Domanda:
In base a quale legge sconosciuta il PIL potrebbe crescere all'infinito?
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2009-11-27 08:57:44 UTC
E' da alcuni anni che si mette al centro di discorsi economici "seri" la contestazione del PIL come metro di misura del benessere dei popoli e delle nazioni. Dopo che chi lo asserisce è stato definito molte volte catastrofista, retrogrado se non addirittura ingenuo, il profondo senso della messa in discussione di un certo tipo di sviluppo e di una impossibile crescita economica illimitata sembrava fosse stato recepito anche dai massimi livelli del mondo politico europeo....ma allora perchè ogni tg è pieno di dati su punti,mezzi punti e quarti di punto,ed i politici non perdono occasione in mezzo alla tormenta di illudere gli elettori su riprese possibili perchè il PIL è cresciuto di mezzo punto?
Nove risposte:
anonymous
2009-11-27 11:34:57 UTC
Lo si mette in discussione per tentare, per l'ennesima volta, di insabbiare il fatto che questa società non è più in grado di crescere. O meglio, il sistema di produzione capitalistico non cresce abbastanza in proporzione a quanto "cresce" la società.

La società cresce in quanto a bisogni (oggi l'ultimo dei disoccupati non sarebbe disposto ad accettare il tenore di vita di un medio borghese di 80 anni fa), in quanto a cultura (si imparano lezioni dalla storia) e in quanto a istruzione (è sempre più difficile per i governi manipolare le persone); ma il sistema non è in grado di fornire ricchezza sufficiente per soddisfare questi bisogni e dunque si avverte un senso generalizzato di miseria, tristezza, squallore, sfiducia, depressione, disillusione per il futuro. E questo declino del capitalismo è presente da ben un secolo: due guerre mondiali, crisi del 29, un secolo di continue guerre e barbarie in tutto il mondo.



Il punto non è tanto se la crescita economica è illimitata o meno in senso lato, ma è importante vedere se può crescere in questa società di paripasso con essa: in sostanza, il problema è che il sistema si è mostrato una continua catena per lo sviluppo dell'umanità.



Il PIL, misurando la quantità finale di beni e servizi prodotti, è un indicatore più o meno valido della ricchezza di una determinata area. Nulla di più, soprattutto visto che nulla ci dice questo indicatore di come tale ricchezza sia spartita.



Su ciò che dicono i media, non vale neanche la pena perderci tempo: prova un pò a pensare il valore di toni entusiasmanti di ripresa economica a fronte di un +0,29% quando per anni abbiamo avuto dei valore allucinanti di recessione...
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2009-11-27 17:59:14 UTC
Il PIL è un indicatore dell'andamento dell'economia che si basa solo su alcuni fattori. La sua crescita o diminuzione non è un indice affidabile per valutare la qualità della vita di una società.

Per esempio se i nostri parlamentari si aumentano lo stipendio (e ci vanno pesanti in quei casi!) automaticamente fanno aumentare in proporzione gli stipendi di migliaia di magistrati e professori universitari. Il PIL a quel punto registrerà una voce in aumento ma con ciò la società tutta ci rimette perchè aumentano le spese per il cittadino. Stessa cosa se si blocca l'Autostrada del Brennero per una giornata, i ventimila automobilisti in coda avranno un danno reale per il maggior consumo, ma tale consumo maggiore di prodotti petroliferi va a incidere positivamente sul famoso PIL.

Di contro tutti i milioni raccolti da tante parti per sovvenire i terremotati de L'Aquila hanno certamente favorito quelle popolazioni, però il PIL è insensibile alle dazioni liberali per cui non ne tiene conto.

Infine c'è da tenere presente che una nazione come la nostra è una "repubblica fondata sul lavoro in nero" che sfugge ovviamente al calcolo del PIL, così come certe realtà che fanno del contrabbando grazie alla extraterritorialità hanno un giro di ricchezza notevolissimo ma che non risulta, e aggiungiamo pure certe multinazionali che hanno sede legale all'estero (es. la Fiat è lussemburghese) e di conseguenza i giri di denaro risultano un po' qua, un po' là, e un po' dove non si sa.



In teoria, vagamente, si ha un progresso economico con un PIL che cresce almeno di tre punti all'anno, sopra i tre punti come la Cina è miracolo economico, sotto i tre punti come noi in Italia è recessione.



Come vedi tra le statistiche e la vita reale ce ne corre di differenza, non è serio affidarsi solamente a un indicatore economico per stabilire se si vive meglio o peggio e se si è progredito o indietreggiato. Si parla spesso anche del debito pubblico, che viene definito una jattura, ma in buona parte il debito pubblico non esiste, semplicemente il bilancio dello Stato è differente da quello di una qualunque Società privata. Nel bilancio dello Stato, per esempio, non si tiene conto mai del patrimonio immobiliare, delle riserve, e di altre cosucce che hanno un valore enorme (crescente nel tempo). Lo spauracchio del debito pubblico serve a pompare tasse con poca fatica e niente intelligenza, se un ragioniere di una qualunque Società privata rifacesse i conti dello Stato con la sua quotidiana contabilità il debito pubblico sparirebbe da un giorno all'altro.
Zaphod Beeblebrox
2009-11-27 17:32:07 UTC
Il fatto di legare al solo PIL - come giustamente ti è stato già detto - e alla positività assoluta del suo aumento il benessere di una nazione è semplicemente un'invenzione propagandistica alla quale chiaramente i giornalisti si adeguano.



Che il PIL possa aumentare all'infinito è chiaramente impossibile, quindi dovrebbe essere fisiologica una sua oscillazione su valori considerati "ottimali", un po' come il numero di giri che dovrebbe avere il motore di un gruppo elettrogeno per funzionare bene.



C'è però un'altra cosa che aumenta con tendenza all'infinito e che trascina con sé il PIL: gli interessi da pagare per saldare il debito pubblico. I "creditori del mondo" vogliono incassare gli interessi dei debiti che hanno obbligato a far contrarre dai loro debitori.



I "creditori del mondo" non si fermeranno mai, perché della prospettiva storica del loro agire non glie ne può importare di meno. Quello che interessa loro è tenere il mondo intero alla frusta e ci stanno riuscendo benissimo.



Noi stiamo qui a congratularci tra di noi per essere riusciti a stringerci ancora un po' il cappio al collo, questo è quello che indirettamente rappresenta il PIL.
anonymous
2009-11-27 17:19:31 UTC
Io mi occupo "un po'" di economia e credo che la risposta sia semplice e banale.

Non può esserci crescita infinita su un pianeta finito.

Le risorse non sono infinite.

Dovranno inventarsi un altro indicatore.

Magari quello della soddisfazione del cittadino...che ne dici?
anonymous
2009-11-27 17:11:45 UTC
Che il PIL sia attualmente l'unico indicatore economico che abbia una certa oggettività e facilità di misurazione è certo. Che sia l'unico indicatore da utilizzare è discutibile. Ad esempio sarebbe necessario anche considerare il PIN, Prodotto Interno Netto e altri indicatori.



Infine in risposta alla tua domanda se è possibile che il PIL possa crescere all'infinito, è come credere al moto perpetuo o pensare che non esista l'Entropia.



Comunque il PIL può sì crescere con alti livelli in una nazione ma con tre modalità:

1) si parte da una situazione economica basale (come in Cina e India) o depressa (come dopo una guerra)

2) si cresce a scapito di altre nazioni o popoli o aree geografiche (come avviene ora a danno dell'Africa)

3) si sono sviluppati prodotti ad alta innovazione di cui il paese ha il monopolio



Ma fosse anche che il PIL aumenti, non è detto che tutti ne traggano benficio, infatti la distribuzione della ricchezza è il vero problema, ma di questo si guardano bene da parlarne.



@Pippo Potamo. You too, and have a fun
anonymous
2009-11-27 18:00:08 UTC
ieri sera al TG1 hanno detto che il PIL è cresciuto di mezzo punto... non perché questo governo sta aumentando il debito pubblico, ma perché una farmacia toscana ha venduto due pillole in più rispetto alla settimana scorsa. due! allora io vorrei sapere chi ha comprato quelle due pillole, e poi eventualmente anche come pensiamo di ripagare quella enorme montagna di debiti che stiamo facendo. scusate lo sfogo, due pillole..... ma chi pensano di prendere in giro? non ci servono le pillole, non siamo malati noi....qui ci vuole la guerra civile! questi qua prima ci derubano e poi ci dicono che siamo diventati più ricchi perché abbiamo più debiti. geniale.......
Marco619
2009-11-27 17:45:10 UTC
Solo un piccione che misura in senso assoluto, e non relativo, il PIL, può ritenere che esso possa crescere infinitamente. Non esiste logica in ciò, essendo le risorse economiche per definizione scarse.
anonymous
2009-11-27 17:35:24 UTC
Soltanto gli sciocchi possono credere nella crescita all'infinito
anonymous
2009-11-27 17:08:12 UTC
lasciamo stare quello che dicono i politici che ormai sono meno credibili di topo gigio. Topo Gigio, senza offese. -.-



Il PIL cresce e diminuisce di pari passo con l'Inflazione.

E se arriva al 3/4% è già tanto. Un aumento maggiore del PIL, indicherebbe un aumento della produzione, quindi una diminuzione dei prezzi d'acquisto (mai accaduto, dato che i prezzi e il costo del denaro aumentano costantemente).



Inoltre sappiamo benissimo che, per il bene delle regole capitalistiche, l'inflazione deve tenersi su determinate soglie, superate queste soglie, avremmo il crollo di tutte le borse. O, addirittura, la mitica deflazione!

Per cui, se il PIL cresce all'infinito, la mia inter vince la champions! (un pò d'ironia non fa mai male :P)



PS: tempo fa c'era un articolo sul sole 24 ore "l'inflazione aiuta il PIL". ho smesso di leggere il sole 24 ore. -.-



PS2: il PIL massimo, attualmente ce l'ha la Corea del Sud ed è del 2,9%. è il dato più elevato degli ultimi 10 anni.



@doctor jimmy

"1) si parte da una situazione economica basale (come in Cina e India) o depressa (come dopo una guerra) "



vero.

infatti alcuni paesi dell'est hanno avuto un forte rialzo del PIL che poi, ovviamente, si è stabilizzato. per esempio la Croazia ha avuto un PIL tra 4,5% ed il 5% per qualche anno.



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:)

ci si vede Doctor


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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