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2012-09-17 00:28:53 UTC
L'emittente di Mentana e soprattutto, nella prossima stagione, di Santoro, messa in vendita da Telecom Italia Media, potrebbe entrare nell'orbita berlusconiana. Da Cologno Monzese filtrano indiscrezioni sulle reali intenzioni del gruppo, anche per non incappare nei divieti dell'Antitrust. Le offerte, non vincolanti, devono essere depositate entro il 24 settembre
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/15/tv-mediaset-interessata-allacquisto-di-la7-con-lobiettivo-di-smantellare-rete/353276/
OBIETTIVO: AZZERARE LA RETE – Già. Perché non sta scritto da nessuna parte che una volta acquistata una rete televisiva nazionale poi il nuovo proprietario debba continuare a gestirla come è stato fatto fino a questo momento. Può anche decidere di smembrarla, farla a pezzi. Casomai, come ventilato negli uffici dell’ex Biscione di Cologno Monzese, di “chiudere” la tv generalista per non incorrere negli strali Antitrust, ma poi utilizzare a favore di una Mediaset in gravi ambasce economiche ed editoriali, gli asset infrastrutturali e le frequenze. A quanto si sostiene sempre a Cologno Monzese, infatti, nessuno vuole “diventare il nuovo proprietario de La 7”, anche perché questo farebbe incappare immediatamente nei vincoli antitrust. Il disegno strategico è diverso. Mediaset, attraverso i suoi “cavalli di *****”, parteciperà all’asta per ottenere da Telecom la possibilità di “guardare dentro” il gruppo Telecom Italia Group. Una volta acquisite le informazioni sull’indebitamento, sulle infrastrutture, sui costi del personale e sul resto, a Mediaset valuteranno la possibilità di un’acquisizione. Ma con un fine; smantellare totalmente La 7 come emittente nazionale, acquisire le sue frequenze e utilizzare alcuni asset strategici per il potenziamento delle reti Mediaset. In questo modo, tra l’altro, Mediaset otterrebbe le frequenze Telecom a costi minori – secondo i calcoli di Cologno Monzese – di quelli che potrebbero essere sostenuti comprando le stesse frequenze dal mercato nazionale, nella famosa “asta” di Corrado *******, di cui si attendono ancora le determinazioni finali. Un modo “tecnico” per aggirare un ostacolo e ottenere un potenziamento della capacità di diffusione del segnale senza incappare, per altro, negli strali dell’Antitrust. Se Mediaset, infatti, acquisisse La 7 e la mantenesse “in vita”, incapperebbe immediatamente nella scure dell’Autorità della Concorrenza e del Mercato. Se, invece, l’acquistasse per “rottamarla”, allora l’Antitrust avrebbe più problemi a censurarne l’operato: la legge Gasparri dice chiaramente che ciascun attore in campo delle telecomunicazioni non può detenere più di cinque multiplex, che è un tetto altissimo, che Mediaset non raggiungerebbe neppure con l’acquisizione delle frequenze de La 7. Certo, i risvolti legali sono tutti da studiare, ma il tentativo verrà fatto senz’altro.