Domanda:
NUCLEARE?? domanda rivolta soprattutto agli elettori di Destra.?
E
2010-04-17 10:07:23 UTC
che io sappia, col nucleare non otterremo l' indipendenza energetica, aumenteremo le emissioni già troppo elevate di CO2 (l' Italia paga multe), avremo ancora più problemi con lo smaltimento dei rifiuti tossici (la Germania non può prendere la spazzatura di tutta l' Europa), le bollette aumenteranno del 10% circa.
E i nostri politici dicono che il nucleare risolverà i problemi dell' Italia?!
che siamo nel paese della mafia e della corruzione lo sapevo già, ma nn pensavo di essere nel paese dei Pazzi!!! siamo masochistiiiii!! ma sì, mettiamo il nucleare, che bene non fa, complichiamoci la vita, eh?!
Undici risposte:
RODAN
2010-04-17 12:12:05 UTC
Le emissioni di CO2 non aumenteranno.



In compenso aumenteranno di sicuro le bollette e per vari motivi:



La spesa per la realizzazione delle centrali ricadrà paro paro sulle bollette. O qualcuno pensa che le centrali atomiche crescano come funghi, basta innaffiare le aree dove si vorrebbe costruirle?!?!?!



Per la altre motivazioni ti cito Rubbia (la cui ricerca sul nucleare, in Italia, è stata bocciata ed è stato costretto ad andare in Spagna!):



"C’è un secondo problema: un errore che spesso la gente compie. Si pensa che il nucleare possa ridurre il costo dell’energia. Questo non è vero: un recente studio ha dimostrato, per esempio, che i costi per il nucleare in Svizzera continueranno ad aumentare.

I costi per il nucleare variano notevolmente da paese a paese: in Germania ha un prezzo di circa due volte e mezzo in più rispetto a quello francese. Ciò è dovuto al fatto che il nucleare in Francia è stato finanziato per anni dallo Stato, quindi dai cittadini. Ancora oggi, le 30.000 persone che lavorano per il nucleare francese sono pagate grazie agli investimenti massivi dello Stato. L’aumento del numero di centrali atomiche nel mondo in questi ultimi anni ha causato, inoltre, un considerevole aumento del costo dell’Uranio, che difficilmente tornerà a scendere. Il nucleare è dunque molto costoso, anche nel lungo periodo."



Quindi non solo siamo dipendenti dal petrolio, con il nucleare diventeremmo dipendenti anche dall'uranio.



Sull'indipendenza energetica hai detto benissimo:

Ogni centrale riesce a soddisfare all'incirca intorno al 2% del fabbisogno nazionale.



Cito ancora Rubbia:



"Io penso che se davvero noi volessimo adottare il nucleare in Italia lo potremmo fare, ma dovremmo organizzare procedure di contorno per supportare questa iniziativa. La quantità di energia richiesta dall’Italia è paragonabile a quella francese. Se dunque volessimo produrre il 30% dell’energia elettrica con il nucleare, come succede anche in Spagna, Germania e Inghilterra, ci servirebbero 15 – 20 centrali nucleari. In pratica una per regione."



E veniamo alla questione delle scorie, che molti buontemponi dicono che possono essere utilizzate come combustibile nelle centrali di IV generazione.

1) Noi stiamo costruendo centrali di IV generazione?

2) Le centrali di IV generazione non producono, a loro volta, scorie?



Cito, come sempre, Rubbia:



"Ciascuna di queste centrali produrrà una certa quantità di scorie, un problema estremamente serio. In America la questione è di stretta attualità. Sia Obama che Clinton hanno affermato chiaramente che Yukka Mountain – il più grande deposito di scorie in USA – andrebbe eliminato per trovare un sito più adatto per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. La soluzione di isolarli e sotterrarli non è infatti efficace come si vorrebbe.



Mi chiedo dunque: se non si riesce a risolvere il problema della costruzione di un inceneritore per riuscire a bruciare l’immondizia, come riusciremo a sistemare queste grandissime quantità di scorie nucleari che nessuno al mondo sa ancora smaltire?

In realtà, la risposta tecnicamente c’era per recuperare le scorie e renderle innocue. Io avevo un bellissimo programma per implementare questa tecnologia, per bruciare le scorie con gli acceleratori di materia. Il programma è stata bocciato e non finanziato dall’Italia, tanto da spingermi ad emigrare in Spagna"
anonymous
2010-04-17 10:13:55 UTC
Con tutto il sole, il vento e l'acqua che abbiamo, proprio una robaccia come il nucleare dovevamo usare? Vorrei proprio sapere chi gestirà questecentrali:Dell'Utri? Renzo Bossi? Miccichè? Oppure qualche smandrappata che fa le televendite e che sarà nominata sottosegretario?

Come la vedo male, tipo mr Burns che mette i fusti con i rifiuti tossici nei boschi di Springfield.
WooZoo
2010-04-17 12:24:02 UTC
Più che altro vorrei sapere dove pensano di costruirle visto che l'italia è un paese altamente sismico... e poi non sono capaci di smaltire i normali rifiuti... figuriamoci cosa combineranno con le scorie nucleari...
?
2010-04-17 12:16:36 UTC
Lasciando perdere l' aumento delle emissioni di CO2, che è forse l' unica cosa negativa che il nucleare non ha produce. E' da decenni ascoltiamo la favola del «nucleare pulito e sicuro», un obiettivo sempre rimandato ai «reattori di nuova generazione», ammettendo così implicitamente l’insicurezza di quelli già esistenti, sulla cui sicurezza si era in precedenza giurato. Basterebbe riflettere su questo giochino, fondato sul credo delle infinite possibilità della tecnologia, per comprendere portata e natura dell’imbroglio atomico.

Se la trattazione del tema della sicurezza è caratterizzata dall’omertà, la menzogna sulla capacità del nucleare di risolvere i problemi energetici del pianeta è forse la più grossa. Se noi chiedessimo, non dico a dei passanti, ma ad una platea di insegnanti, giornalisti, economisti e politici qual è il contributo attuale del nucleare alla copertura del fabbisogno energetico globale, credo che avemmo risposte abbastanza esilaranti, come se avessimo preteso da una platea di calciatori la conoscenza della teoria della relatività.

Eppure il dato è semplice: 6%. Dopo decenni di nucleare (la prima centrale costruita a scopi energetici entrò in funzione in Inghilterra nel 1956), un modestissimo sei percento. Una percentuale ferma da anni e che non sembra proprio destinata a crescere. Gli impianti in costruzione sono infatti pochissimi, in Europa ad esempio sono soltanto 2, a Olkiluoto in Finlandia e a Flamanville in Normandia (progetto a cui partecipa anche l’Enel).

Uno dei trucchi utilizzati per far credere ai miracoli del nucleare è quello di confondere i consumi di energia con i consumi elettrici. E’ un trucco grossolano, ma che funziona. Si dice allora, giusto per fare un esempio, che la Francia ottiene dall’atomo il 78% dell’energia di cui ha bisogno, mentre si dovrebbe dire che produce il 78% dell’energia elettrica, che corrisponde a circa il 26% dell’energia complessivamente consumata. La percentuale di energia consumata sotto forma di elettricità è infatti attorno ad un terzo dei consumi complessivi. Sta di fatto, volendo rimanere all’esempio francese, che la quantità di combustibili fossili consumati in Francia è sostanzialmente equivalente a quella dell’Italia che dall’atomo non ricava un solo chilowattora.

il nucleare abbassa il costo dell’energia. E’ questa un’altra falsità ben radicata.

Per dimostrarlo partiamo da un paradosso solo apparente. Se per ipotesi l’Italia non avesse mai avuto centrali nucleari quel costo (valutato in 3-4 miliardi di euro all' anno) non ci sarebbe. Altro esempio: oltre trent’anni fa l’Enel andò ad impelagarsi nel progetto francese del Superphénix, il cosiddetto reattore autofertilizzante che prometteva meraviglie straordinarie. Risultato? Quel reattore non ha praticamente mai prodotto energia ed oggi è fermo e abbandonato. Il prezzo di quell’avventura (10 miliardi di euro) è stato interamente scaricato sul costo del chilovattora, anche se ben pochi utenti italiani, magari convinti invece di pagare troppo l’energia elettrica proprio perché non abbiamo centrali atomiche in funzione, lo sanno.

Un altro aspetto sul quale si mente spudoratamente è quello del costo delle centrali. Per una centrale con reattore EPR, prodotto dalla francese Areva, come quelle che si vorrebbero costruire in Italia, il governo e l’ad (amministratore delegato) dell’Enel, Fulvio Conti, parlano di un costo unitario di 3-3,5 miliardi di euro. Secondo l’omologo tedesco di Conti, l’ad di E.On Bernotat, il costo sarebbe invece di 6 miliardi.

Quel che è certo è che nella già citata centrale di Olkiluoto (Finlandia) i costi inizialmente previsti sono aumentati del 77%. Questo impianto doveva entrare in esercizio nel maggio 2009, mentre ora si prevede che ciò avverrà nell’estate del 2012. Nel frattempo il costo è passato da 3,0 a 5,3 miliardi di euro. Ed anche i «freddi» finlandesi hanno iniziato a surriscaldarsi, imprecando contro il reattore EPR che tanto entusiasma Berlusconi e soci.

Quindi il mio consiglio è di fare molta attenzione agli spot pubblicitari che fra non molto invaderanno il nostro paese.
?
2010-04-17 13:34:48 UTC
SBAGLI!

La tua domanda denota una notevole disinformazione scientifica.

Per capire bene cos'è il nucleare, bisogna sapere come funziona.

Nel reattore nucleare non si produce anidride carbonica (CO2).

La reazione di fissione dell'uranio serve per produrre un'enorme ondata di calore radiante che fà bollire dell'acqua pesante (diossido di deuterio, D2O).

Questa, nei reattori di nuova generazione, produce vapore surriscaldato ad alta pressione che aziona degli espansori centrifughi (turbomacchine), che producono energia meccanica, che viene successivamente convertita in energia elettrica.

Ogni reattore ha una potenza che varia tra 1,6 e gli oltre 2 Gigawatt di potenza installata ed il costo dell'energia prodotta si aggira sui 3 centesimi di Euro per ogni KWh prodotto (compresi i costi di ammortamento dell'impianto e di stoccaggio dei residui di fissione).

Per ulteriori informazioni, clicca:



http://www.museoenergia.it/museo.php?stanza=3&ppost=677



http://www.museoenergia.it/museo.php?stanza=3&ppost=669



Considera anche il seguente testo:



GLI IMPIANTI CONVERTITORI D'ENERGIA, Carmelo Caputo, casa editrice Masson.
?
2010-04-17 11:24:28 UTC
Posso sapere la provenienza dei dati che citi?
?
2010-04-17 10:36:41 UTC
"aumenteremo le emissioni già troppo elevate di CO2"



... visto che le centrali producono solo vapore acqueo, spiegami un po': da dove proverrebbe l'aumento del CO2?
anonymous
2010-04-17 10:28:58 UTC
E io ti sfido a trovare un elettore di destra, è più difficile che trovarne uno di sinistra



hahahah

@Matteo R

Non ho mai sentito una cosi larga manica di stron..te in un unico post sul nucleare.. Spero che ti facciano coordinatore del personale addetto al reattore!!! MA QUANTE NE SAI!!

grande.



Poi quella del deserto è fenomenale..

Fai ripetizioni di fisica nucleare e termodinamica?

Sono interessato
anonymous
2010-04-17 10:28:04 UTC
scusami ma dove hai sentito che le bollette aumenteranno del 10% ? è una cosa decisamente impossibile poichè è come se a casa tua producessi la benzina secondo te la paghi di meno o di più? su una cosa hai ragione nn otterremo l'indipendenza energetica ma semplicemente l'energia dei combustibili fossili verrebbe usata in minore quantità. per i rifiuti tossici ti do ragione perchè se pensi che in italia abbiamo problemi a smaltire la spazzatura figurati rifiuti radioattivi anche se però credo che se gli italiani lavorano invece di dormire forse possiamo farlo.inoltre credo che oltre a sviluppare il nucleare l'italia dovrebbe pensare a sviluppare anche fonti di energia rinnovabile magari favorendone lo sviluppo grazie ad incentivi, però in italia siamo così pigri che anche quando ci viene offerta una soluzione vantaggiosa non la usiamo, ad esempio devi sapere che nella zona sottostante ai campi flegrei (Napoli) c'è una gigantesca quantità di energia geo-termica così tanta da soddisfare i bisogni energetici di tutta napoli e di caserta! questa è stata una ricerca di alcuni geologi islandesi e dicevano che avrebbero fornito loro i fondi per fare gli scavi e l'intero impianto,a patto che il comune di napoli progettasse un istituto di ricerca geo-termica, e cosa ha deciso di fare la iervolino? semplice non lo ha accettato perchè a suo avviso troppo costoso ed inutile o.O.

credo che in italia ci voglia prima una rieducazione degli italiani che si stancano di fare qualunque cosa anche se gli viene offerto su un piatto d'argento , e poi pensare alle riforme.

spero di esserti stato utile un bacio dalla mia Napoli <3 ;)
smotherman
2017-01-20 15:10:17 UTC
ma i problema è che 'ideale comunista in line with eccellenza,diciamo sotto certi aspetti quello del Manifesto di Marx,non è cattivo in se stesso.Il problema è che l. a. stragrande maggior parte dei comunisti di oggi, e di sicuro tutti quelli che hanno potere,non fanno altro che parlare e criticare l'operato dell attuale governo,andando contro al loro stesso obbiettivo e procedendo su una strada contro producente...almeno io l. a. penzo così
Matteo R
2010-04-17 11:43:23 UTC
Ma le cose che ci hai detto le hai lette su Topolino? Aumenteremo le emissioni di anidride carbonica? Ma sai almeno come funziona una centrale nucleare??? Le bollette aumenteranno del 10%? Ma lo sai che noi paghiamo un somma di denaro in più nella nostra bolletta perchè della gente si mette i pannelli fotovoltaici? Tutto questo per finanziare questa produzione di energia che non fa bene alla comunità ma al singolo. Pensare di mandare avanti città o zone industriali con l'energia rinnovabile è impossibile, i consumi sono troppo alti e i pannelli fotovoltaici (CHE HANNO UN RENDIMENTO DEL 10%!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) non basterebbero mai. Inoltre il nostro paese non è così adatto per l'energia solare, vanno molto meglio per paesi più nordici. Se non lo sai infatti il rendimento del fotovoltaico diminuisce con l'aumentare della temperatura (sennò perchè nel deserto non vanno avanti solo con quello invece di bruciare petrolio?), e nella bassa Italia non andrebbero affatto bene perchè, soprattutto in estate, si surriscalderebbero troppo e il loro rendimento sarebbe a dir poco misero (che peraltro sono di colore nero attirando ancora di più il sole). Per l'energia eolica invece servirebbero dei venti costanti per avere un buon rendimento, cosa che in Italia non è presente. Le altre fonti di energia potrebbero anche andare bene, ma di certo il loro utilizzo non potrebbe mai soddisfare il fabbisogno della popolazione nemmeno di una città.



@: SIAMO CITTADINI PUNTO E BASTA

scusa dove sarebbero le stronzate che ho detto? Prova solo a cercare in internet e troverai in ogni sito che il rendimento del fotovoltaico diminuisce con l'aumentare della temperatura, quello del deserto è solo un esempio per far comprendere il problema. Comunque no purtroppo non faccio ripetizioni e neanche sono laureato in fisica ma i miei due professori che mi hanno spiegato come stanno veramente i fatti si.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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