Domanda:
Meglio si chiedessero come mai un'Analisi ha rilevato Tracce di Cocaina nei Bagni del Parlamento! Ed inoltre..?
Christine, Sposa di Andrea
2008-09-12 09:06:53 UTC
Viola la privacy il narcotest effettuato sui parlamentari senza il preventivo consenso –
CASSAZIONE PENALE, Sezione III, Sentenza n. 23086 del 10/06/2008
Il narcotest effettuato dai giornalisti della trasmissione televisiva “Le iene” su alcuni parlamentari
fu illegittimo in quanto posto in essere in violazione della privacy e travalicando i limiti del diritto
di cronaca.
E' quanto afferma la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha recentemente
confermanto la condanna inflitta dal GIP del Tribunale di Roma a due giornalisti del programma
televisivo “Le Iene”, colpevoli di avere prelevato, con un comportamento ingannevole e
fraudolento, campioni di sudore di 50 deputati e 16 senatori al fine di accertare la positività all’uso
di stupefacenti. I due giornalisti hanno proposto ricorso in Cassazione contro la sentenza,
sostenendo di non aver leso la privacy degli onorevoli intervistati in quanto i loro accertamenti non
permettevano di associare l’esito del test a persone note.
Per effettuare il loro servizio, Le due “Iene” si erano serviti di una truccatrice che con un tampone
raccoglieva il sudore dei parlamentari. Le successive analisi dei campioni organici avevano
evidenziato 16 test positivi alle droghe, 12 dei quali riferiti al consumo di cannabis e 4 a quello di
cocaina. Al servizio, ovviamente, fu dato ampio risalto dalla trasmissione televisiva con un marcato
riverbero da parte di tutti i media.
Secondo la Cassazione, il fatto che nel servizio televisivo andato in onda su Italia Uno le “Iene”
avessero diffuso la notizia che alcuni onorevoli, pur rimasti anonimi, erano positivi al test antidroga,
ha fatto sì che tutti i Parlamentari potevano essere indiscriminatamente sospettati di assumere
stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei Deputati, nonché
la istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed onorabilità.
La Cassazione sottolinea che il giornalista deve rispettare i limiti del diritto di cronaca, in
particolare, quello della essenzialità della informazione riguardo a fatti di interesse pubblico e può
trattare i dati personali relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente dagli interessi o attraverso
un loro comportamento pubblico. Questa ultima condizione non è stata rispettata nel caso in esame
nel quale i campioni biologici sono stati carpiti con un comportamento ingannevole e fraudolento,
così disattendendo una previsione contenuta non nel codice deontologico, ma nella normativa in
materia di protezione dei dati personali.
CASSAZIONE PENALE, Sezione III, Sentenza n. 23086 del 10/06/2008 (Presidente Claudio
Vitalone, Estensore Claudia Squassoni)
Quattro risposte:
fanatico77Antimafia
2008-09-12 16:30:56 UTC
Tutto cio' ti fa capire che il problema è piu' grande di quanto sembra!Il fenomeno droga non sparirà mai dalla nostra società se chi dovrebbe dare l'esempio è il primo assuntore!E ci sono leggi a tutela dei signiori politici!Ad esempio è severamente vietato effettuare perquisizioni in aule del parlamento, come è vietato perquisire un parlamentare, sia a casa che in luoghi pubblici!Tutto questo è uno schifo unico!Questa per me si chiama dittatura!LA LEGGE NON è UGUALE PER TUTTI, LA LEGGE PUNISCE CHI NON HA SOLDI ED è FIGLIO DI NESSUNO!
coniglietto
2008-09-12 09:20:09 UTC
mi sa che ci entreranno spacciatori e drogati li ormai ci sono zoccole ricconi gente che ruba i nostri soldi e ormai pure mi drogati?
bassatensione
2008-09-12 09:25:09 UTC
Cosa vuoi che si chiedano?

Se la "tirano"!
bici113
2008-09-12 12:13:45 UTC
è il fior fiore della nostra societa


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