Napolitano ha firmato il Lodo Alfano proprio perchè gia la Corte Costituzionale si era pronunciata (Lodo Shcifani) sulla non necessità di procedere a tale "riforma" con Legge Costtuzionale. Infatti per il Capo dello Stato e prima ancora per il Governo e il Parlamento, appariva evidente che rispondendo alle rilevazioni della Consulta sul Lodo Schifani e presentando dunque un testo in linea con le direttive stesse della Consulta, non vi erano problemi sotto il profilo di costituzionalità.
Il problema è stato da un lato che la Consulta ha smentito se stessa, sollevando una eccezione che se reale sarebbe dovuta essere stata sollevata anche sul Lodo Schifani (infatti prima si sollevano le eccezioni circa l'iter di approvazione della legge, poi le altre, non il contrario), dall'altra è evidentemente mancato un intervento del Capo dello Stato che, per quanto non contemplato dalle Leggi, è comunque nella consuetudine delle cose.
In tal senso Berlusconi si è sentito preso in giro tanto dal Capo dello Stato che non ha voluto sostenere nemmeno le proprie di ragioni, facendo la figura del peracottaro; tanto dalla Corte Costituzionale la quale ha sostanzialmente portato a zonzo il Parlamento su una Legge che gia secondo i principi di cui alla bocciatura non doveva proprio essere nemmeno discussa secondo l'iter ordinario.
Io penso che quanto sia successo ieri sia stata una pesante offesa per il Parlamento stesso, il quale si è visto sostanzialmente preso per il naso dalla Consulta, la quale lo ribadisco si è pronunciata due volte sulla stessa materia smentendo se stessa. C'è giustamente da chiedersi che certezza del diritto vi è se la Consulta cambia parere circa gli iter procedurali delle Leggi così come cambia il vento.