Le emissioni di CO2 non aumenteranno.
In compenso aumenteranno di sicuro le bollette e per vari motivi:
La spesa per la realizzazione delle centrali ricadrà paro paro sulle bollette. O qualcuno pensa che le centrali atomiche crescano come funghi, basta innaffiare le aree dove si vorrebbe costruirle?!?!?!
Per la altre motivazioni ti cito Rubbia (la cui ricerca sul nucleare, in Italia, è stata bocciata ed è stato costretto ad andare in Spagna!):
"C’è un secondo problema: un errore che spesso la gente compie. Si pensa che il nucleare possa ridurre il costo dell’energia. Questo non è vero: un recente studio ha dimostrato, per esempio, che i costi per il nucleare in Svizzera continueranno ad aumentare.
I costi per il nucleare variano notevolmente da paese a paese: in Germania ha un prezzo di circa due volte e mezzo in più rispetto a quello francese. Ciò è dovuto al fatto che il nucleare in Francia è stato finanziato per anni dallo Stato, quindi dai cittadini. Ancora oggi, le 30.000 persone che lavorano per il nucleare francese sono pagate grazie agli investimenti massivi dello Stato. L’aumento del numero di centrali atomiche nel mondo in questi ultimi anni ha causato, inoltre, un considerevole aumento del costo dell’Uranio, che difficilmente tornerà a scendere. Il nucleare è dunque molto costoso, anche nel lungo periodo."
Quindi non solo siamo dipendenti dal petrolio, con il nucleare diventeremmo dipendenti anche dall'uranio.
Sull'indipendenza energetica hai detto benissimo:
Ogni centrale riesce a soddisfare all'incirca intorno al 2% del fabbisogno nazionale.
Cito ancora Rubbia:
"Io penso che se davvero noi volessimo adottare il nucleare in Italia lo potremmo fare, ma dovremmo organizzare procedure di contorno per supportare questa iniziativa. La quantità di energia richiesta dall’Italia è paragonabile a quella francese. Se dunque volessimo produrre il 30% dell’energia elettrica con il nucleare, come succede anche in Spagna, Germania e Inghilterra, ci servirebbero 15 – 20 centrali nucleari. In pratica una per regione."
E veniamo alla questione delle scorie, che molti buontemponi dicono che possono essere utilizzate come combustibile nelle centrali di IV generazione.
1) Noi stiamo costruendo centrali di IV generazione?
2) Le centrali di IV generazione non producono, a loro volta, scorie?
Cito, come sempre, Rubbia:
"Ciascuna di queste centrali produrrà una certa quantità di scorie, un problema estremamente serio. In America la questione è di stretta attualità. Sia Obama che Clinton hanno affermato chiaramente che Yukka Mountain – il più grande deposito di scorie in USA – andrebbe eliminato per trovare un sito più adatto per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. La soluzione di isolarli e sotterrarli non è infatti efficace come si vorrebbe.
Mi chiedo dunque: se non si riesce a risolvere il problema della costruzione di un inceneritore per riuscire a bruciare l’immondizia, come riusciremo a sistemare queste grandissime quantità di scorie nucleari che nessuno al mondo sa ancora smaltire?
In realtà, la risposta tecnicamente c’era per recuperare le scorie e renderle innocue. Io avevo un bellissimo programma per implementare questa tecnologia, per bruciare le scorie con gli acceleratori di materia. Il programma è stata bocciato e non finanziato dall’Italia, tanto da spingermi ad emigrare in Spagna"