condizione precipua per la nascita del capitale è la concentrazione del capitale stesso.Finchè l'Europa era dominata da un'economia feudale,fortemente caratterizzata da una produzione di sussistenza,da corvées,baratti e decime la concentrazione della ricchezza stava nei mani della nobiltà e del clero,classi parassitarie per eccellenza che non avevano un "mercato"o una "concorrenza" con cui confrontarsi,ma immani distese di appezzamenti improduttivi(rectius:per l'economia.) lasciate ai contadini ,di cui potevano tenersi solo il raccoloto necessario(anzi spesso la soglia era sotto lo stretto necessario) per sopravvivere all'inverno successivo,il resto andava al signore,che lo sperperava il profitto che otteneva dalle vendite con acquisti di ori e gioielli,banchetti,arazzi....
Fino ad allora il ciclo era Merce-Denaro-Merce.
Un semplice scambio,in cui il denaro era solamente un mezzo di scambio.
Nella nascita del capitalismo invece fu fondamentale,l'affermarsi di un'altro ciclo D-M-(+)D che consentì l'estrazione di un plusvalore da usare come investimento nella produzione.E ciò fu possibile:
a)per le capacità imprenditoriali della borghesia cittadina che aveva il monopolio nei commerci con I'Oriente
b)per l'esplosione demografica ed economica intorno che visse l'Europa dopo la peste del 300' e la scopert adi nuove teniche di produttive della terra di rotazione triennale che creò un "mercato" di potenziali consumatori.Ciò intensificò ulteirormente i commerci facendo le fortune delle Repubbliche marinare e di tutte le città(o Leghe,come quella Anseatica) attive nei commerci.
c)Per la nascita dei primi banchi di prestito(i Medici erano soprattutto banchieri e usurai) che consentirono le prime concentrazioni di capitale necessari per avviare una produzione.E la progressiva sostituzione di un'economia di monete di metalli preziosi con una di assegni,cambiali,"pagabili a vista al portatore".La scoperta delle Americhe a mio avviso non credo possa aver influenzato nella creazione di capitale.La Sapgna e il Portogallo,forti delle loro conquiste e dei loro saccheggi,importarono in patria immani carichi navali di oro e argento,che nel breve periodo crearono ricchezza e opulenza ma ben presto crearono solo spinte inflattive.
Quell'oro e quell'argento non furono impiegati nell'economia ma rimasero intrappolati nelle grinfie delle classi parassitarie che a un certo punto non seppero che farsene.Prova è che nella Spagna e nel Portogallo la classe borghese fu meno politicamente influente rispetto all'Inghilterra.Un caso diverso è infatti quello dell'Olanda, che prosperò incredibilmente grazia a quei traffici.Con la nascita delle prime Compagnie commerciali.Furono i mercanti a gestire i commerci non gli Stati.La scoperta delle Americhe diede impulso a nuovi scambi,creò nuovi mercati,ma non credo che fu l'oro importato bensì la concentrazione del capitale permessa dai banchieri a dare impulso alle prime manifatture che raffinavano i prodotti importati dalle Americhe e dall'Africa.