Domanda:
Quanto ha influito, nell'accumulazione originaria del capitale, la scoperta dell'America?
2008-11-02 00:56:40 UTC
Stanotte c'è stata aria di "tempesta", io e alcuni amici ci siamo messi a parlare di Marx e presto il gruppo si è scisso in due parti: alcuni ritengono che il saccheggio avvenuto in America a seguito della sua scoperta e i conseguenti rapporti commerciali siano rilevanti nell'accumulazione originaria, altri invece fanno risalire questo evento in un momento successivo rispetto al 1492..
Non entro nei particolari.

La vostra opinione?
Otto risposte:
2008-11-02 03:45:45 UTC
A mio modesto parere la condizione precipua per la nascita del capitale è la concentrazione del capitale stesso.Finchè l'Europa era dominata da un'economia feudale,fortemente caratterizzata da una produzione di sussistenza,da corvées,baratti e decime la concentrazione della ricchezza stava nei mani della nobiltà e del clero,classi parassitarie per eccellenza che non avevano un "mercato"o una "concorrenza" con cui confrontarsi,ma immani distese di appezzamenti improduttivi(rectius:per l'economia.) lasciate ai contadini ,di cui potevano tenersi solo il raccoloto necessario(anzi spesso la soglia era sotto lo stretto necessario) per sopravvivere all'inverno successivo,il resto andava al signore,che lo sperperava il profitto che otteneva dalle vendite con acquisti di ori e gioielli,banchetti,arazzi....



Fino ad allora il ciclo era Merce-Denaro-Merce.

Un semplice scambio,in cui il denaro era solamente un mezzo di scambio.

Nella nascita del capitalismo invece fu fondamentale,l'affermarsi di un'altro ciclo D-M-(+)D che consentì l'estrazione di un plusvalore da usare come investimento nella produzione.E ciò fu possibile:

a)per le capacità imprenditoriali della borghesia cittadina che aveva il monopolio nei commerci con I'Oriente

b)per l'esplosione demografica ed economica intorno che visse l'Europa dopo la peste del 300' e la scopert adi nuove teniche di produttive della terra di rotazione triennale che creò un "mercato" di potenziali consumatori.Ciò intensificò ulteirormente i commerci facendo le fortune delle Repubbliche marinare e di tutte le città(o Leghe,come quella Anseatica) attive nei commerci.

c)Per la nascita dei primi banchi di prestito(i Medici erano soprattutto banchieri e usurai) che consentirono le prime concentrazioni di capitale necessari per avviare una produzione.E la progressiva sostituzione di un'economia di monete di metalli preziosi con una di assegni,cambiali,"pagabili a vista al portatore".La scoperta delle Americhe a mio avviso non credo possa aver influenzato nella creazione di capitale.La Sapgna e il Portogallo,forti delle loro conquiste e dei loro saccheggi,importarono in patria immani carichi navali di oro e argento,che nel breve periodo crearono ricchezza e opulenza ma ben presto crearono solo spinte inflattive.

Quell'oro e quell'argento non furono impiegati nell'economia ma rimasero intrappolati nelle grinfie delle classi parassitarie che a un certo punto non seppero che farsene.Prova è che nella Spagna e nel Portogallo la classe borghese fu meno politicamente influente rispetto all'Inghilterra.Un caso diverso è infatti quello dell'Olanda, che prosperò incredibilmente grazia a quei traffici.Con la nascita delle prime Compagnie commerciali.Furono i mercanti a gestire i commerci non gli Stati.La scoperta delle Americhe diede impulso a nuovi scambi,creò nuovi mercati,ma non credo che fu l'oro importato bensì la concentrazione del capitale permessa dai banchieri a dare impulso alle prime manifatture che raffinavano i prodotti importati dalle Americhe e dall'Africa.
2008-11-02 01:25:13 UTC
Io penso che risalga a molto prima, la disparità fra ricchezza e povertà si è amplificata con l' avvento del cristianesimo e non si è mai fermata.

Non mi si venga a dire che le crociate venivano organizzate per questioni religiose, in quel periodo storico i proprietari erano solo re, vescovi e abbazie. La spaccatura fra cattolici e protestanti nasce per le questioni economiche sul diritto di proprietà.
?
2008-11-02 02:59:19 UTC
Credo che il punto cruciale vada ricercato negli anni della"belle epoque",é li che la finanza mondiale si appropria dei mercati,spodesta gli stati e ne mina i governi.Per quanto riguarda gli Usa trovo che essi non furono che una esportazione e la "globalizzazione"dell'impero economico inglese,i capitali e le famiglie sono quasi tutte di provenienza britannica,ed é per questo che tuttoggi un filo molto stretto lega le due economie,c'é da chiedersi perché gli inglesi abbiano a tuttoggi un piede in europa ed uno in america....sará un caso?
potkan
2008-11-02 01:23:17 UTC
Anche io faccio risalire il tutto ad un momento successivo alla scoperta dell´America anche se poi l´America ha ún ruolo fondamentale. L´originaria accumulazione del capitale la faccio risalire agli inizi del XVIII secolo con la colonizzazione intensiva del Nordamerica da parte di Inghilterra e Francia e l´inizio della rivoluzione industriale in Europa.

Nel 1492 e anni successivi i maggiori fruitori delle ricchezze del nuovo continente furono Spagna e Portogallo che pero´ furono frenati nel creare un sistema capitalista puro dallo stato pontificio e dall´influenza che il papa aveva sui sovrani di questi stati. Molte ricchezze, quindi denaro, rimasero all´interno di una cerchia ristretta di persone o finirono addirittura congelate nelle casse vaticane. Qundi, come ben sai, se il denaro non circola difficile dare il via ad un sistema capitalista-consumista.
2008-11-02 02:12:14 UTC
l'argomento è molto interessante e vorrei molto brevemente aggiungere la mia opinione.

La scoperta dell'america non ha dato immediati risultati ai processi di accumulo del capitale. In fondo è subito diventata terra di conquista e non di commercio.

Rivolgerei quindi la mia attenzione ai viaggi di V. De Gama con le Indie.

Qui si incominciò subito a commerciare (addirittura in forte concorrenza con gli arabi) e cominciarono a proliferare le società di "import-export". E, a mio modesto avviso, qui iniziò il gioco del plusvalore
2008-11-02 02:21:40 UTC
Per nulla....se l'accumulazione del capitale era già originaria, vuol dire che questa era già avvenuta prima della scoperta dell'America...
2008-11-02 01:28:23 UTC
Povero Colombo che ne sapeva lui che l'America sarebbe divenuta la patria del Melting Pot totalitario....Hitler aveva in mente di ridare il continente americano alle popolazioni native con una cruenta rivoluzione anticomunista e razzista con la segregazione razziale di negri ed ebrei.
2008-11-02 01:09:01 UTC
Ti consiglio un buon manuale di storia...Esempio ..Adriano Prosperi Dalla peste nera alla guerra dei trentanni, einaudi.



Le scoperte di oro e argento in america hanno dato alla spagna di Carlo V e Filippo II solo una grande spinta inflattiva ed una economia di sussidi e non produttiva...!!!!

Esattamente il contrario di quanto avvenuto in inghilterra. Quell'accumulazione di cui parli è dato alle enorme quantita di invezioni e scoperte fatte dagli inglesi (che tra l'altro hanno permesso loro di vincere anche l'invincibile armata che voleva invadere l'inghilterra)... amico oltre Marx forse dovresti leggere M.Weber , Polany, ecc. ecc.



Ma chi è quel bischero di professore che ti ha insegnato ????


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